A seguito del lancio della nuova generazione Seat amplia la gamma di motori disponibili per la Leon. Dopo il mild hybrid del lancio, il 1.5 TSI da 150 CV, è il momento di aggiungere anche il 1.0 TSI in versione ibrido leggero, ma c'è anche spazio per una novità assente sul vecchio modello: il 1.4 TSI plug-in hybrid.
Si tratta della versione ibrida con batterie ricaricabili tramite presa di corrente, che deve vedersela con un discreto numero di avversarie. Disponibile nei soli allestimenti FR ed Xcellence porta su strada tutti i contenuti della nuova Leon sacrificando solo un po' di spazio nel bagagliaio.
Esterni
Fuori non ci sono differenze tanto evidenti da rendere riconoscibile la Leon con motore endotermico da quella plug-in a un primo sguardo. I più attenti noteranno la targhetta al posteriore che rimanda al tipo di motorizzazione, mentre in corrispondenza del parafango anteriore sinistro c'è la bocchetta per l'attacco del connettore che consente di ricaricare la batteria dalla presa domestica, da una wallbox e anche dalla colonnina.

I tempi di ricarica nel primo caso variano dalle 6 ore con il cavo standard in dotazione, alle 3 ore con il connettore Mennekes optional.
Come accennato, solo le versioni FR ed Xcellence sono disponibili con il modulo plug-in e questo rende l'estetica sempre curata, anche grazie ai cerchi che partono da 17" o 18", i fari 100% a LED e le vernici metallizzate.

Interni
Anche qui, a livello stilistico, non c'è niente che urli all'anima ibrida di questa versione e per una vista più approfondita dell'interno vi rimandiamo al nostro perché comprarla. In ogni caso si può dire che, essendo queste le versioni al top della gamma, troviamo la massima cura per quanto riguarda materiali e dettagli.

Le aggiunte sono dentro il sistema di infotainment con schermo da 10", da cui è possibile monitorare lo stato del sistema ibrido. Da qui oltre a monitorare i flussi e controllare la riserva di energia dell'accumulatore è possibile intervenire sulle tre modalità.

La prima è quella che consente di viaggiare al 100% a zero emissioni, mentre la seconda attiva la sinergia tra termico ed elettrico per tenere molto bassi i consumi. L'ultima invece consente di guidare solo con il motore a benzina e preservare lo stato di carica per un secondo momento.
Il nuovo sistema multimediale, oltre alla connessione, dà modo di gestire alcuni parametri da un'applicazione. Con questa si può impostare inizio e fine del ciclo di ricarica, tenere d'occhio lo stato di avanzamento ed è anche possibile intervenire sul clima.

Guida
Su strada arriva la sorpresa, in senso positivo. Questa, infatti, non è la prima volta che vediamo il 1.4 L TSI accoppiato ad un motore elettrico. Nel 2014 aveva debuttato sulla Golf GTE, ma ne è passata di acqua sotto ai ponti da allora e il lavoro di sviluppo ed evoluzione oggi regala percorrenze notevoli.

Abbiamo deciso di concentrarci proprio sui consumi, visto che, oltre ai vantaggi fiscali, sono l'aspetto che viene preso principalmente in considerazione quando si valuta questo genere di auto. Siamo partiti lasciando fare tutto al solo motore elettrico, un'unità posta tra propulsore termico e cambio, da 115 CV capace di spingere l'auto fino a 130 km/h. Abbiamo alternato città e tangenziale per riprodurre situazioni più reali possibili, come il tragitto casa lavoro di chi vive in città. In questo frangente la media è arrivata a 25 kWh per 100 km. Valore che ci permette di ipotizzare un'autonomia reale in questa modalità pari a 50 km, a fronte dei 60 dichiarati.
Si illuminano gli occhi quando si passa alla modalità ibrida, almeno dai dati del computer di bordo. Nelle zone extra-urbane e collinari, senza fare troppa attenzione, si vedono i 2,5 litri per 100 km, ovvero 40 km con un litro. In questa modalità, tra l'altro, è possibile mantenere più stabile il livello di carica cercando di massimizzare il recupero durante la frenata nelle discese. Il freno motore, poi, fa sì che in piano il pedale dell'impianto meccanico sia interpellato solo in prossimità degli incroci.

Nessun problema nemmeno quando la batteria non dà più una mano. Senza prestare la minima attenzione e passando dalla campagna all'autostrada, per arrivare in città, non si va oltre i 5,5 litri per 100 km, pari a 18 km con un litro.
Non crediate però che sia un'auto noiosa, tutt'altro. Seat, infatti, offre l'impostazione più dinamica della piattaforma MQB e con un optional come il dynamic pack arrivano lo sterzo progressivo e le sospensioni con ammortizzatori a controllo elettronico. Questo rende la Leon perfettamente vivibile sulle strade più sconnesse, ma anche tonica e sicura quando arrivano le curve e volete sgranchirvi. L'aspetto che comunque colpisce di più è l'impercettibile alternarsi tra termico ed elettrico sia ad alte che a basse velocità.
Curiosità
Il pacco batterie da 12,8 kWh diviso in 8 moduli da 12 celle è posizionato davanti all'assale posteriore, nella parte di pianale rivisitato per alloggiare questa architettura. Da questo deriva lo spostamento del serbatoio del carburante sopra le ruote posteriore, con conseguente diminuzione dello spazio di carico, che perde 110 litri, passando da 380 a 270 litri. Lo spazio, in ogni caso, basta per le esigenze quotidiane di 4 persone.

Seat offre anche la consulenza per l'installazione della wallbox e anche nel finanziamento sono comprese le spese per 3 diversi tipi di wallbox. La prima è la Seat Charger a 399 euro, la seconda che può essere connessa al Wi-Fi costa 599 euro, mentre la terza che ha anche il pacchetto dati ha un prezzo di 849 euro.
Da menzionare anche le 5 stelle ottenute nella recente tornata di crash test per la sicurezza a cura di Euro NCAP, con i nuovi e ancor più stringenti standard.
Prezzo
Solitamente quando si parla di prezzi questa categoria comincia a 'prestare il fianco'. La versione plug-in ha un listino che parte da circa 35.000 euro per la berlina da nettare degli incentivi nazionali e locali, più gli eventuali sconti della casa, che al momento ammontano a 3.000 nel nostro caso. Con la migliore delle ipotesi, attualmente, si potrebbe arrivare a risparmiare anche 9.500 euro con rottamazione o 6.500 senza rendere indietro niente.
Tralasciando le ipotesi, è verosimile che aggiungendo pochi optional giusti, primo tra tutti il dynamic pack, si possa portare a casa per una cifra poco superiore al prezzo di listino. Considerata la presenza degli adas di secondo livello, tanta attenzione all'estetica, fari LED anteriori e posteriori e reparto multimediale avanzato si può dire che nel panorama delle ibride ricaricabili sia un bel grattacapo per le rivali e in generale il modello che rappresenta il concetto di elettrificazione più concreto e sostenibile al giorno d'oggi.