La Lexus UX è la parente nobile della Toyota C-HR, da cui prende la base meccanica proponendo finiture più curate e un motore sempre ibrido, ma più potente. Questa, in sintesi, è la carta d'identità di quella che è anche la sorella minore della Lexus NX, oltre che - tanto per rimanere in famiglia, all'interno del gruppo Toyota - un altro modello a mettere sul mercato dopo la Toyota Corolla l'ultima evoluzione della tecnologia ibrida, che è ormai un marchio di fabbrica per questi due brand giapponesi.
Sempre parlando di motorizzazione ibrida, la MINI Countryman è a rivale più simile alla UX, anche se in realtà offre qualcosa in più in termini di elettrificazione, visto che è plug-in. A livello di immagine e posizionamento sul mercato, poi, anche la BMW X2 e l'Audi Q3 appartengono alla fascia premium di questa categoria di SUV di dimensioni compatte. Analizziamo dunque le caratteristiche di questa Lexus, nella nostra prova del #PerchéComprarla.
Pregi e difetti
Il modulo ibrido della Lexus UX è formato da un 4 cilindri a benzina 2.0 di cilindrata e da un motore elettrico anche lui di taglia più grande, se si fa il paragone con lo schema di altre Toyota ibride, basato su un 1.8 a benzina elettrificato. Come descritto nel video c'è più potenza e le prestazioni sono piacevoli perché il sistema funziona per più tempo in elettrico.
Dando quindi anche più comfort, ma senza peggiorare poi molto i consumi, sempre facendo riferimento alle Toyota 1.8 ibride. In più, a migliorare è anche la guidabilità dell'auto fra le curve, in particolar modo in uno dei punti deboli delle auto di questo tipo, che collegano il motore a benzina e quello elettrico alle ruote con una trasmissione a ingranaggio epicicloidale: i giri del motore endotermico non salgono come in passato quando si vuole avere più ripresa, perché la coppia dell'elettrico assiste di più la spinta. Anche a velocità autostradali.
Altro elemento debole tipico delle auto ibride che è stato migliorato è la risposta del pedale freno. Sulla Lexus UX si regolano meglio le frenate, le decelerazioni sono più lineari senza la classica sensazione di gradino, di spugnosità o di "effetto due tempi" a cui la maggior parte delle auto con frenata rigenerativa ci ha abituato finora.
Da mettere in conto invece, per quanto riguarda i lati negativi della UX, la praticità del bagagliaio. La capacità minima, infatti, è inferiore alle aspettative pensando che la lunghezza esterna dell'auto è di quattro metri e mezzo. In più, il pavimento è molto alto da terra e anche la forma del vano è poco sfruttabile, con gran parte della volumetria ricavata sotto il piano di carico, dove non è possibile mettere oggetti grandi.
Da rivedere anche l'impostazione del sistema infotelematico. Lo schermo al centro della plancia a dire il vero è pensato bene: è messo in alto, in orizzontale, con una buona risoluzione. Il dispositivo touch con cui si danno i comandi, però, non è intuitivo da usare con l'auto in movimento, con una logica di navigazione attraverso i vari menu ispirata a quella del cursore di un mouse. Come in un computer portatile. Inoltre non è prevista la compatibilità completa con tutte piattaforme di tutti gli smartphone, ovvero Android ed Apple.
I materiali di rivestimento superficiale sono all'altezza del marchio, così come in generale l'atmosfera degli interni, che trasmette relax e senso di isolamento dall'esterno. I pannelli sottostanti, però, sono meno curati rispetto alle Lexus più grandi e costose. In particolar modo nella parte bassa dell'abitacolo e nella zona posteriore, dove ci sono plastiche rigide al tatto che non ti aspetteresti.
Quanto costa
Il listino prezzi della Lexus UX parte da poco meno di 38.000 euro, mentre per un allestimento intermedio ci vogliono almeno 41.000 euro, salendo a circa 45.000 euro o 48.000 euro per gli allestimenti più equipaggiati.