Quando si parla delle prestazioni di un'auto, generalmente, ci si focalizza su potenza e dati di accelerazione. Un'informazione che spesso viene tralasciata, invece, è quella relativa ai metri necessari per arrestare l'auto da 100 km/h a 0.
La frenata, diciamocelo, viene sempre un po' trascurata o perlomeno sottovalutata, e non solamente nelle schede tecniche o nei test drive, ma a cominciare dalla scuola guida, dove la maggior parte degli istruttori non si sofferma come dovrebbe sulla tecnica giusta per frenare.
E allora, approfittando dei Ventus S1 evo3 di Hankook che abbiamo avuto in prova insieme ad una MINI Countryman, lo facciamo noi in questo video!


Prima regola: giù tutto!
Nella guida di tutti i giorni siamo abituati a premere sul pedale del freno con una pressione graduale e controllata, coadiuvata dal fatto che il nostro tallone attaccato al pavimento funziona da perno. Fino a che si tratta di rallentare dolcemente nei pressi delle strisce pedonali o dei semafori, o ancora in fase di parcheggio, nessun problema.
Quando invece si tratta di una situazione d'emergenza e magari ci si trova a velocità elevata, allora la storia cambia. In questi casi, riuscire ad arrestare l'auto anche solo mezzo metro prima potrebbe fare la differenza.


Detto questo, vediamo la tecnica corretta. È presto detto: il quadricipite femorale si contrae e alza del tutto il piede dal pavimento, premendolo contro il pedale del freno. In questo modo sia la forza del nostro muscolo che l'inerzia del peso corporeo andranno a fare pressione sul comando, massimizzando la forza frenante.
E se guido un'auto manuale?
Stessa regola: giù i pedali di freno e frizione fino a fine corsa. In questo modo la reazione è il più veloce possibile. Uno step successivo, invece, è quello di premere sulla frizione solo dopo aver premuto il freno, così da sfruttare il più possibile il freno motore.
È vero che così facendo un po' il motore continua in realtà a dare trazione, ma la differenza è minima, anche perché - per fortuna - i freni moderni hanno davvero tanta potenza.
Con l'esercizio tutto diventa automatico
Proprio come a scuola guida, una volta studiata la teoria bisogna passare alla pratica. Il nostro consiglio, quindi, è di cercare un piazzale libero e di esercitarsi con la propria auto, con l'accortezza di non superare mai i limiti di velocità vigenti - non serve andare veloci per imparare la tecnica - e di comportarsi secondo buon senso, senza mettere in pericolo né se stessi né gli altri.

È una questione di attrito
L'impianto frenante e le sue condizioni giocano un ruolo importante nelle prestazioni di frenata, ma non sono i soli, anzi. Tutto "passa” per gli pneumatici, nel vero senso del termine visto che sono l'unico punto di contatto dell'auto con l'asfalto. Ecco perché lo stato dei battistrada è fondamentale così come del resto lo è la qualità del pneumatico, a cominciare dalla struttura.

I Ventus S1 evo3 di Hankook che abbiamo provato, per esempio, sono gomme pensate per auto capaci di prestazioni elevate - e non solo - ma comunque adatte ad un utilizzo trasversale e quotidiano. La mescola dei Ventus S1 evo3, per cominciare, ha la capacità di aumentare la rigidità del battistrada in modo che l'aderenza sia superiore, sia in manovrabilità che, appunto, in frenata.


I tasselli sono stati ingranditi per supportare meglio la pressione e il carico in curva e in decelerazione e quelli esterni sono stati aumentati per dare più tenuta di strada quando si cambia direzione.


Il cerchietto del tallone, infine, è rinforzato per proprio per fare in modo che lo pneumatico resti sempre attaccato al cerchio in caso di frenate - e accelerazioni - improvvise.