Dopo una gestazione lunga sei anni vede la luce la nuova Subaru BRZ, una coupé nata per esaltare il piacere della guida sportiva: una specie di supercar in miniatura, accessibile al grande pubblico per via della cilindrata ridotta, delle dimensioni equilibrate e dei costi di acquisto e gestione "umani". Progettata e realizzata insieme alla Toyota, che ha da poco immesso sul mercato l'omologa GT86, attinge a piene mani dal meglio del know-how delle due Case, che hanno agito in simbiosi nel rispetto delle reciproche potenzialità. L'ottenimento di un baricentro basso è stato il punto fermo intorno al quale si sono sviluppate tutte le scelte successive, in primis quella del motore boxer, che permetteva anche di sfruttare tutta l'esperienza Subaru in questo tipo di propulsori. La rinuncia alla trazione integrale in favore di quella sulle sole ruote posteriori ha permesso di abbassare ed arretrare ulteriormente il quattro cilindri nipponico, che è dotato di una coppa dell'olio più piatta e collettori di aspirazione e scarico modificati.

TECNICA GIAPPONESE

Grazie anche all'iniezione diretta ed al rapporto quadro 86 x 86 di alesaggio e corsa, raggiunge i 200 CV a 7.000 giri e posiziona la propria coppia massima di 205 Nm a 6.400 giri. Cambio manuale o automatico sempre a 6 marce e differenziale autobloccante Torsen. La scocca è realizzata in acciai speciali differenziati per le varie zone di collocazione, per ottimizzare pesi e resistenza a torsione ed urti. Il cofano motore è in alluminio ed i cristalli laterali di spessore ridotto. Lo schema delle sospensioni presenta una classico MacPherson all'anteriore, modificato ad hoc in ottica di massimo rendimento nella guida sportiva, mentre posteriormente troviamo un doppio braccio oscillante. Il contatto con l'asfalto passa attraverso ruote con gommatura da 215/45/17, volutamente non esagerata proprio per non penalizzare in maniera eccessiva sia l'handling che l'assorbimento di potenza. Lunga 4,24 metri, larga 1,775 m e alta 1,285 m, la Subaru BRZ pesa solo 1.230 kg, con ripartizione dei pesi 53/47 tra anteriore e posteriore, con posizionamento finale del baricentro a soli 46 cm da terra.

BELLA E POSSIBILE

Osservata dal vivo, al primo impatto l'elemento dominante è certamente rappresentato dal cofano anteriore, basso e piatto, lungo ma non sovrastante rispetto al resto della vettura, che da qualsiasi lato la si guardi mantiene sempre un grande equilibrio di volumetrie e forme. Non trasuda cattiveria, più che ad una piccola tutta pepe fa pensare a qualche classica blasonata GT in scala leggermente ridotta. Con una gommatura più generosa e qualche altro centimetro ben distribuito qua e là farebbe sicuramente pensare di trovarsi di fronte ad un'auto di ben altro lignaggio. Stesse sensazioni che ritroviamo all'interno, dove sedili, volante, pannelli delle portiere , unitamente ai materiali usati per la realizzazione di cruscotto e console, dal design appagante e funzionale, portano la qualità percepita a livelli superiori. La presenza dei due strapuntini posteriori è comoda per riporre oggetti o capi di vestiario che in una due posti secchi troverebbero posto solo in un utilizzo da parte del solo guidatore. La posizione di guida è perfetta: il sedile è a pochi cm. dall'asfalto, il volante e leva del cambio sono alla giusta distanza e la visibilità non è eccessivamente penalizzata dai limiti strutturali della vettura.

GIOIA DI GUIDARE

Alla prova dei fatti la BRZ non tradisce le attese e dimostra che grande cura profusa nelle fasi di progettazione e realizzazione ha partorito una vettura veramente sorprendente in tutte le sue sfaccettature. Una volta in movimento ecco la prima sorpresa : invece di quella sensazione di vuoto tipica dei propulsori aspirati progettati per dare il meglio vicino alla zona rossa del contagiri, constatiamo la presenza di una grande corposità che regala da subito una spinta apprezzabile ed una risposta rapida anche alle piccole sollecitazioni dell'acceleratore fino ai 4.000-4.500 giri, il tutto accompagnato da una tonalità di scarico piacevole e sempre ben presente. I rapporti ravvicinati enfatizzano ulteriormente queste caratteristiche , rendendo la guida piacevole anche alle basse andature e nel traffico. Superata questa soglia, come spesso succede, si presenta un lieve "indurimento" del propulsore, che sale di giri proporzionalmente con più fatica, per poi mostrare tutta la sua cattiveria dai 6.500 giri in su, con un allungo che si protrae ben oltre il regime di potenza massima. Il tutto accompagnato da un sound particolare, frutto di un "generatore di suono" che modula ed amplifica la sonorità dell'aspirazione in funzione del regime del motore. La nuova Subaru BRZ regala grandi soddisfazioni di guida: lo sterzo diretto ed intuitivo asseconda con facilità i "pensieri" del guidatore, che trova subito il giusto feeling con il manto stradale, merito anche delle sospensioni che lavorano in maniera veramente egregia su tutti tipi di fondo, mai troppo rigide ed in grado di assecondare alla perfezione le qualità strutturali della scocca. Piatta ed insensibile ai trasferimenti di carico più violenti, precisa ed efficace negli inserimenti, dimostra una naturale "giusta" propensione al sovrasterzo che aiuta e diverte nella conduzione sportiva. Nel misto stretto è una vera goduria lavorare di cambio e giri motore, giocando con la pressione sul pedale del gas per affrontare le curve con la giusta velocità e trazione.

IL PREZZO

Le prestazioni dichiarate (velocità max di 230 km/h e accelerazione 0-100 km/h in 7,6 secondi) sono in linea con la filosofia della BRZ che, pur non mirando a grandi numeri di vendita, porta una ventata di freschezza in un segmento da anni in forte contrazione. In virtù del prezzo concorrenziale di 29.900 euro, già comprensivo di accessori importanti quali fari bixeno, clima bizona ed impianto audio dotato di piena connettività, la Subaru BRZ rappresenta, insieme alla gemella Toyota GT86, una valida alternativa alle classiche realizzazioni europee.

Fotogallery: Subaru BRZ, una moderna coupé... d'altri tempi