Non c'è due... senza tre! Dopo aver lanciato la Taycan berlina e la Taycan Cross Turismo, la familiare "rialzata" dalla spiccata indole per il fuoristrada, Porsche ha presentato ufficialmente la Taycan Sport Turismo, a tutti gli effetti la prima - e l'unica - familiare elettrica ad alte prestazioni ad oggi sul mercato.
Rispetto alla berlina, c'è più spazio per gli occupanti posteriori e il bagagliaio è più grande e sfruttabile. La meccanica è la stessa così come l'offerta di motorizzazioni e allestimenti, con il top di gamma rappresentato sempre dalla potentissima Turbo S da ben 761 CV. La protagonista della nostra prova è la 4S da 571 CV, sulla carta una delle versioni più a fuoco per il nostro mercato. L'abbiamo messa alla prova sulle splendide strade del nord della Sardegna: cliccate sul video qui sopra in copertina per vedere com'è andata!
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Esterni
Parlando di familiari ad alte prestazioni, il confronto esce quasi spontaneo. L'Audi RS 6 Avant domina da anni la scena tra le auto a benzina e, nonostante negli anni siano saltate fuori diverse rivali, non ha mai ceduto lo scettro di regina del segmento. Chissà quindi se la Taycan Sport Turismo potrà dire la sua, il tempo ce lo dirà: quello che è sicuro, però, è che in quanto a presenza scenica la Porsche non è assolutamente da meno.

La Sport Turismo non è propriamente una station wagon, più una Shooting Brake dalla linea filante e muscolosa, minimal e al tempo stesso futuristica. È lunga più di 4 metri e 95, alta 1 e 40 e larga quasi 2, con elementi caratteristici come i finestrini senza cornice o le maniglie a filo carrozzeria. La coda è rastremata, i cerchi enormi e le forme possenti ne enfatizzano il carattere.
Interni
La Sport Turismo condivide con la Cross Turismo le proporzioni della carrozzeria rinunciando, però, all’estetica da fuoristrada. La praticità si conferma comunque più elevata rispetto alla berlina dato che a disposizione degli occupanti posteriori ci sono quasi 5 cm in più di spazio per la testa. I sedili laterali sono comodi e avvolgenti, con quello al centro che è più sacrificato a causa del tunnel ingombrante e dello schienale più rigido. Meglio quindi viaggiare in quattro.

Rispetto alla berlina, la grande differenza è tutta nel bagagliaio, anche se la capacità dipende in parte dall’equipaggiamento incluso. Si parte da 446 litri, che scendono a 405 scegliendo tra gli optional l’impianto Bose Surround Sound System. Abbattendo la fila posteriore in configurazione 40-20-40 si toccano i 1.212 (o i 1.171 litri), il tutto senza contare gli 84 litri extra del pozzetto anteriore.
In generale, la qualità percepita è di altissimo livello così come quella strutturale. Si ha subito l’impressione di essere su un’auto dall’indole smaccatamente sportiva, ma c'è comunque un’evidente attenzione al comfort di bordo - come testimoniano i tanti vani portaoggetti super rifiniti sparsi qua e là per l'abitacolo - e alla filosofia green coerente con la scelta di un’auto elettrica. Per fare un esempio, i sedili possono essere in materiale vegano, cioè senza pelle, prodotto in Italia e realizzato usando poliestere riciclato e riciclabile a sua volta al 100%.

Per quanto riguarda l’infotainment, i quattro schermi che dominano la plancia sono super scenografici. Tutto il sistema è stato aggiornato e integra i servizi Spotify e Apple Music e Apple Podcast in aggiunta ad Apple CarPlay e Android Auto, oltre all’assistente vocale Google. Per tutti i dettagli sulla Taycan però potete dare un’occhiata al Perché Comprarla Elettrica che trovate su InsideEVs.it.
Guida
Ho scelto di provare la Porsche Taycan Sport Turismo in versione 4S perché, sulla carta, è la migliore per l'equilibrio che è in grado di offrire tra autonomia, coinvolgimento alla guida e prestazioni. Ha due motori elettrici posizionati uno per asse (garantiscono, quindi, la trazione integrale) alimentati da un pacco batterie da 79,2 o da 93,4 kWh a seconda che si scelga o meno tra gli optional il pacchetto Performance Battery Plus.
L'autonomia va da 370 a 512 km a seconda dei casi, con la potenza totale che tocca i 570 CV in fase di overboost con Launch Control. Le prestazioni sono eccezionali con uno 0-100 completato in 4 secondi e una velocità massima limitata a 250 km/h. Salendo a bordo della Taycan, però, si capisce subito che si tratta di una Porsche nonostante sia un'elettrica familiare: in primis per la posizione di guida dato che il baricentro è basso e la triangolazione tra volante, sedile e pedaliera è praticamente perfetta; e poi per lo sterzo dato che è sottile il giusto rivestito in microfibra dinamica e non tagliato in basso per una presa ottimale.

È veloce, leggero e preciso, sembra di avere tra le mani una piccola sportiva e non una familiare da quasi 5 metri di lunghezza e da oltre 2.000 kg di peso. L'anteriore è molto rapido ad inserirsi appena si dà l'input sul volante con il posteriore che segue immediatamente (la trazione integrale la fa viaggiare su due binari). Dal rotore in basso a destra sul volante è possibile andare a selezionare diverse modalità di guida - si va dalla Normal alla Sport Plus passando per la Sport e la Individual - grazie alle quali il pilota può impostare a proprio piacimento i parametri di sterzo, acceleratore, cambio e sospensioni.
La modalità che ho preferito è stata la Normal, quella più tranquilla, perché l'ho trovata la più naturale di tutte e in grado di garantire sì buone prestazioni ma al tempo stesso anche un elevatissimo comfort dei passeggeri a bordo grazie ad un'erogazione della potenza lineare e senza strappi. Una curiosità: mettendo in Sport Plus si attiva la riproduzione automatica di un sound "da astronave" attraverso le casse dello stereo.
Si tratta di una funzione che non mi ha fatto impazzire, preferisco viaggiare nel silenzio, ma si tratta di un sistema utile per avere un'idea di quanto si stia andando forte. L'abitacolo infatti è ben insonorizzato dall'esterno e questo, unito al fatto di non avere delle marce da scalare, non fa capire sempre bene la velocità a cui si sta procedendo. Il che può essere pericoloso quando ci si avvicina ad una curva. In queste situazioni però mi è piaciuto molto l'impianto frenante perché, almeno sulle strade collinari del nord della Sardegna, si è rivelato praticamente instancabile, con il pedale solido, ben modulabile e dalla corsa corta.

L'unica cosa che non mi è piaciuta è che, togliendo il piede dall'acceleratore, la macchina tende a scorrere molto, un po' come quando mettiamo in folle un'endotermica. Avrei preferito un minimo di freno motore in più per caricare maggiormente l'anteriore in ingresso curva evitando di frenare bruscamente in percorrenza. Mi ha convinto però l'integrazione del freno motore con i radar del cruise control adattivo perché quando la Taycan individua un'altra auto davanti rigenera e rallenta in totale autonomia.
Uno degli elementi che più mi ha stupito è sicuramente l’assetto: è letteralmente piantata in curva e in un attimo vi ritroverete in percorrenza a velocità da ritiro della patente senza nemmeno accorgervene. Gli ammortizzatori a controllo elettronico fanno miracoli anche con cerchi XL e pneumatici dalla spalla bassa, rigidi in modalità Sport Plus, super confortevoli in Normal.

Per finire, voglio spendere due righe per il cambio: le elettriche non hanno un cambio vero e proprio, ma una trasmissione a singolo rapporto che ha il compito di gestire la coppia sia alle basse che alle alte velocità. La Taycan però - così come la cugina Audi RS e-tron GT (cliccate qui per dare un'occhiata al Perché Comprarla Elettrica) - ha all’anteriore un ingranaggio planetario monomarcia e al posteriore un cambio a due rapporti. La prima marcia permette la massima accelerazione, la seconda invece, grazie a una rapportatura più lunga, assicura una notevole riserva di potenza e di coppia alla ruota anche a velocità elevate.
Provando questo sistema su strada, è straordinario come sia stato integrato e messo in risalto grazie al suono artificiale riprodotto dall'impianto audio dell’auto, con una salita di marcia e una scalata molto vicine, per sensazioni fisiche e uditive, a quelle a cui siamo abituati su auto termiche automatiche.
Chiudo parlando della ricarica: la Taycan può contare su un caricatore di bordo di serie da 11 kW, oppure optional da 22, per quanto riguarda la corrente alternata, utilissimo quest’ultimo per sfruttare al massimo le colonnine pubbliche a bassa potenza. In corrente continua può supportare tensioni di 800 V e fino a 350 kW di potenza massima: per darvi un’idea, bastano appena 5 minuti per 100 km di autonomia.
Curiosità
Sulla Sport Turismo debutta un nuovo tetto panoramico a controllo elettronico che è in grado di modificare la propria trasparenza in base alla quantità luce che si desidera in abitacolo. La superficie vetrata è suddivisa in nove aree che possono essere controllate individualmente attraverso lo schermo centrale dell'infotainment.

Come funziona? Il tetto è formato da una miriade di cristalli liquidi che si trovano all'interno di una pellicola e sono alimentati da energia elettrica attraverso specifici contatti: grazie a una tensione alternata ridotta, i cristalli riescono a disporsi ordinatamente in pochi millisecondi garantendo la trasparenza del vetro. Se, invece, vengono scollegati dall'alimentazione, i cristalli liquidi passano a uno stato disordinato opacizzando di conseguenza il vetro.
Prezzi
La nuova Porsche Taycan Sport Turismo è già ordinabile nelle concessionarie ad un prezzo base di circa 91.200 euro per la trazione posteriore a singolo motore da 408 CV, circa 1.000 euro in più rispetto alla sorella berlina e 8 mila in meno della Cross Turismo che, però, parte di base dalla versione più potente da 476 CV a trazione integrale. Tornando alla protagonista di questa prova, è disponibile in cinque differenti versioni, dalla base alla Turbo S passando per la 4S, la GTS e la Turbo, con potenze fino a 761 CV. Come da tradizione tedesca, gli optional e le personalizzazioni sono pressoché infinite.