Un motore dal tempismo perfetto. Ci riferiamo al fatto che alla pompa, ormai, benzina e gasolio hanno lo stesso prezzo, creando di conseguenza un "terreno" particolarmente fertile per auto come la Ford Focus EcoBoost Titanium, oggetto della nostra prova su strada. In particolare nei confronti delle "sorelle" Diesel. Non sono solo considerazioni di carattere economico, tuttavia, a mettere in evidenza le doti del quattro cilindri di 1.596 cc turbo da 150 CV: la qualità dell"erogazione esalta la piacevolezza di guida della nuova Focus, senza andare troppo a discapito dell"economia di esercizio, come potrete approfondire leggendo oltre. Il listino di partenza dell"esemplare provato (21.750 euro), infine, coincide con quanto richiesto per l"equivalente versione turbodiesel 1.6 TdCi, avvicinando le due auto ancora più di quanto si possa pensare ragionando solo sul prezzo dei carburanti.
HIGH TECH PER RIMANERE PROTAGONISTA
Il legame così stretto fra il 1.6 EcoBoost e il 1.6 TdCi che equipaggiano la Ford Focus esalta, di fatto, entrambe le unità propulsive. Se il turbodiesel di media cilindrata, sviluppato dalla Casa dell"Ovale Blu con il Gruppo PSA, è diffusamente riconosciuto fra i migliori della categoria per il mix fra prestazioni e consumi, il sovralimentato a benzina colpisce chi guida per la reattività ai bassi regimi e per l"elasticità di prim"ordine: qualità, per chiudere il cerchio, entrambe tipiche dei motori a gasolio. La "solidità" con la quale il turbo EcoBoost fornisce le prestazioni di cui è capace ben si abbina, inoltre, alla maturità con cui la nuova generazione della Focus si affaccia sul mercato. Per rinforzare la buona posizione conquistata in Europa - nel segmento di mercato in cui fra le concorrenti si trovano l"Alfa Romeo Giulietta, la Hyundai i30, l"Opel Astra, la Renault Megane e la Volkswagen Golf - il nuovo modello introduce fra le medie contenuti tecnologici provenienti dalle auto di categoria superiore. Molti dispositivi, in particolare, sono frutto dell"eredità tecnica lasciata da Volvo alla Ford (separate dal 2010), come l"Adaptive Cruise Control, il Lane Departure Warning, l"Active City Stop e altri sistemi di sicurezza attiva e passiva.
ABITO ATTILLATO, ABITACOLO PURE
L"impostazione high tech che la Ford Focus nasconde sotto la pelle influenza in un certo senso anche lo stile della vettura, punto debole del modello uscente. Ci riferiamo per esempio alla rivisitazione della forma a trapezio rovesciato tipica del Kinetic Design Ford, più "geometrica" e caratterizzata dalla presenza del cruise control adattativo< e della presa d"aria dinamica. I gruppi ottici anteriori, poi, sposano il design bio-ispirato del frontale, concedendosi i "sopraccigli" a LED per le luci diurne. I fari posteriori sembrano annegare nel metallo delle fiancate, evidenziando i "muscoli" dei passaruota, mentre dal paraurti spunta un terminale cromato che ha anche il merito di conferire un bel sound di scarico in accelerazione. Tutto rivoluzionato rispetto al passato anche all"interno della Focus, dove l"abitacolo accoglie "fasciando" gli occupanti con le forme mosse dei rivestimenti, caratterizzati da finiture sopra la media per trattamento dei materiali e assemblaggi. I sedili sono ben profilati, con escursioni ampie in tutte le direzioni (al pari del volante). Ma ad avvolgere i passeggeri sono soprattutto la plancia e i pannelli porta, che a onor del vero sottraggono spazio utile per l"abitabilità e riducono il volume del bagagliaio (pari a 363/1.148 litri, rispetto ai 396/1.258 litri del vecchio modello). Seduti al posto guida, che si adatta ad ogni corporatura e alla guida sportiva, si rimane inizialmente disorientati dalla moltitudine di tasti sulla consolle centrale e sul volante, che in cambio restituisce però una corona dall"impugnatura ergonomica e dal diametro contenuto. Peccato, infine, per le dimensioni ridotte dello schermo del navigatore e del display del quadro strumenti, perché inficiano la consultazione delle numerose informazioni del computer di bordo e del sistema di infotainment.
COME SEMPRE: TUTTA DA GUIDARE
Rilasciato il freno a mano, la cui leva è un chiaro richiamo ai comandi delle rallycar Ford del campionato WRC, i 270 Nm di coppia massima a 1.600 giri/min muovono senza sforzo i 1.333 kg della Focus. La "schiena" del propulsore ai bassi giri non gli impedisce comunque di esprimersi in allungo, dove il sound appagante accompagna la progressione anche quando la spinta si affievolisce. Ben accoppiato al motore, in quest"ottica, il cambio manuale a 6 marce, che si manovra in scioltezza grazie alla corsa breve della leva. Sia durante la selezione che in fase d"innesto, si apprezza la precisione durante i cambi marcia e la percezione del cosiddetto "fondo corsa". Chiudiamo il capitolo motore con un richiamo all"analogia con il mondo del Diesel e con un accenno alla taratura della sovralimentazione. In primis, l"EcoBoost adotta la valvola EGR di ricircolo dei gas di scarico, che contribuisce a ridurre le emissioni. Negli accorgimenti messi in atto per ridurre i consumi, invece, rientra la taratura "soft" del turbocompressore a gas di scarico, in voga fra le svedesi di qualche anno fa (oltre alle già citate Volvo anche le Saab hanno sempre sposato questa filosofia motoristica): nei tratti extraurbani e autostradali, abbiamo ottenuto medie di 8 litri/100 km, salite a 11 litri/100 km in città. Fra le curve, la Focus conferma la tradizione del marchio in materia di autotelai e comportamento dinamico del veicolo. Lo sterzo, ora a servoassistenza elettrica, è immediato in inserimento, anche se non raggiunge la perfezione in termini di sensibilità ai piccoli angoli nel correggere la traiettoria nella fase di percorrenza. Nulla da eccepire, invece, sul fronte della progressività nelle curve ad ampio raggio e della prontezza: i cambi di direzione repentini sono esenti da effetti di secondo tempo e il carico volante trasmette sempre il giusto feedback dell"aderenza fra ruote (gommate con Michelin Primacy HP 215/50 R 17) e terreno. L"assetto, insomma, è uno degli aspetti di maggior pregio della Focus, caratterizzato da uno smorzamento dei moti di cassa (rollio e beccheggio) sempre efficace, grazie alla taratura delle sospensioni che assorbono egregiamente le sconnessioni pur privilegiando la dinamica di guida. Nulla da segnalare al comparto freni, potenti e facilmente modulabili. L"ultimo punto a favore della Focus lo segna il comfort, per il livello d"insonorizzazione raggiunto: dal vano motore filtrano le frequenze "giuste" del 1.6 EcoBoost e i fruscii aerodinamici non infastidiscono nemmeno alle alte andature, segno che la progettazione aerodinamica della carrozzeria e stata efficace.
[Fotografo: Federico Oddone]