La scossa del Covid sul mercato europeo delle auto nuove è stata talmente forte che anche i pezzi grossi considerati intoccabili sono entrati in sofferenza. Parlo più precisamente della Volkswagen Golf, l'auto che ha guidato le vendite di auto nel nostro continente negli ultimi 30 anni. Ma non tutto è eterno. E, a quanto, pare per la Golf è arrivato il turno di lasciare il trono.

Secondo i dati diffusi in 26 Paesi europei* e relativi ai primi quattro mesi dell’anno, la compatta di successo della Casa di Wolfsburg è stata sostituita dalla Peugeot 208. La vettura francese ha registrato 79,347 unità tra gennaio e aprile, contro le 75,149 unità della Golf. Anche se sembra poca cosa, l’elemento più rilevante è che l’auto tedesca ha perso terreno in modo piuttosto evidente rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti.

Nonostante l'arrivo di una nuova generazione alla fine del 2019, la Golf, nelle sue versioni hatchback e wagon, ha registrato un calo dell'8% delle immatricolazioni rispetto a gennaio-aprile del 2020, quando il mercato nel suo complesso ha subito l’impatto più massiccio della pandemia. 

Peggio ancora è il confronto con gli anni precedenti al Covid. Il volume di vendite registrato dalla Volkswagen Golf è diminuito del 50% rispetto a gennaio-aprile 2019 e del 54% rispetto allo stesso periodo del 2018.

O, per dirla diversamente, la quota di mercato del Golf nei primi quattro mesi del 2018 era del 3,08%. Quest'anno è scesa all'1,84%.

Ecco perché la Golf non è più la regina delle vendite in Europa

Le ragioni

Ci sono diversi fattori che spiegano la caduta nella popolarità della Volkswagen Golf. Il più importante è la crescente concorrenza all’interno del gruppo dello stesso marchio. Mai prima d'ora la star della Volkswagen aveva dovuto subire tanto fuoco amico come sta accadendo adesso. Visto il boom dei SUV, il marchio è salito su quel treno, lanciando non meno di 5 modelli in Europa, tra cui tre che attaccano direttamente o indirettamente la Golf.

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Una Volkswagen T-Roc, basata sulla stessa piattaforma, costa in media l'11% in meno di una Golf, ed è un SUV. Una T-Cross, che in realtà gioca all'interno del segmento B ed è basata sulla Polo, può anche attaccare le versioni di ingresso del Golf. E posizionate più in alto ci sono la Tiguan, in media il 18% più costoso, e la nuova ID.3.

In altre parole, la Golf deve fronteggiare l’attacco di 4 modelli dello stesso marchio, che per di più hanno a loro favore la domanda del mercato.

Inoltre, c'è il fatto che l'ottava generazione ha rotto con lo stile conservatore che ha sempre caratterizzato la Golf. Dal punto di vista del design, la Golf 8 ha ricevuto non poche critiche per il suo frontale e per gli interni. 

Ecco perché la Golf non è più la regina delle vendite in Europa

Infatti, da quando la nuova generazione è entrata sul mercato nel novembre 2019, la Golf ha guidato le classifiche di vendita per 12 dei 18 mesi che sono passati da allora. Quando la Golf 7 è stata lanciata, alla fine del 2012, ha guidato il mercato ininterrottamente da ottobre di quell'anno fino a febbraio 2017 (53 mesi).

Il dilemma ID.3-Golf

La Volkswagen ID.3 potrebbe poi rappresentare il più grande mal di testa per il Golf. È anche lei una vettura compatta (forse ancora più confortevole al suo interno), ma è elettrica, che è ciò che sta muovendo il mercato oggi. Il prezzo di vendita al pubblico di una ID.3 (prima degli incentivi ) è in media di 41.095 euro, cioè 7.630 euro superiore al prezzo medio di una Golf.

Se il mercato punta alla massificazione dell'elettrico e Volkswagen propone la ID.3 all'interno del segmento C, che senso ha allora la Golf? In realtà, non è solo un dilemma per questi due prodotti. L'elettrificazione mette in discussione anche altri modelli come la Porsche Panamera (vs Taycan), la Audi A7 (vs e-tron GT), o anche il Clio vs Zoe. 

Alla fine, si tutti noi ci convertissimo all’elettrico, che cosa accadrebbe alle linee di produzione delle auto con motori a combustione interna?

Fotogallery: Nuova Volkswagen Golf (2019)