Debutta nel marzo del 1970 al 40esimo Salone di Ginevra, come showcase per una serie di tecnologie molto avanzate. È la Mercedes C 111-II alta 1,12 metri, con un passo di 2,62 metri e una carrozzeria in materiale sintetico rinforzato con fibre di vetro, avvitata al pianale in lamiera di acciaio.
La velocità massima raggiunge i 300 km/h, grazie al motore rotativo Wankel in versione a quattro rotori M950F da 250 CV (volume di ogni camera pari a 602 cc) e tutt'oggi è una delle auto che desta più interesse tra gli appassionati. LaVision AVTR (Advanced Vehicle Transformation) che si ispira alla C 111 avrebbe dovuto fare il suo debutto europeo proprio in occasione del Salone di Ginevra, il miglior palcoscenico per svelare lo studio di designer e ingegneri su questo modello.
Genesi
Dal punto di vista tecnico, il progetto C 111 è famoso per il motore Wankel a quattro rotori, un'autentica power unit da competizione. Lo sviluppo è iniziato nell'estate del 1969 sotto la direzione di Bruno Sacco e Josef Gallitzendörfer. Rispetto al modello precedente, sulla C 111-II, è stata migliorata la visuale del conducente grazie a modifiche a parafanghi, tetto e cofano posteriore.
Fotogallery: Mercedes C111
Sulla seconda serie della coupé è stata ottimizzata anche l'aerodinamica: le misurazioni effettuate nella galleria del vento mostrano che la resistenza aerodinamica si è ridotta dell'8% rispetto alla prima C111. Gli interni della C 111-II, invece, si distinguono per la loro estetica moderna.
Tournée fortunata
La C 111 viene presentata come ‘dream car' al Salone di Francoforte, dall'11 al 21 settembre del 1969. Dopo questo debutto, la coupé color arancio è ospite di numerose altre fiere ed esposizioni: il Salone di Parigi, il London Motor Show, il Salone di Torino, lo Jochen Rindt Show di Vienna, l'Essen Motor Show, il Salone di Bruxelles ed il Chicago Auto Show. A marzo del 1970 debutta poi a Ginevra la versione ulteriormente migliorata, la C 111-II che proprio in questi giorni compie 50 anni.

Tecnica da fantascienza
Nel dicembre del 1970, su una C 111-II viene montato un motore V8 a pistoni da 3,5 litri e 200 CV. Un altro esemplare unico della collezione dell'azienda è una C 111-II del 1975: il suo pavimento, infatti, è costituito da una struttura a sandwich, composta da due gusci di resina sintetica rinforzata con fibra di vetro dello spessore di pochi millimetri, che vengono saldati insieme con una schiuma in poliuretano, fino a formare un cuore in materiale composito.

Passaggio di testimone
Dream car è il termine che meglio definisce la nuova Vision AVTR che è l'erede spirituale della C 111. Ispirata direttamente al mondo di Avatar, questa showcar è un insieme di nuove forme e colori, e tali elementi sono ispirazioni per i progettisti.

Il mondo di Pandora, inoltre, sembra strettamente legato alla filosofia progettuale di questo modello. Avatar è anche un film in cui mobilità e dimensioni giocano un ruolo centrale e la connessione degli esseri umani con la natura è stata ovviamente una grande ispirazione per ingegneri e designer.