Di auto e di SUV ibridi si parla ormai continuamente ma ancora non è chiara a tutti la differenza tra le varie tecnologie (mild, full e plug-in). Chi è indeciso, dunque, si pone la tipica domanda: "Quale scelgo?".
Prendendo uno dei modelli più venduti sul mercato, la Ford Kuga, in versione full hybrid e plug-in hybrid, vogliamo allora fornire una nuova guida all'acquisto che faccia luce su quale tecnologia ibrida conviene e a quale tipo di clientela.
Full hybrid e plug-in hybrid: tecnologie
Sono entrambe ibride, certo, ma un'auto full hybrid è molto diversa da una plug-in. In entrambi i casi, comunque, oltre ad un motore termico - tendenzialmente a benzina - c'è almeno un motore elettrico e una batteria, di solito agli ioni di litio. Piccola, nel caso del full-hybrid, e dunque capace di ricaricarsi da sola attraverso la rigenerazione energetica, più grande invece per la plug-in: consente di fare decine di chilometri nella sola modalità elettrica, ma va ricaricata da una presa di corrente.
In entrambi i casi, il motore elettrico consente di marciare senza che quello a combustione si accenda, consumando carburante. È il principio di fondo che cambia: per le plug-in si tratta di fare più chilometri possibili in elettrico, cioè tragitti interi, mentre per le ibride full il focus è tenere il motore a benzina spento il più possibile, soprattutto nei momenti in cui consumerebbe di più.
Full hybrid e plug-in hybrid: le differenze
Oltre alle caratteristiche tecniche, sulla stessa auto in versione full hybrid o plug-in ci possono essere delle differenze strutturali. A seconda dei modelli, infatti, può cambiare la capacità di carico, che dipende dalla disposizione e dall'ingombro della batteria.
La Ford Kuga, per esempio, ha la batteria integrata nel sottoscocca, così resta spazio per la ruota di scorta nel doppio fondo del bagagliaio, e la differenza di capacità minima va da 475 litri per la full hybrid ai 411 litri per la plug-in.
C'è poi da considerare il peso maggiore delle plug-in dovuto proprio al pacco batteria. Le sospensioni, in questo caso, hanno dunque una taratura più rigida, al fine di controllare meglio il rollio dell’auto tra le curve. Spesso, quindi, le buche si sentono di più, e in generale guidando si percepisce di più anche l’inerzia, in frenata o in curva, dovuta al peso aggiuntivo.
Full hybrid e plug-in hybrid: la ricarica
Abbiamo detto che, per le plug-in, la ricarica è fondamentale: è così che si sfrutta veramente tutto il potenziale di una batteria capiente. Ecco perché avere un garage è un punto fondamentale, per poter installare una wallbox e ricaricare l’auto direttamente lì, magari la notte.
I tempi di ricarica variano a seconda della potenza dell'impianto ma anche dal caricatore di bordo dell’auto, da 3,7 kW nel caso della Kuga. Significa che per arrivare alla carica completa, partendo da zero, servono circa 6 ore da presa domestica. Facendo però un upgrade dell’impianto, si può sfruttare tutta la potenza del caricatore e a quel punto servono circa 4 ore.
Dunque considerando che la maggior parte delle plug-in non supporta la ricarica veloce, avere un punto di ricarica domestico e - ancora meglio - anche al lavoro, dove anche lì si trascorre diverso tempo e si può ricaricare, è fondamentale per sfruttare la batteria di una plug-in. Altrimenti decisamente meglio una full hybrid.
Quando la batteria di una plug-in si scarica, questa comunque si comporta come una full hybrid, a volte persino meglio perché, sfruttando una carica residua maggiore, riesce a usare il motore elettrico per più tempo. Non è sempre così, però: a seconda dei modelli l'efficienza non è paragonabile perché la batteria più grande ha un peso maggiore. Di conseguenza, una plug-in conviene se la si ricarica.
Full hybrid e plug-in hybrid: percorrenze e consumi
Riguardo ai consumi, la prima cosa da fare è diffidare dai consumi dichiarati delle plug-in: il risultato viene calcolato con la batteria carica e ulteriormente rivisto al ribasso in base all’autonomia in elettrico.
Ancora, è da considerare che lo stile di guida incide notevolmente sui consumi delle auto ibride, perché un piede attento riesce a sfruttare il più possibile il motore elettrico e favorire quanto più possibile la rigenerazione.
Nel caso della Ford Kuga, abbiamo rilevato un consumo di benzina, in condizioni di guida full hybrid per entrambe le auto, estremamente simile per i due modelli.
Ford Kuga full-hybrid | Ford Kuga plug-in | |
Autonomia elettrica | n.d. | 45 km |
Città | 19 km/l | 19 km/l |
Extraurbano | 21,7 km/l | 19,8 km/l |
Autostrada | 13,25 km/l | 12,4 km/l |
Full hybrid e plug-in hybrid: i costi
Quando si parla di costi, c'è da considerare, insieme al prezzo di listino o di noleggio, anche la presenza di eventuali eco-incentivi. E, ancora, i costi di ricarica di corrente elettrica.
Tendenzialmente, parlando di SUV medi come l'esempio della nostra prova, una plug-in costa dal 15 al 30% in più rispetto alla versione full hybrid, ma in alcuni casi anche di più.
Nel caso specifico della Kuga il listino parte da circa 35.000 per la full hybrid e 41.500 euro per la plug-in, perciò con una forbice ridotta rispetto ad altri casi.
Le tariffe di ricarica, invece, dipendono dal fornitore di energia e dal fatto che si sottoscriva o meno un abbonamento. Per la Kuga in generale ci può aspettare una spesa di circa 4,20 euro da presa domestica e di circa 8,35 per la colonnina a corrente alternata (considerando i costi di Enel X aggiornati a febbraio 2022: 0,29 euro/kWh per rete domestica e 0,58 euro/kWh per rete pubblica).
Full hybrid e plug-in hybrid: verdetto
Tirando le somme, è chiaro che ogni tecnologia ibrida ha delle caratteristiche che devono combaciare con le necessità e le disponibilità dei clienti. Se si ha un posto comodo dove ricaricare l’auto tutti i giorni e che permetta di usare le tariffe domestiche, o perlomeno in abbonamento, la plug-in è la soluzione.
Soprattutto se poi si fa un tragitto che viene coperto interamente o parzialmente con l’autonomia in elettrico. In quel caso il consumo di benzina cala drasticamente.
Se queste due condizioni non ci sono, meglio il full hybrid: costa meno al listino, ha un peso inferiore, abbatte comunque i consumi di benzina e si può usufruire di tutte le agevolazioni garantite da un’auto ibrida.
Si ringraziano gli amici de "Il Pane di San Saba", a Roma in piazza Gian Lorenzo Bernini 2, per la preziosa accoglienza nella loro location e per la collaborazione ai fini delle riprese video.