La Abarth 500 piace, sia in Italia che all'estero, continuando a registrare vendite record di anno in anno. Sono passati 8 anni da quel Motor Show di Bologna in cui il brand ha presentato l’evoluzione della 500, la 595, e dal quel momento è stato un susseguirsi di upgrade meccanici ed estetici che l'hanno migliorata sempre di più.
Ma perché l'Abarth 500 continua a piacere così tanto nonostante i tanti anni sulle spalle (la piattaforma è la FGA mini della Panda del 2003) e la concorrenza sempre più agguerrita? Per scoprirlo siamo stati agli Abarth Days 2019, il raduno internazionale di possessori e amanti del marchio che quest'anno si è tenuto a Milano nella suggestiva cornice del Milano Innovation District (ex Expo).

Un regalo per i 70 anni
Quest'anno però l'evento assume un valore speciale: Abarth infatti compie 70 anni e, per l'occasione, è stata presentata una 695 in edizione limitata a 1489 esemplari: la 659 70° Anniversario. Di base è una 595 Competizione: il 1.4 T-Jet eroga sempre 180 CV, lo scarico sportivo è il Record Monza e l’impianto frenante è firmato dalla Brembo. Da fuori si riconosce dal nuovo alettone ad inclinazione variabile e dal colore grigio Campovolo della carrozzeria che è specifico per questa versione.
Le serie speciali Abarth
Per molti è una piccola supercar a tutti gli effetti: ha un bel suono, prestazioni "esplosive" e, proprio come le più dure e pure, rappresenta un po' un compromesso. Rispetto alla 500 standard è più scomoda perché più rigida, consuma e costa di più. Ma ci fa impazzire lo stesso per più di un motivo che abbiamo cercato di riassumere in questo video.
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