Da auto ibrida più a buon mercato ad auto ibrida "migliore" del mercato. È il percorso di crescita compiuto dalla nuova Toyota Auris Hybrid, che merita il suddetto encomio per l"equilibrio tra dimensioni esterne, spazio interno e qualità costruttiva, senza dimenticare i bassi costi di gestione, ereditati dalla precedente Auris HSD. Un modello finora concepito come un"alternativa semplice ed economica alla Prius, per via di prezzi più contenuti e della carrozzeria più convenzionale. Ma che con la recente introduzione della Yaris Hybrid, lascia il posto ad una media di segmento C molto raffinata e capace di tener testa alle migliori della classe, prima fra tutte l"auto più venduta in Europa: la Volkswagen Golf. La nuova Auris arriva in concessionaria a gennaio 23 con un listino di partenza di 22.6 euro per la versione ibrida, che nei primi 3 mesi di lancio scende a 7.9 grazie a un contributo Toyota previsto anche dopo la fine degli incentivi governativi.

LEVIGATA FUORI, MORBIDA DENTRO

Nella categoria delle vetture definite compatte la Toyota Auris è l"unica - Lexus CT 2h esclusa - ad affiancare il motore elettrico a quello a benzina, ma non ostenta questa tecnologia con un design appariscente. Dal frontale levigato al posteriore poliedrico, l"aspetto esterno si affida infatti alla pulizia formale, con una particolare attenzione per l"aerodinamica nel canale longitudinale ricavato sul tetto e nelle pinne che fuoriescono dal sottoscocca, a riduzione delle turbolenze (il Cx è di ,277). Non mancano, a dire il vero, somiglianze con la Honda Civic davanti e l’Alfa Romeo Giulietta dietro, ma il risultato è convincente. Dentro è la plancia a catalizzare l"attenzione per la "densità" con cui è realizzata: l’esecuzione degli assemblaggi e la scelta dei materiali è di alto livello. L"illuminazione blu dei comandi contribuisce poi a dare ampiezza a un abitacolo in cui lo spazio per i passeggeri è di per sé abbondante, nonostante le batterie al Ni-MH siano state spostate dal bagagliaio al vano sotto il divanetto posteriore. La limitata capacità di carico (279 litri, con tutti i sedili in posizione) era una delle principali limitazioni della precedente edizione della Auris ibrida (come si legge nella nostra prova), che ora invece ha la stessa volumetria delle sorelle a benzina e diesel, pari a 36 litri nella configurazione a 5 posti. Un valore al vertice della classe di appartenenza.

PIU" FLUIDA E "ASSETTATA"

La nuova Auris Hybrid, comunque, non ha batterie al litio: per ora infatti, Toyota ha deciso di riservare questi accumulatori, più leggeri (circa 4 kg), compatti ed elettricamente efficienti rispetto alla tecnologia Ni-MH, solo alla Prius Plug-in e alla Prius+, rispettivamente per aumentare l’autonomia elettrica e per offrire 7 posti. Il collaudato modulo della Prius - propulsore .8 a benzina a ciclo Atkinson, motore elettrico da 6 kW (82 CV) e 2 km percorribili in modalità full electric - dispone però di una nuova logica elettronica di controllo, studiata per offrire un’accelerazione più fluida. Guidando, in effetti, si percepisce una diversa gestione del motore termico, che sale meno di giri all’aumentare della velocità della vettura, a tutto vantaggio del confort acustico. Ma al volante la Auris trasmette nuove sensazioni anche grazie all’autotelaio ridefinito, mediamente più leggero di 5 kg e più rigido, che è abbinato a uno sterzo più diretto grazie al modificato rapporto di demoltiplicazione (3,3 al posto di 4,4). Il comando trasmette un buon feeling e gli manca solo un po’ di sensibilità alle piccole correzioni per uguagliare i migliori servosterzi elettrici. L’altezza della vettura è stata ridotta di 5,5 cm e l’avvicinamento del baricentro al suolo ha permesso di adottare sospensioni più morbide (sia le molle che le barre antirollio sono meno rigide), migliorando le doti di assorbimento senza penalizzare la precisione di guida. Ce ne siamo accorti affrontando le strade collinari attorno a Lisbona, dove l’ottimo comportamento telaistico della Auris invoglia ad alzare il ritmo. Non bisogna però adottare uno stile di guida aggressivo, perché affondando il piede sull’acceleratore il motore a benzina torna a farsi sentire, manifestando il tipico effetto di “frizione che slitta” che caratterizza le ibride Toyota. Meglio dunque guidare fluidi e “puliti”, il che non significa lenti. Un ultimo cenno alla leva del cambio by wire, presenza abituale sulle Toyota ibride: quando ci si abitua alla sua comodità in manovra è quasi impossibile tornare guidare con altre trasmissioni e, avendo un paddle dietro il volante per la posizione "B" (in cui la ricarica delle batterie è intensificata, con un maggior effetto di freno motore ), sarebbe perfetto anche in fase di rilascio prima di entrare in curva.

MA SEMPRE POCO ASSETATA

Dopo 8 km percorsi in città, autostrade e statali il dato di consumo medio visualizzato dal computer di bordo è di 6, l/ km, cioè più di 6 km/l, ottenuti con uno stile di guida “normale” e non particolarmente attento al risparmio di carburante. Nell’allestimento top di gamma Lounge della nostra prova, la Toyota Auris Hybrid offre di serie a 24.9 euro (che diventano 2.2 con i suddetti contributi) 7 airbag, controllo elettronico di stabilità e trazione, clima automatico bi-zona, 4 alzacristalli elettrici, cruise control, interni in pelle e tessuto, sedili anteriori riscaldabili, chiave d’accesso Smart Entry, sistema multimediale Touch con telecamera posteriore e connettività Bluetooth, porta USB e ingresso Aux, luci diurne a Led, retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, sensore pioggia e cerchi in lega da 7 pollici. A richiesta si possono avere la vernice metallizzata o perlata (55 o 8 euro), i fari bi-xeno (75 euro), il tetto panoramico Skyview (75 euro, secondo Toyota il più grande della categoria) con cristalli posteriori oscurati, e il sistema multimediale Touch&Go Plus (95 euro), che consente l’accesso a contenuti e applicazioni online, come la nuova Twitter App, che si aggiunge alle altre disponibili, con cui informarsi su: prezzo dei carburanti, informazioni sul meteo e aree di parcheggio libere. E’ infine integrato un sistema di riconoscimento vocale per l’inserimento di indirizzi, destinazioni, musica e contatti, che incorpora una tecnologia con cui si possono leggere note sul calendario, email, messaggi sulle condizioni del traffico ed SMS, per i quali è anche prevista la funzione di invio e ricezione.

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