"Belli son belli, ma d'estate..." Fino a non molto tempo fa il principale argomento a sfavore degli interni in pelle, oltre al costo, era la tendenza a conservare il calore che rendeva un'auto esposta al sole in una giornata calda un a vera tortura. Ma era questione di pochi, pochissimi mesi l'anno, mentre oggi gli autunni caldi e le primavere precoci stanno diventando una consuetudine.

Non è comunque un buon motivo per rinunciare a priori a quella che da sempre rappresenta una delle opzioni più allettanti per moltissime vetture e un elemento quasi irrinunciabile da un certo livello in su, tanto che su molti modelli alto di gamma è spesso direttamente di serie e le ulteriori opzioni riguardano il crescente pregio del materiale da utilizzare.

Non solo bellezza

Gli aspetti positivi non si fermano al solo lato estetico, anche se probabilmente, un  po' come per l'automobile stessa, è la parte preponderante nella scelta. È indubbio il miglioramento del comfort, la sensazione di essere seduti sulla pelle è decisamente piacevole. Inoltre anche se a prima vista può sembrare un controsenso, la pelle di solito richiede una manutenzione minore rispetto al tessuto e molte macchie possono essere rimosse più facilmente.

A meno di sporco davvero aggressivo i sedili in pelle potranno essere smacchiati con un panno bagnato, al limite un po' di sapone neutro. In commercio poi si possono trovare vari prodotti dedicati sia alla pulizia che per la cura e il mantenimento e persino per ravvivare i sedili in pelle più vecchi, riportandoli a condizioni simili al nuovo.

Poche anche le preoccupazioni circa l’usura, la pelle utilizzata nel settore automobilistico è sottoposta ad una conciatura particolare in grado di soddisfare le esigenze estetiche, di affidabilità e di sicurezza richieste dai costruttori, veramente esigenti nella materia. Vale la pena notare con piacere che la realizzazione di pellame per i rivestimenti dei sedili è un settore dove la manifattura italiana detta legge a livello mondiale.

Fotogallery: Interni in pelle, quali sono e come trattarli

I lati negativi

Come molti accessori, anche i sedili in pelle vanno valutati soprattutto in funzione del tipo e dell'utilizzo dell'auto: infatti, spesso possono dare una sensazione di scivolosità maggiore di quelli in tessuto, che non è il massimo nella guida impegnata, se poi l'auto è veramente sportiva la cosa può trasformarsi in un difetto a cui però di solito la Casa stessa rimedia offrendo sedili dalla conformazione più avvolgente o con inserti scamosciati che offrono più aderenza nei punti-chiave.

Interni in pelle, quali sono e come trattarli

Il limite maggiore della pelle, come accennato in apertura, riguarda la sensazione al tatto visto che tende a scaldarsi d'estate e risulta invece fredda d'inverno. Contro questo si può fare poco, ma anche qui vengono  in aiuto altre dotazioni dell'auto, come gli impianti di climatizzazione sempre più efficienti o direttamente al riscaldamento dei sedili che molti costruttori soprattutto orientali offrono in blocco con i rivestimenti stessi proprio per ovviare al problema.

Aggiungendoci, in qualche caso, anche la ventilazione, che però necessita di pelle traforata e un impianto più complesso e costoso che pochi modelli non premium mettono a disposizione.

Uno sfizio costoso

Il costo come optional dei sedili in pelle potrebbe essere inserito fra gli aspetti negativi di questo allestimento, ma è bene sottolineare che si tratta di un accessorio a pagamento solo in certi casi. Spesso i sedili in pelle sono di serie nelle auto di categoria superiore oppure negli allestimenti di maggior pregio di uno stesso modello.

Certo è che quando si tratta di un optional, il supplemento scende praticamente mai sotto i 1.000 euro. Tanto costano quelli della Fiat 500, mentre un'altra supermini come Kia Picanto si accontenta di 900, mentre se saliamo di categoria e livello il prezzo si attesta tra i 1.500 e i 2.000, a seconda della presenza o meno di regolazioni elettriche e/o riscaldamento: il pacchetto pelle della Opel Corsa, sempre per fare un esempio, include tutte queste cose più altri accessori ed è offerto a 2.000 euro.

Interni in pelle, quali sono e come trattarli

Su una compatta premium come la DS 3 Crossback invece il rivestimento cambia a seconda dell'ambiente interno scelto, ma è disponibile come opzione a parte i lrisaldamento dei sedil ia 300 euro. Mentre su una Mercedes Classe E, che ha rivestimenti in pelle o similpelle inclusi in quasi tutti gli equipaggiamenti standard, l'opzione dei sedili anteriori riscaldati o ventilati (in combinazione obbligatoria con pacchetti o livelli di allestimento superiori) costa da solo oltre 900 euro.

La questione ecologica

Negli ultimi tempi la maggiore sensibilità ambientale ha portato molte persone ed anche le case automobilistiche a mettere in discussione i sedili in pelle, sia per l’impatto della lavorazione del pellame, sia per la questione della tutela degli animali. Il rimedio per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, come si dice, è l'uso di ecopelle, tessuto sintetico che imita il look della pelle naturale e  può essere ricavato dal riciclaggio di varie materie, per minimizzare ancora l’impatto sull'ambiente.

La questione della tutela degli animali è un argomento complesso, ma è bene precisare che la lavorazione del pellame, specialmente quello per il settore automotive, si basa quasi esclusivamente su pelli provenienti da macelli, dunque dalla filiera alimentare, e nessun animale è ucciso unicamente per fare i rivestimenti delle auto. Forse questo pensiero non basterà a persone vegetariane oppure vegane, ma in questo caso il problema della scelta non si pone nemmeno.

In alternativa alla pelle si stanno poi affacciando sul mercato anche nuovi materiali. Uno di questi è l’Alcantara, un tessuto non tessuto composto da microfilma di poliestere e poliure che riscuote successo sui modelli sportivi. Esteticamente ricorda spesso la pelle scamosciata e garantisce un buon ancoraggio a chi ci si siede, anche se pulirlo richiede accorgimenti specifici