L'auto elettrica in Italia stenta a decollare. I problemi sono noti: prezzi alti, stipendi bassi, distribuzione non eterogenea della rete di ricarica. Le soluzioni al vaglio sono molte e dalla Francia arriva una proposta partita a inizio novembre: il leasing sociale. Si tratta di una formula di noleggio auto (elettrica) a lungo termine, con rata mensile calmierata e anticipo pagato interamente dallo stato.

Un'idea piaciuta all'Aci (Automobil Club d'Italia) che per bocca del proprio presidente Angelo Sticchi Damiani ha rilanciato la proposta al Governo Italiano

"La proposta è quella di introdurre un noleggio a lungo termine sociale con lo Stato che dovrebbe comprare qualche migliaio di auto (per esempio 3, 4 o 5 mila) e darle a noleggio alle persone che non hanno possibilità di cambiare auto. Valutando Isee, anzianità della macchina da rottamare e tipo di auto presa a noleggio si potrebbe fissare una rata per le famiglie da un minimo di 75 a 125 euro al mese".

Ora è arrivata la risposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Possibilista - anche se i cordoni della borsa sono nelle mani del collega Giancarlo Giorgetti, Ministro dell'Economia - anche se non sono mancati dei "ma".

Discorso da approfondire  

Intervenuto alla Conferenza del traffico e della circolazione di Aci e Fondazione Caracciolo Salvini ha definito "sacrosanto" il principio sul quale si basa il leasing sociale, mettendo però alcuni puntini sulle "i".

"Approfondiamo quello che ha detto il presidente, ma vedendo l'uso e l'abuso di certi strumenti in Italia, quando ho sentito Isee e auto in sharing mi è venuta in mente una sorta di auto di cittadinanza o bonus facciata e ho detto aspettate un attimo".

Il richiamo al reddito di cittadinanza - eliminato dall'attuale governo - è palese. Salvini vuole quindi evitare problemi legati a false dichiarazioni da parte dei cittadini per accaparrarsi un'auto a prezzo particolarmente vantaggioso. Rimane però l'apertura, sia alla proposta sia alla spinta verso la mobilità elettrica. 

Nei mesi scorsi infatti il leader della Lega non ha risparmiato frecciatine (mica tanto "ine") alle auto a batteria, sollevando il problema dell'invasione delle auto elettriche cinesi. Un protezionismo che, ancora una volta, fa sponda con quanto in programma in Francia, dove i prossimi incentivi saranno legati alle emissioni dell'intero ciclo di vita dell'auto e non solo quelle allo scarico. Penalizzando proprio i modelli provenienti dalla Repubblica Popolare.

Leasing sociale, cos'è 

Come spiegato da Sticchi Damiani il leasing sociale è di fatto un noleggio auto a lungo termine gestito dallo Stato, che compra le vetture e garantisce rata mensile particolarmente bassa per il resto del periodo di noleggio. In Francia si parla di 100 euro, ma la filosofia è differente: lì infatti lo Stato si fa carico del versamento dell'anticipo. 

Il leasing sociale è destinato a famiglie a basso reddito e può sommarsi agli incentivi auto, dei quali abbiamo parlato qui sopra: dal 2024 al di là delle Alpi varranno unicamente per auto elettriche con emissioni totali (calcolando quindi anche produzione e trasporto) al di sotto di una determinata soglia. Per fare un esempio in Francia saranno escluse Dacia Spring, MG4 e le Tesla Model 3 prodotte nella gigafactory di Shanghai. 

Un'idea, quella degli incentivi, che starebbe balenando anche nella mente del governo italiano. Il fatto è che il 2024 è alle porte e a meno di un'improvvisa accelerata - che dovrebbe fare anche i conti con la legge di bilancio prossima alla discussione in parlamento - se ne riparlerà almeno a 2024 inoltrato. Stesso discorso per il leasing sociale: per svecchiare in maniera importante il parco auto italiano - tra i più anziani d'Europa - la cifra da mettere sul piatto dovrà essere importante.