Dopo il SUV sportivo Formentor, per Cupra è arrivato il momento di presentare il secondo modello originale il nuovo marchio spagnolo che, con tempi che corrono, non può che essere elettrico. Si tratta della Born, un'hatchback basata sulla piattaforma MEB che abbiamo già imparato a conoscere negli anni precedenti, quando fu presentata come concept col nome Seat El Born.
Ora che lo sviluppo è ultimato, la Casa spagnola ha ufficializzato tutte le caratteristiche tecniche e di stile che contraddistinguono la Born, stretta parente della Volkswagen ID.3.
Che caratterino!
Rispetto alla appena citata Volkswagen, con la quale si scorge una parentela nella vista laterale, la Born ha un carattere molto più sportivo e aggressivo, come del resto richiede il DNA di Cupra. Il frontale, per cominciare, è appuntito e proteso verso avanti, con i gruppi ottici full LED che presentano la firma luminosa interna comune agli altri modelli.
La grande bocca inferiore è impreziosita da elementi in rilievo e da uno splitter color rame, la stessa tinta che identifica il brand e che si ritrova quindi su tanti altri dettagli come la scritta incastonata nella sottile feritoia o il logo sul cofano. La fiancata mostra un andamento arcuato del tetto, in modo che lo spazio a bordo sia il più sfruttabile possibile, insime alle ruote dalle dimensioni generose – vanno da 18” fino a 20” - posizionate agli estremi della carrozzeria.
Dietro è immancabile per i modelli Cupra l’ormai iconica striscia a LED che attraversa tutto il portellone posteriore, mentre nella parte bassa fa la sua comparsa un estrattore generoso e muscoloso che sa dare tanta aggressività. Il terzo montante fa apparire il tetto come flottante.
La Cupra Born è lunga 4,32 metri, larga 1,81 metri e con un passo (la distanza tra gli assi delle ruote, detto anche interasse) di 2,76 metri.
Interni più convenzionali, ma occhio ai dettagli
Se ad un primo sguardo l’abitacolo più risultare più classico nella sua impostazione, è scorgendo i particolari che si capisce la cura specifica che in Cupra hanno riservato all’abitacolo. Prima di tutto c’è un nuovo volante che presenta, con dei pulsanti circolari posti al centro, i comandi per selezionare le modalità di guida e il Cupra Mode.
Ancora, è molto d’impatto il display da 12” del sistema d’infotainment, rivolto verso il guidatore per una maggiore ergonomia di utilizzo anche mentre si guida. Stesso principio per l’Head-up Display, che è dotato di realtà aumentata in grado di interagire con la strada per portare le informazioni sullo stesso livello di fuoco visivo.
Il cruscotto digitale con, affianco, il selettore delle marce è ripreso anch’esso dalla ID.3, mentre tutti i dettagli in color rame, come gli inserti sulla plancia oppure le impunture a contrasto delle cuciture dei tessuti, impreziosiscono l’ambiente. Molto interessante poi la scelta per quanto riguarda i rivestimenti: sono realizzati da Seaqual Initiative in tessuti riciclati in fibra polimerica proveniente da materiale plastico raccolto nei mari. Anche la microfibra ecosostenibile Dinamica, prodotta in Italia, figura tra i rivestimenti disponibili.
3 taglie di batterie e 2 step di potenza (+1)
Da un punto di vista tecnico e meccanico, la Cupra Born fa tesoro del know how sviluppato per gli altri modelli 100% elettrici del gruppo (oltre alla Volkswagen ID.3, la ID.4, la Skoda Enyaq e l’Audi Q4 e-tron, per ora) e infatti anche lei viene prodotta nello stabilimento tedesco di Zwickau.
È qui che nascono le auto basate sulla piattaforma nativa elettrica MEB, che prevede l’integrazione del pacco batteria nella sezione inferiore del pianale, per liberare spazio e garantire un baricentro basso, a vantaggio delle doti dinamiche. La capacità del pacco batteria prevede tre taglie: 45, 58 e 77 kWh, per i quali sono dichiarati, rispettivamente, 340 km, 420 km e 540 km di autonomia.
La batteria da 77 kWh è compatibile con il caricatore di bordo rapido da 125 kW in corrente continua, che consente di ottenere in appena 7 minuti una carica sufficiente a percorrere 100 km.
Il motore, di tipo sincrono a magneti permanenti, è posizionato davanti all’asse posteriore, dando così motricità alle ruote dietro. Due gli step di potenza, 150 CV o 204 CV, con coppia di 310 Nm, mentre poi con un performance pack dal nome e-Boost è possibile farla salire a 231 CV.
Parlando di prestazioni, per lo 0-100 km/h servono dai 9” ai 6,6” a seconda della versione. La ripartizione dei pesi 50:50, uno schema di sospensioni McPherson all’anteriore e Multilink al posteriore, il DCC con cui tarare l’assetto e, ancora, una mappatura Sport per l’ESC e lo sterzo progressivo promettono un coinvolgimento di guida degno del brand Cupra.
Arriva a settembre e la puoi noleggiare
La hatchback a zero emissioni è attesa per la seconda metà del 2021. I prezzi al momento non sono stati ancora svelati ma è stata annunciata la possibilità, oltre al più classico acquisto, di scegliere una formula di abbonamento mensile che possa incentivare la diffusione delle auto elettriche facendo prendere ai clienti una confidenza graduale. I dettagli non sono ancora stati comunicati, ma il funzionamento di questo noleggio potrebbe essere simile a quanto proposto con Audi Q4 e-tron.