La piattaforma MEB del Gruppo Volkswagen inizia a prendere possesso di tutti i brand del colosso tedesco. Dopo il debutto con la Volkswagen ID.3 e l'arrivo della ID.4 infatti la meccanica dedicata alle auto elettriche ecco la Skoda Enyaq, SUV lungo poco più di 4,6 metri (quasi come una Kodiaq) e prima elettrica del nuovo corso della Casa ceca.
Se infatti con la Citigo a batterie si è "semplicemente" tolto il motore a benzina per lasciare spazio a batterie e motore elettrico, con la Enyaq ora si fa sul serio con pianale dedicato e tipologia di carrozzeria che più piace al mercato.
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Esterni
Un SUV dunque, con misure che recitano 4,64 metri di lunghezza, 1,87 di larghezza, 1,61 di altezza e passo di 2,76 e un corpo attraversato da linee tese, a dargli un aspetto ben più filante e slanciato rispetto al resto dei SUV marchiati Skoda. Linee che partono dal muso possente, dominato dalla grossa mascherina - rigorosamente chiusa - con listelli verticali disponibili anche illuminati da 130 LED. Una mero vezzo stilistico disponibile come optional.

Un design movimentato e tracciato per offrire non solo un aspetto molto personale, ma anche per ottenere un cx particolarmente basso (0,27), così da non "impattare" eccessivamente con l'aria, a tutto beneficio dell'autonomia. Valore ottenuto anche grazie al grosso spoiler posteriore e al fondo carenato.
Interni
Le linee orizzontali dominano anche l'abitacolo, con la plancia dominata dal monitor più grande mai montato su una Skoda: 13" con stile a tablet e una fluidità di funzionamento che non tradisce mai e un ricchissimo menù dal quale controllare ogni aspetto della Enyaq.

Al di sotto sono sistemate le bocchette dell'aria condizionata e pochi pulsanti fisici per richiamare i menù principali dell'infotainment sempre connesso, gestibile anche tramite l'assistente vocale Laura e compatibile con Android Auto ed Apple CarPlay anche in modalità wireless.
Stupisce invece per la sua diagonale ridotta (5,3") la strumentazione digitale con buona la grafica ma con schermate essenziali. Nulla a che vedere insomma con quanto vediamo invece su tanti altri modelli della galassia VW. Ad ovviare alla avidità di informazioni ci pensa un head-up display con realtà aumentata (come su Volkswagen ID.4 e Audi Q4 e-tron), peccato però non fosse presente sulla versione provata.

Ma un SUV elettrico come la Skoda Enyaq il suo punto forte ce l'ha nello spazio: niente tunnel di trasmissione significa maggior libertà di movimento per il passeggero centrale posteriore, niente organi meccanici propri dei modelli endotermici portano in dote un gran numero di vani porta oggetti nella parte anteriore. E poi il bagagliaio: da 585 a più di 1.700 litri, a seconda della disposizione degli schienali posteriori.
Guida
In un'epoca in cui la trazione posteriore sta man mano scomparendo, per motivi di spazio e costi di progettazione, l'elettrico permette di tornare - anche - a schemi in cui sono le ruote dietro a muovere l'auto.

Esattamente come succede con la Skoda Enyaq, al lancio disponibile unicamente in versione RWD, con una dinamica che pur privilegiando il comfort sa anche essere divertente. Merito di differenti fattori tra cui il baricentro basso (le batterie sono sotto al pavimento) e lo sterzo preciso e con un buon feeling.
La coppia di 310 Nm è, come su ogni elettrica, disponibile fin da subito dando il giusto spunto alla Enyaq, che coi 204 CV della versione in prova ha una dinamica di guida appagante, specialmente se si mette il selettore in "sport". Qui ogni aspetto si fa più pronto, con una piacevolezza di guida che non ci si aspetterebbe da un SUV di più di 2 tonnellate di peso.

Più dolce e quasi da endotermica invece l'erogazione nelle modalità "normal" ed "eco", con l'assetto che si ammorbidisce riuscendo comunque a tenere sufficientemente a bada il rollio.
Vicino al mondo dei SUV tradizionali è anche la frenata rigenerativa che, se lasciata in modalità automatica, con traffico scorrevole e su strada dritta semplicemente non interviene, lasciando scorrere la Enyaq.
Se invece si sta per approcciare una rotonda o una curva, grazie alle indicazioni provenienti dal navigatore satellitare, la frenata rigenerativa aumenta la propria intensità fino ad arrivare ad arrestare completamente l'auto. E se si preferisce avere sempre il controllo si può agire sulle palette al volante, per scegliere tra 3 differenti intensità.
Ricarica
La Skoda Enyaq accetta corrente fino a 125 kW, per passare da 0 all'80% della capacità delle batterie in poco più di 30 minuti. Più avanti, grazie a un aggiornamento software, si potrà arrivare a un massimo di 250 kW. Di seguito lo schema dei tipi di ricarica e tempi di attesa:
Tipo di ricarica | Tempo di attesa |
2.3 kW | 39,5 ore |
7,4 kW (Wallbox) | 12 ore |
11 kW (Wallbox) | 8 ore |
125 kW | 36 minuti (80%) |
Curiosità
Da anni ormai Skoda fa rima con "simply clever" e la Enyaq non fa eccezione con diverse (e classiche) soluzioni furbe come gli ombrelli sistemati nelle portiere, vari ganci e vani nel bagagliaio e molto altro.

Non manca naturalmente il famoso raschietto per il ghiaccio, sistemato però non più nel portellino del serbatoio ma nel bagagliaio. Perché? Il portello che tappa la presa non offre spazio e poi, se anche avesse un vano apposito, durante la ricarica il raschietto rimarrebbe esposto con rischio di furto.
Prezzi
I prezzi della Skoda Enyaq partono dai 35.950 euro della versione 50 (con batterie da 55 kWh e 350 km di autonomia circa) e arrivano ai 45.350 euro della 80 con accumulatori da 82 kWh (77 effettivi, fino a 520 km di autonomia), passando per i 39.950 della Enyaq 60 e con batterie da 62 kWh e autonomia compresa tra 393 e 413 km.
A livello di motorizzazioni per ora si possono avere solo versioni a trazione posteriore da 149, 179 CV o 204 CV, in attesa della Enyaq RS e i suoi 2 motori elettrici per un totale di 225 kW (306 CV).
Fotogallery: Skoda Enyaq, la prova
Skoda Enyaq iV