Sviluppare da zero un motore diesel quando il mercato sta andando dalla parte opposta? Sembra una scelta quantomeno poco lungimirante, ma Renault è sicura che i motori a gasolio restino ancora i più gettonati fra alcune tipologie di auto, a partire dalle monovolume.

Non è un caso infatti che siano proprio le Scenic e Grand Scenic a ricevere per prime il nuovissimo 1.7 Blue dCi, un 4 cilindri a gasolio perfettamente a “fuoco” su un’auto da famiglia: ha un bel tiro e consuma il giusto. Con buona pace di ibridi ed elettrici, che sulle auto da famiglia non hanno ancora "sfondato".

Com’è fuori

Il responsabile dello stile Laurens van den Acker ha imposto la sua visione al momento di disegnare la Scenic, dotata di una personalità ben marcata fin dagli allestimenti più economici. Il merito è dei grandi cerchi in lega da 20”, inusuali su un’auto di questa categoria, che hanno il merito però di riempire bene le fiancate e far sembrare la Scenic più compatta di quello che è realmente (misura 4,41 metri, 22 cm in meno della Grand Scenic).

Renault Scenic

Aan den Acker ha disegnato inoltre il tetto ad arco e ha saputo “limare” gli sbalzi della carrozzeria. Il risultato è una monovolume assai “tonica”, più gradevole e giovanile delle rivali. La ricerca dello stile però non ha fatto venir meno la praticità: il portellone bello verticale permette di caricare a bordo anche oggetti alti, sebbene il piccolo lunotto non sia d’aiuto nelle retro.

Com’è dentro

Lo stile personale della Renault Scenic si ritrova anche all’interno, che sul ricco allestimento Initiale Paris della nostra prova fa un “figurone”: compresi nel prezzo ci sono infatti le luci ambientali a led regolabili in diversi colori (verde per la modalità Eco, rosse per la Sport) e lo schermo touch di 8,7”, montato in posizione verticale nella consolle, ma le versioni meno ricche hanno quelli orizzontali di 4,2” e 7,0”.

Renault Scenic

La monovolume francese ha inoltre un pratico mobiletto scorrevole fra i sedili, che integra un enorme portaoggetti e il poggiagomito. Restano però alcune piccole sbavature: il tasto per attivare il regolatore di velocità è in posizione nascosta alla vista (a destra della leva del cambio) e il cassettino portadocumenti viene aperto da un meccanismo a molla poco smorzato, che fa sbattere il cassettino contro le ginocchia del passeggero.

Piacere di guida

Il protagonista del test è il nuovo motore diesel 1.7 Blue dCi, un moderno 4 cilindri a gasolio disponibile in due livelli di potenza: da 120 CV e 300 Nm, oppure da 150 CV e 340 Nm (quello provato). Il 1.7 ha il turbo a geometria variabile e altre soluzioni per migliorare i consumi, che lo rendono più moderno ed efficiente rispetto al vecchio 1.6. Non a caso tocca proprio al 1.7 Blue dCi rimpiazzare il “millesei” (e anche il 1.5, nel caso della Scenic). La spinta del 1.7 Blue dCi è molto buona fin dai bassi regimi, quelli più utilizzati in città, perché i 340 Nm sono disponibili a partire da 1750 giri: ciò significa che la Scenic è molto pronta e reattiva fin dalle basse velocità, quindi recupera velocità in fretta e senza per forza dovere scalare una marcia.

Renault Grand Scenic

Il 1.7 Blue dCi offre però il suo meglio fra i 2.500 ed i 4.000 giri, quando sfodera un bel tiro e dà l’impressione di poter muovere adeguatamente la Scenic anche a pieno carico. Un dettaglio non da poco, considerando che la Grand Scenic a 7 posti pesa 1.794 chili senza liquidi né carburante. Su un’auto da famiglia votata ai lunghi viaggi è un peccato però che questo motore faccia sentire un po’ troppo la sua voce. Abbinato al 1.7 Blue dCi c’è il cambio manuale a 6 marce, ben manovrabile (anche se un po’ “legnoso” negli innesti) e in posizione rialzata nella consolle: si impugna facilmente. La Grand Scenic 1.7 Blue dCi percorre in media 20,8 km/l (dati dichiarati), anche se nel corso della nostra prova – lungo un percorso collinare ricco di salite e discese – abbiamo registrato una media di 12,8 km/l.

Comfort

Lo spazio per guidatore e passeggero è molto generoso, e complici i sedili ben imbottiti davanti si viaggia nel massimo comfort. Il divano invece non è molto largo e quindi in tre bisogna “darsi di gomito”, ma è positivo che la Renault abbia eliminato i tavolini ribaltabili sugli schienali dei sedili anteriori: erano comodi e ben fatti, ma seppur ripiegati il loro spessore rubava centimetri utili nella zona delle ginocchia. I sedili della terza fila invece sono per bambini o per le emergenze. Il ricco allestimento Initiale Paris della nostra prova ha di serie aiuti alla guida come la frenata automatica d’emergenza, il monitoraggio della stanchezza e il regolatore di velocità adattativo, che danno una grossa mano per rendere meno affaticanti i lunghi viaggi. Il rumore di rotolamento dei grandi pneumatici si fa sentire in autostrada.

Renault Scenic

Curiosità

I cerchi della Scenic sono stretti per essere da 20”, tanto è vero che nel 2016 (anno di uscita dell’auto) soltanto Michelin realizzava pneumatici ad hoc. Oggi invece gomme di questa misura sono ordinabili anche di altre marche: fra queste Continental e Goodyear. Un vantaggio per il portafogli…

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Quanto costa

Il motore 1.7 Blue dCi ha un prezzo base di 25.650 euro, che si riferiscono alla Scenic da 120 CV in allestimento Sport Edition: di serie ci sono il “clima” manuale, lo schermo touch nella plancia da 4,2”, le ruote di 20”, il regolatore di velocità, la frenata d’emergenza con funzione di riconoscimento dei pedoni ed i sensori di distanza posteriori. La versione da 150 CV costa 1.350 euro in più, e per la Grand Scenic bisogna sborsare 1.500 euro in più a parità di allestimento.

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