In una recente intervista rilasciata ad Automobilwoche (vedi Automotive News Europe), il CEO di BMW Oliver Zipse ha raccontato di quali siano le intenzioni future del piano che lega la casa automobilistica tedesca alla giapponese Toyota.
Facendo riferimento sia alla partnership che le unisce in campo sportivo, i cui risultati attuali si misurano con i modelli BMW Z4 e Toyota Supra, sia invece a quella riferita allo sviluppo della tecnologia a celle combustili.
Futuro incerto per le sportive
Non c'è alcuna intenzione di abbandonare le auto ad alte prestazioni da parte del Gruppo bavarese, ma è indubbio che pure BMW, come molti costruttori, stia provvedendo ad effettuare dei tagli.


Modifiche ai piani futuri che potrebbero mettere fine ad alcune nicchie di mercato come roadster o più in generale le automobili a cielo aperto. Pare che snellire il portafoglio di modelli attualmente in commercio sia diventata una necessità.
Quindi, nonostante la collaborazione con Toyota, non si prospetta un futuro roseo per vetture come l'attuale Z4, ritenuta evidentemente troppo poco rilevante stando ai numeri.
Meglio l'idrogeno
C'è un punto che invece Oliver Zipse ha tenuto a sottolineare, quello relativo all'idrogeno. Tecnologia che vede coinvolta nuovamente Toyota.
Fotogallery: Toyota Mirai 2020
Una partnership che il CEO di BMW è intenzionato a proseguire anche dopo il 2025, come invece prevedono gli accordi attuali.
Zipse si augura poi che le auto a idrogeno possano godere di una spinta da parte delle istituzioni, sia per quanto riguarda l'industrializzazione sia per quanto concerna la distribuzione.
Sportive di nicchia