“Le auto ormai sono tutte uguali”. Ecco, forse è a questa frase, che sentiamo ripetere tutti i giorni, che hanno pensato i designer nel progettare la nuova Citroen C5 X, la nuova ammiraglia del brand francese che si posiziona al vertice della gamma. Oppure, al contrario, hanno semplicemente attinto dal proprio heritage di grandi berline audaci e comode.
Siamo andati a Barcellona a scoprirlo per vederla di persona e per un primo contatto su strada. Protagoniste della nostra prova la versione plug-in hybrid e quella a benzina col 1.6 quattro cilindri da 180 CV. Ecco com’è andata.
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Esterni
Le dimensioni della Citroen C5 X la inseriscono di diritto nel cosiddetto segmento D. È lunga ben 4 metri e 80, larga 1,86 e alta 1,48 e con un interasse di 2,78 metri. Quello che le misure non raccontano, però, è lo stile della nuova ammiraglia francese, particolare e ricercato quanto basta da renderla, per certi aspetti, difficile da classificare nelle canoniche varianti di carrozzeria.

I designer, infatti, hanno scelto di fondere le caratteristiche più desiderate sul mercato. L'altezza da terra, dunque, è quella di un SUV (19,4 cm), così come le protezioni attorno alla carrozzeria. La "coda" è invece quella di una wagon, ma con lunotto spiovente e spalle bombate la silhouette è tipica di una shooting brake.


Sia dietro che avanti, sdoppiati, i gruppi ottici sono a LED, mentre i cerchi sono da 19 pollici.
Interni
Le linee orizzontali che modellano lo sviluppo della plancia aumentano il senso di larghezza dell'abitacolo. I materiali utilizzati, diversi a seconda degli allestimenti, sono ricercati nei dettagli - il motivo dello Chevron si ritrova praticamente ovunque - e morbidi al tatto per quanto riguarda le parti superiori e centrali, anche sui pannelli porta.

Lo schermo superiore, da 12", è a portata di mano e di indice. I comandi del climatizzatore, però, fortunatamente vivono di vita propria nella fascia inferiore, con dei rotori fisici grandi e facili da individuare anche mentre si guida.


L'infotainment si aggiorna dalla Rete e, senza cavo, si collega allo smartphone per Apple CarPlay e Android Auto. Non manca la ricarica wireless per il telefono e ci sono anche ben 4 prese USB.

Due di queste sono per i passeggeri posteriori, che possono beneficiare di tanto spazio per gambe e testa, e anche al centro si sta bene visto che il tunnel è solo accennato.

Spazioso l'abitacolo: con ben 13 vani portaoggetti, ci sono 29 litri a disposizione. Il bagagliaio parte da 545 litri e arriva a 1.640 litri coi sedili della seconda fila abbattuti. La soglia di carico è bassa, le forme sono regolari, c'è una presa 12V e molto bene che la cappelliera sia solidale al portellone e, dunque, mai d’intralcio. Peccato che manchino dei ganci superiori per le sacche della spesa.


Guida
Inutile girarci intorno, anche da ferma si capisce che la C5 X nasce per essere una grande viaggiatrice, ma da questo punto di vista è "figlia dei suoi tempi" e, quindi, non è disponibile in gamma una variante diesel.
I motori sono un 1.2 benzina tre cilindri da 130 CV con cambio automatico EAT8, un 1.6 quattro cilindri da 180 CV, sempre con l’automatico EAT8 - sicuramente più adatto a quest’auto vista la stazza di circa 1.500 kg - e poi l ibrida plug-in sulla quale ci siamo concentrati nella prima parte della prova.

Il termico è sempre il 1.6 ma, con l’abbinamento con un elettrico da 81 kW circa, la potenza sale a 225 CV. La batteria ha una capacità di 12,4 kWh e promette un’autonomia in elettrico di circa 50 km stando al ciclo WLTP. Per la ricarica servono 7 ore da presa domestica col caricatore di bordo da 3,7 kW. Con il caricatore opzionale da 7,4 kW servono invece 2 ore circa, sfruttando una wallbox o la ricarica pubblica.

Al volante, l’erogazione lineare e controllata dell’elettrico è combinata in maniera fluida con quella termica attraverso l’impercettibile cambio EAT8. Dunque zero incertezze né tantomeno vibrazioni. Lo sterzo è leggero, d'impostazione turistica e comunicativo quanto basta per poter gestire con naturalezza la grande wagon che può contare solo sulla trazione anteriore. Soffre di precisione, lo sterzo, giusto sulle curve strette, e in modalità Sport diventa persino troppo rigido. Buono il feeling col freno, si riesce a modulare facilmente nonostante la prima parte della corsia sia dedicata alla rigenerazione.
C’è anche un’opzione per massimizzare il recupero di energia in rilascio, usando quindi meno il pedale, e poi quattro modalità di guida: quella 100% elettrica, una ibrida automatica, una comfort e la già citata sport. La velocità massima è di 230 km/h.

Un asso nella manica di questa francese ricaricabile che aumenta il comfort, considerando che la taratura dell’assetto è specifica visto che, rispetto alle versioni benzina, pesa circa 250 kg in più, sono le sospensioni Advanced Confort attive. Attraverso dei sensori che analizzano le condizioni stradali e una centralina che, in tempo reale, regola la rigidità di ogni ruota, le inerzie vengono smorzate attivamente con decisione, per esempio nelle curve veloci, senza così costringere ad una taratura rigida tutto il resto del tempo. Molto buono l'assorbimento delle singole asperità.
Il risultato è un comfort di assorbimento eccellente, che ben poco ha da invidiare a tante tedesche. Le versioni a benzina non beneficiano di questa tecnologia ma possono comunque contare sulle sospensioni Advanced Confort con smorzatori idraulici progressivi. La comodità passa anche per i sedili, chiamati anche questi Advanced Confort, che sono composti da vari strati di imbottiture e schiume. Sono morbidi, accoglienti e anche contenitivi grazie a zone con intensità diverse. Davanti possono essere riscaldati, ventilati e massaggianti.

Sulla C5 X l'assistenza alla guida è di secondo livello, quello ad oggi più evoluto, grazie a dispositivi come l’Highway Driver Assist che combina il funzionamento del regolatore di velocità adattativo, con funzione stop e go, al mantenitore attivo di corsia. Si comporta molto bene, anche alle velocità più sostenute, mentre la frenata e relativo arresto in coda ci è parsa un po' brusca. Infondono sicurezza anche le chiare informazioni del generoso head up display a colori che sembra proiettare i dati a circa 4 metri dal parabrezza.
Passando al volante della PureTech da 180 CV e 250 Nm a 1750 giri, si ritrova lo stesso alto livello di isolamento acustico, nonostante qui di aiuti elettrici che possano limitare le vibrazioni non ce ne sono. L'automatico è, ancora una volta, l'EAT 8 e anche in questo caso la velocità di punta è di 230 km/h. Bella l'erogazione del motore, così come è buona anche la capacità delle sospensioni Advance Control di copiare le asperità stradali. In questo caso non sono di tipo attivo, ma possono contare comunque sugli smorzatori idraulici progressivi.
Curiosità
Era dai tempi della C6 che, in gamma, mancava un'ammiraglia in Casa Citroen. In realtà, più che puntare ad una clientela premium, la nuova C5 X vuole però riconquistare la clientela che era affezionata alla C5 Wagon.
Ma, a proposito di gloriose progenitrici: la vista posteriore, con lo spoiler alla base del lunotto e la spalla rigonfia, non vi ricorda la avanguardista XM?
Prezzi
Per quanto riguarda i prezzi, vanno da circa 33.000 euro per la 130 CV con l’allestimento di ingresso, già molto completo nella dotazione, e arrivano ai 39.000 della versione da 180 CV con la top di gamma. La plug-in parte invece da 45.000 euro e arriva a superare di poco i 48.000. Qui sotto tutti i dettagli.
Allestimento | Prezzo |
PureTech 130 S&S EAT8 FEEL PACK | 33.250 euro |
PureTech 130 S&S EAT8 SHINE | 34.750 euro |
PureTech 180 S&S EAT8 SHINE | 37.750 euro |
PureTech 180 S&S EAT8 SHINE PACK | 39.250 euro |
HYBRID 225 Ë-EAT8 FEEL PACK | 45.250 euro |
HYBRID 225 Ë-EAT8 SHINE | 46.750 euro |
HYBRID 225 Ë-EAT8 SHINE PACK | 48.250 euro |
Fotogallery: Foto - Citroen C5 X, la prova
Citroen C5 X