Uno dei componenti che più caratterizza l’abitacolo di un’auto è senza dubbio il sedile, anzi i sedili. Di più, la loro forma, la consistenza, le possibilità di regolazione e soprattutto il rivestimento, dicono moltissimo dell’auto che si sta guidando, del suo lignaggio e delle sue prestazioni di guida. Tessuto, tessuto tecnico, alcantara e pelle, sono queste le opzioni più comuni nei listini delle automobili, presenti a volte tra gli equipaggiamenti di serie, altre invece come optional. Il sedile in pelle, in ogni caso, è quello che più di tutti colpisce l’immaginario comune, anche se bisogna fare molti distinguo, perché di “pelli” ce ne sono davvero tante. La conferma che sia un accessorio molto richiesto, la troviamo anche nel listino della Dacia Duster, che nasce sì come SUV low-cost ma non rinuncia alle “sellerie in pelle” a 620 euro, per chiunque le volesse.


Da Abarth a Maserati


L’estremo opposto lo troviamo in una certa parte di produzione italiana, quella sportiva e “premium”. Così, scorrendo la lista degli optional della Abarth 595 scopriamo che si può scegliere tra tre soluzioni. La prima prevede i classici sedili in pelle a 1.100 euro, la seconda i sedili Abarth Corse by Sabelt rivestiti in tessuto nero a 1.520 euro, mentre la terza aggiunge a questi ultimi un rivestimento misto in Alcantara e pelle Frau, per 1.920 euro, più del 10% del prezzo di base dell’auto! Anche la Maserati Ghibli non è da meno e se non ci si accontenta del rivestimento di serie, si può scegliere quello in pelle “finissima” da 3.322 euro e pure traforata (3.444 euro) a cui però è d’obbligo aggiungere il sistema di ventilazione a 976 euro.


Da Mazda a Renault


Rimanendo in tema lusso, ma questa volta dall’accento francese, la nuova DS 5 prevede l’opzione dei sedili in pelle pieno fiore, che costano 2.050 euro e si possono avere sia color grigio che Mistral. Anche un’altra transalpina come la Renault Espace non è da meno, offrendo di serie una soluzione mista pelle/tessuto e in opzione i sedili integralmente in pelle “riviera” a 1.100 euro. Per i sedili in pelle della Hyundai Tucson, invece, occorrono 1.500 euro ma nel costo del pacchetto sono comprese le regolazioni elettriche per quelli anteriori. Anche Mazda, per la Mazda6, fa una scelta simile, ma nei 2.000 euro del “leather pack” aggiunge il tetto apribile. Questo se l’interno piace nero, se al contrario si desidera bianco, servono 2.150 euro.


Da Mercedes a Volvo


Infine ci sono le Case premium, con i loro listini sconfinati e grandi possibilità di personalizzazione. Come esempio per tutte abbiamo preso la Classe A, che è “solo” una segmento C ma offre ben quattro opzioni: rivestimenti in Pelle beige Sahara/nero, nera o nocciola intenso (1.830 euro) e in pelle ecologica Artico (159 euro, nel caso dell’allestimento Sport che già la prevede parzialmente. Agli antipodi, invece, si pone la Jaguar con la XE, che prevede la selleria in pelle di serie a partire dall’allestimento Prestige, mentre per quello Pure non è disponibile. La Volvo, da ultimo, sulla XC 90 permette di scegliere sempre il rivestimento in pelle moritz, per 2.200 euro.

Fotogallery: Sedili in pelle, dai più economici a quelli più costosi