Quasi come un fulmine a ciel sereno, finisce la tregua con i prezzi dei carburanti in Italia, tornati a salire dopo due mesi di relativa calma. Colpa dell’Opec+, che da maggio a fine anno taglierà la produzione del petrolio per 1,16 milioni di barili al giorno (bpd), innescando subito la reazione dei mercati.

Come riporta Quotidiano Energia (QE), in settimana sono Eni, Q8 e Tamoil ad alzare i prezzi raccomandati di benzina e diesel, che salgono di 1-2 centesimi al litro (cent/l), con rincari soprattutto sulla verde. E le cose potrebbero peggiorare nei prossimi mesi. Vediamo cosa sta succedendo.

Occhi aperti fino a dicembre

È di domenica la decisione dei Paesi esportatori di ridurre le estrazioni del greggio. Scelta che segue quella di ottobre, quando la stessa Opec+ aveva ridotto la produzione per 2 milioni di barili al giorno. Sommati agli 1,16 milioni bpd di oggi, siamo di fronte a un taglio complessivo di oltre 3 milioni bpd.

petrolio

L'Opec+ riduce la produzione di petrolio

Si tratta, in base ai calcoli dell’agenzia Reuters, del 3,7% della domanda mondiale. Ma perché questa mossa? A spiegarne le ragioni ufficiali è l’Arabia Saudita, che parla di semplici precauzioni, necessarie per mantenere stabile il mercato. Ma, secondo gli analisti, c’è anche altro, perché l’indebolimento dell’economia e l’aumento delle scorte avrebbero fatto la loro parte.

In ogni caso, le quotazioni internazionali del petrolio sono salite, con il Brent – riferimento in Europa – schizzato a 85 dollari al barile ($/b), contro i 79 $/b del 31 marzo. Il Wti – riferimento in America – viaggia invece a 80 $/b, mentre il 31 marzo si aggirava sui 79 $/b. E gli esperti avvisano: a dicembre potremmo raggiungere i 100 $/b.

  • Brent: 85 $/b
  • Wti: 80 $/b
Woman pumping petrol at fuel station into car

Salgono sia benzina che diesel

I prezzi alla pompa

Vediamo quindi i prezzi dei carburanti in Italia pubblicati sempre da Quotidiano Energia (QE) ed elaborati sulla base delle comunicazioni dei singoli gestori all’Osservatorio del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).

Il prezzo medio nazionale in modalità self della benzina si attesta a 1,867 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 1,861 e 1,881 euro/litro (media no logo a 1,865 euro/litro). Quanto al prezzo del diesel, sempre in modalità self, la media è pari a 1,771 euro/litro, con le compagnie posizionate tra 1,756 e 1,783 euro/litro (no logo a 1,765 euro/litro).

Venendo al servito, il prezzo della benzina in media è di 2,006 euro/litro, con le compagnie che oscillano tra 1,954 e 2,083 euro/litro (no logo 1,917). La media del diesel è arrivata invece a 1,915 euro/litro, con i singoli player tra 1,849 e 1,988 euro/litro (no logo 1,819).

Il Gpl si muove infine tra 0,793 e 0,812 euro/litro (no logo 0,784), mentre il prezzo del metano si posiziona in media tra 1,635 e 1,730 euro/kg (no logo 1,699).

Prezzi benzina e diesel (5 aprile 2023)

Tipo rifornimento Benzina (€/litro) Diesel (€/litro)
Self service 1,867 1,771
Servito 2,006 1,915