"Molti automobilisti in futuro abbandoneranno i segmenti superiori per scegliere un"auto più piccola, ma di pari contenuti. Dobbiamo essere pronti". Sono le parole di Didier Leroy, ad e presidente di Toyota Europe, pronunciate durante la presentazione alla stampa della nuova Yaris dello scorso luglio. E per essere pronta a sottoporsi al giudizio del pubblico - il porte aperte dei concessionari si tiene proprio in questo weekend (15-16 ottobre) - la Yaris 1.3 a benzina da 99 CV, cambio manuale a 6 marce e allestimento Style ci ha accompagnato nella nostra prova su strada, per rivelare come si è rinnovata una delle protagoniste nel mercato delle utilitarie. La terza generazione è maturata modificando il proprio carattere, pur rimanendo sotto i 4 metri di lunghezza come le sue concorrenti giapponesi (Honda Jazz, Mazda2,Nissan Micra e Suzuki Swift) o europee (Lancia Ypsilon, in particolare), e a cui si aggiungono anche due best seller: la Volkswagen Polo per l"Europa e la Fiat Punto per l"Italia. Come suggerisce il rinnovato look esterno, la nuova Yaris ora strizza l"occhio anche pubblico maschile, con la maturità di un assetto sovradimensionato rispetto alle prestazioni motoristiche - in sintonia con la filosofia progettuale più recente, per le piccole hatchback, della "sportività ragionevole" - e la taratura dei sistemi elettronici di sicurezza che lasciano spazio al divertimento. Il tutto con un prezzo</> di listino che per la 1.3 Style parte da 15.800 euro.
PIU TRADIZIONALE RISPETTO ALLE (SUE) TRADIZIONI
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SI NAVIGA, NEL MONDO REALE E VIRTUALE
Un capitolo a parte merita uno dei punti di forza della nuova Yaris, ovvero il sistema di infotainment e navigare sulla rete dallo stesso schermo posto al centro della plancia. Meno riuscito, invece, è l"alloggiamento delle prese USB e AUX, nascoste dentro il cassetto portaoggetti davanti al passeggero e davvero poco agevoli da raggiungere dal posto guida.
STERZO E MOTORE PARI NON SONO
Il terreno perso in termini di versatilità e modularità degli interni della Yaris viene recuperato nell"impostazione telaistica più votata al piacere di guida rispetto al passato, soprattutto per uno sterzo "gustoso" e un assetto che invoglia a cercare le curve. Meno in sintonia con il nuovo set up è invece il motore, che maschera i suoi 99 CV con un"erogazione fluida e regolarissima, mancando però di un po" di brio se non si vanno a cercare le zone alte del contagiri. La doppia fasatura (lato aspirazione e scarico) conferisce regolarità e fluidità in ogni condizione di funzionamento. Agli alti regimi, il quattro cilindri rivela anche un bel timbro di aspirazione, sacrificato in parte da un impianto si scarico molto civilizzato, apprezzabile invece dal punto di vista del comfort acustico. Il 1.329 cc giapponese sopporta di riprendere anche da bassa velocità con le marce alte innestate senza protestare con vibrazioni o sussulti. Piuttosto, manca di corposità nelle riprese e in accelerazione la sua spinta si fa sentire oltre i 4.000 giri, in un range che nella guida di tutti i giorni non capita spesso di frequentare. Sul fronte del comfort si rileva come il rumore percepito si riferisca praticamente solo ai fruscii aerodinamici, perché la meccanica è ben insonorizzata. Alla guida della Yaris Style, con l"assetto ribassato e una gommatura 195/50 R 16, lo sterzo risponde ai piccoli angoli con un elevata sensibilità, fino ad andature di 100-110 km/h. L"avantreno cambia infatti direzione con immediatezza, impegnando poco angolo volante. A130 km/h il feeling di sterzo - con servoassistenza elettrica a rapporto variabile - cambia, perché della riduzione di sensibilità del comando beneficia il center feeling, riducendo le necessità di correggere la traiettoria per mantenere la marcia rettilinea. La progressività nelle curve ad ampio raggio è lineare, così come non ci si può lamentare della precisione e della prontezza. Infine, grazie all"adozione di un motore elettrico più potente per la servoassistenza, in città si apprezza il rapporto di demoltiplicazione molto diretto, che dona alla nuova Yaris una notevole maneggevolezza
UNA SPORTIVETTA DAL GIUSTO SELF CONTROL
più impulsivi, come nei passaggi sui dossi rallentatori, assorbendo con scorrevolezza pavé, tombini e avvallamenti ad alta frequenza.
"TRASMETTE" SCIOLTEZZA E PARSIMONIA
[Fotografo: Gianni Mazzotta]