Una volta c'erano lo spadino, il fil di ferro e il cacciavite, strumenti da sapere usare con maestria e che davano comunque nell'occhio. Oggi, invece, per rubare una macchina basta avvicinarsi con il giusto dispositivo in tasca e aprire la porta, a patto che questa sia dotata dei sistema keyless-go.
E visto che quest'ultimo è sempre più diffuso, lo scenario è preoccupante. No, non è uno scherzo e a dimostrarlo abbiamo i risultati dei test effettuati congiuntamente dall'Adac e dall'Öamtc, ovvero l'Automobil Club tedesco e quello austriaco. I due enti hanno analizzato 273 modelli oggi sul mercato, riuscendone a violare - nemmeno senza troppi sforzi ben 269. Esatto, solo quattro auto - e stiamo parlando di nuove auto - sono risultate sicure: le Jaguar I-Pace ed E-Pace, l'ultima Discovery e la Range Rover.
Auto e hacker, due mondi sempre più vicini
Jaguar e Land Rover, le più sicure
Tutti modelli, insomma, del Gruppo Jaguar Land Rover. Ma la violabilità delle altre 269 è molto più preoccupante della sicurezza di queste quattro e dunque cerchiamo di capire come sia possibile una situazione del genere.
Intanto, chi volesse andare a leggersi la lista completa dei modelli testati, la trova sul sito dell'ADAC. Poi, l'altra brutta notizia è che questo test era già stato effettuato due anni fa, con gli stessi risultati odierni. Dunque non c'è stato alcun progresso da parte delle Case automobilistiche. Il metodo è molto semplice e sfrutta sia le caratteristiche delle onde radio che la pontenza delle chiavi delle automobili moderne, che hanno un segnale in grado di oltrepassare perfino i muri.
Le auto sempre più connesse (con qualche rischio)
Un furto facile facile
Dunque, per completare il furto servono due persone. Una nei pressi della chiave stessa, diciamo nel raggio di una decina di metri, e l'altra vicino all'automobile da rubare, che può trovarsi anche a centinaia di metri dalla chiave. Poi serve un dispositivo in grado di “prelevare” il segnale radio dalla chiave e un altro in grado di “riceverlo” e girarlo alla ricevente dell'auto. Niente che non sia disponibile sul mercato e che chiunque non possa imparare a usare.
A quel punto il gioco è fatto: si sfiora la maniglia o si preme il pulsante, l'auto si apre e si avvia il motore. Bisogna solo stare attenti a non farlo spegnere perché a quel punto la vettura non potrebbe essere riavviata. Ma come si può evitare tutto questo?
Finché le Case auto non prenderanno provvedimenti tecnici, in nessun modo. Una soluzione potrebbe essere la tecnologia Ultra Wideband (Uwb), ovvero impulsi in radiofrequenza molto rapidi che rendono più difficile intercettare i dati. Ma servono compnenti diversi e più costosi.