Se il progetto della nuova Alfa Romeo Giulia è apparso sin dall'inizio piuttosto ambizioso, la versione ad alte prestazioni Quadrifoglio ha ribadito quest'impressione e confermato che era anche molto ben sostenuta.

A una progettazione accurata portata avanti con lo scopo di competere con le medie tedesche di prestigio sul piano del fascino e della dinamica si è infatti aggiunto un motore pensato per sostenere quella stessa dinamica con un rapporto peso/potenza ideale.

Un V8 racchiuso in un V6

L'origine del V6 risale al progetto sviluppato da Ferrari per la famiglia dei V8 F154. Da questo, i tecnici Alfa Romeo e Maserati hanno ricavato alcune specifiche di progettazione utili a ridurre i tempi di sviluppo, che infatti sono stati contenuti in 24 mesi, pur differenziando il risultato finale in molte delle caratteristiche di base. Questa unità ha, infatti, appena sei cilindri invece di otto, un diverso albero motore e addirittura una potenza specifica maggiore.

Il V6 della Giulia Quadrifoglio

Le due bancate hanno un angolo di 90°, mentre i cilindri hanno una cilindrata unitaria di 481,6 cc, con misure di alesaggio e corsa 86,5×82 mm, e una cubatura totale di 2.889,8 cm. La potenza massima definitiva è di 510 CV a 6.500 giri, circa 50 CV più della stima iniziale che ne avrebbe comunque fatto uno dei sei cilindri sotto i tre litri più potenti sul mercato, con 600 Nm di coppia disponibili da 2.500 a 5.000.

La variante della Giulia GTA

L'asticella si alza ulteriormente sulle versioni speciali GTA e GTAm, che toccano quota 540 CV. Abbinato a un cambio automatico ZF a otto marce, questo motore spinge la Giulia Quadrifoglio a 307 km/h con 0-100 km/h in 3,9 secondi, che scendono a 3,6 sulle versioni GTA e GTAm. quest'ultima, alleggerita, tocca i 315 km/h.

Fotogallery: Alfa Romeo Giulia GTAm (2021)