Touring, da qui la "T", una lettera che negli anni ha identificato diverse Porsche a partire dalla prima 911 T del 1968. Più di recente, nel 2017 abbiamo visto la 911 Carrera T e, circa un anno dopo, ecco le 718 Boxster e Cayman T. La Macan è la quarta assoluta, il primo SUV T di Porsche che, esattamente come le sorelle, vuole essere il punto d’equilibrio tra sportività e comfort nella guida di tutti i giorni, due caratteristiche che, da sempre insieme, fanno parte del DNA della Casa.
A listino va a collocarsi esattamente tra la Macan base e la S: più sportiva della prima, più leggera e - sulla carta - più divertente della seconda. Per scoprire e provare la nuova Porsche Macan T siamo andati su una delle strade più belle d’Europa, sul Col De Turini, nel sud della Francia. Ecco come va.
Esterni | Interni | Guida | Curiosità | Prezzi
Esterni
Da fuori, la Porsche Macan T riprende diversi elementi delle sorelle più sportive S e GTS e si riconosce da alcuni dettagli specifici verniciati di una speciale tonalità di grigio che in Porsche chiamano Agata metallizzato. Davanti la griglia, di profilo le calotte degli specchietti e la fascia bassa delle portiere e, dietro, lo spoiler e il nome della macchina sul portellone del bagagliaio. In più, sulla T le cornici dei finestrini sono in nero lucido così come i terminali di scarico sportivi e i cerchi da 19" sono verniciati in grigio titanio.
Le proporzioni esterne e le dimensioni sono identiche a quelle della Macan standard: per saperne di più e vederla nel dettaglio, cliccate qui per andare direttamente al nostro Perché Comprarla.
Interni
Dentro, la T offre già una buona dotazione di serie: i sedili sono sportivi, in pelle nera con cuciture bianche a contrasto e con il logo Porsche sul poggiatesta, riscaldabili e regolabili elettricamente. Il volante è sportivo con integrato il selettore delle modalità di guida e sul battitacco è riportato il naming del modello. A parte questi dettagli, l’abitacolo della T è identico a quello delle altre Macan, con tutte le versioni che offrono una scelta di personalizzazioni pressoché infinita tra colori, pelli, finiture e rivestimenti.
La cura costruttiva e la qualità percepita sono di altissimo livello e, in generale, i comandi analogici si sposano molto bene con elementi più moderni. Al centro della consolle, lo schermo dell’infotainment è da 10,9” di diagonale, con il sistema che è compatibile con Apple CarPlay e Andoid auto e connesso alla rete. Tramite l’applicazione per smartphone MyPorsche poi è possibile monitorare i parametri del veicolo, controllare a distanza funzioni come lo sblocco delle serrature e la climatizzazione e prenotare appuntamenti in assistenza.
Guida
Ma veniamo all'argomento più interessante, come va la Macan T. Sotto il cofano è stato scelto volutamente il 2.0 quattro cilindri turbo benzina da 265 CV e 400 Nm di coppia non solo perché, rispetto al V6, è meno potente e paga quindi solo 15 CV di superbollo, ma anche perché è più leggero ed efficiente, il che si sposa bene con quella che, da sempre, è la filosofia dei modelli T di Porsche, sportivi sì ma dall’indole comunque turistica.
Da una parte, si sente la mancanza della colonna sonora (a proposito, mettete in conto l'impianto scarico sportivo) e dell’allungo del sei cilindri, ma, dall’altra, l’avere quasi 60 kg in meno sull’asse anteriore regala maggiore direzionalità e reattività agli input. Anche l’assetto è stato rivisto, è più basso di 1,5 cm e più rigido e questo va a tutto vantaggio dell’inserimento in curva. C’è meno rollio, meno trasferimento di carico laterale, il che da più sicurezza al volante e, in generale, si riesce ad avere una velocità maggiore sia in entrata di curva che in percorrenza.
Le sospensioni sono di serie a controllo elettronico e tra gli optional ci sono anche quelle pneumatiche che, in modalità Sport Plus, abbassano l’auto di un ulteriore centimetro. Entrambe sono di base più rigide di quelle standard ma riescono comunque ad assorbire la maggior parte delle asperità senza la minima vibrazione: si sente come lavorano bene in estensione e compressione sia sulle sollecitazioni ad alta frequenza - come il pavè - che su quelle a bassa frequenza come, per esempio, un avvallamento preso in velocità. Solo su quelle più secche si avverte qualche contraccolpo, soprattutto sull’asse posteriore.
La Macan protagonista di questa prova monta l’optional delle sospensioni pneumatiche, che ci hanno stupito per la loro efficacia e per la capacità di adattarsi ai differenti scenari di utilizzo, rilassate in modalità da passeggio, affilate alzando il ritmo.
In queste situazioni, promossi anche i freni con dischi in acciaio ventilati da 350 mm davanti e da 330 dietro, con il pedale che in quanto a feedback non ha nulla da invidiare a quello di una sportiva, solido, dalla corsa corta e ben modulabile. L’impianto ha retto bene anche su una strada impegnativa come il Col de Turini, cominciando a dare segni di affaticamento solo alla fine, nell’ultimo tratto in discesa, ma glielo si perdona considerando che, in fin dei conti, sono sempre oltre 1.800 i kg in gioco.
Se volete divertirvi, tra gli optional disponibili c’è anche il differenziale posteriore autobloccante elettronico con ripartizione variabile della coppia sulle singole ruote posteriori, il cui intervento si avverte chiaramente nelle curve strette garantendo alla Macan sempre tanta trazione e una buona agilità. In questo la trazione aiuta, è integrale permanente ma sulla T è stata ritarata in modo tale da privilegiare l’asse posteriore.
Come da tradizione Porsche, la posizione di guida è perfetta anche per i più alti: pedaliera, volante e sterzo sono esattamente dove devono essere e l’ergonomia dei comandi è ottima. Il volante ha il giusto diametro, non è mai pesante nel carico e anche la corona e l’impugnatura sono massici il giusto, con lo sterzo che è preciso e progressivo ma non tra i più diretti della categoria.
Anche il cambio, poi, è una piacevole conferma. Il PDK è una garanzia, un doppia frizione a sette marce sempre super efficace sia in modalità automatica che in manuale attraverso i paddle al volante. Inoltre, di serie sulla Macan T c’è il pacchetto Sport Chrono - di solito è sempre un optional sulla maggior parte dei modelli - che, oltre al cronometro analogico sulla plancia, aggiunge la modalità di guida Sport Plus che interviene elettronicamente su acceleratore, cambio e sterzo per massimizzare la prestazione. Con il launch control, scatta da 0 a 100 km/h in 6,2 secondi con una velocità massima di oltre 230 km/h.
Prezzi
La Porsche Macan T è già ordinabile ad un prezzo base di poco più di 73.200 euro, circa 5 mila in più della Macan base e 4 mila in meno della S. Alcune dotazioni importanti sono di serie come il pacchetto Sport Chrono e le sospensioni a controllo elettronico, ma la lista optional è ancora lunga: il sistema di telecamere a 360 gradi costa 1.200 euro, le sospensioni pneumatiche 1.500, il differenziale autobloccante elettronico posteriore sempre 1.500 e l’impianto di scarico sportivo 1.600.
Senza contare i sistemi di assistenza alla guida per poco meno di 2.000 euro in totale. Con il listino quindi ci si può letteralmente sbizzarrire, senza contare poi le centinaia di personalizzazioni estetiche che Porsche offre ai propri clienti.