In Italia si continuano a vendere meno auto dell'anno scorso. I dati di luglio (110.292 unità immatricolate) ce lo confermano. Il calo è stato del 19,4% rispetto al 2020, un anno comunque negativo per il mercato che era alle prese con la pandemia esplosa a marzo (quelli estivi erano i mesi delle riaperture post lockdown).
Il comparto esprime quindi la sua preoccupazione e l'UNRAE (che rappresenta le case estere operanti in Italia) ribadisce che gli incentivi, sebbene rifinanziati, non bastano vista la "scarsezza delle risorse assegnate, assolutamente insufficienti per gestire in modo adeguato la transizione verso la decarbonizzazione".
Il mercato dell’usato, invece, ha perso a luglio il 17,4% sul 2019, con 313.150 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture. I primi sette mesi si chiudono così con un calo del 18,4% rispetto al 2019 con 2.084.985 passaggi complessivi.
Chi ha comprato l'auto nuova
I dati di luglio ci dicono che i clienti privati sono diminuiti rispetto al 2020 (la quota di mercato è scesa dell'1,4% e si è attestata al 61,8% del totale, nel 2019 era del 61,4%).
Il noleggio a lungo termine ha perso il 10% sul 2020 ed è salito al 17% di quota di mercato (14% nel 2019), mentre il noleggio a breve termine ha raddoppiato i volumi immatricolati rispetto al 2019, aumentando la quota di mercato dal 2,3 del 2019 al 4,8% di luglio 2021.
Le auto più richieste
Crossover e fuoristrada hanno aumentato la quota di mercato (che è arrivata al 51% del mercato) rispetto al cumulato gennaio-luglio, mentre le berline si sono fermate al 45% del totale.
Le auto a benzina, diesel e metano hanno proseguito la discesa (rispettivamente -55,9%; -56,2% e -44,2% rispetto al 2019) e hanno chiuso il mese rispettivamente al 27,4% di quota (31,5% nel cumulato), al 22,7% (24% nei 7 mesi) grazie anche al noleggio, e al 2% (2,4% in gennaio-luglio).
Intanto l'ascesa delle vetture elettrificate continua, naturalmente, non solo per gli incentivi, ma per gli sforzi delle case (consideriamo le promozioni ma anche l'ampliamento dell'offerta) e le decisioni politiche che ci si aspetta sempre più green anche in materia di circolazione e blocchi del traffico.
Le auto ibride sono salite al 29,4% di quota (in crescita rispetto al 27,6% del cumulato), le plug-in al 5,6% (4,4% nei 7 mesi), grazie anche al supporto del noleggio (senza il quale si fermerebbero al 4%), e le elettriche hanno raggiunto il 4,6% (3,5% nei 7 mesi).
Il mercato per marca e gruppo
A luglio le auto immatricolate (110.292 contro le 153.331) hanno significato un -28,1% rispetto al 2019. In questo quadro i costruttori che rispetto a due anni fa sono rimasti in positivo sono appena cinque: Gruppo BMW (5.416, +3%); Mazda (1.012, +9,52%); DR Motor (683, +11,60%); Great Wall (82, +110,26%) e Ferrari (80, +21,21%).
All'interno del Gruppo Stellantis (39.939, -31,91%) solo il marchio DS ha migliorato la performance rispetto al 2019 (395, +32,55%). Nel Gruppo Volkswagen, invece, solo flessioni, con un totale di 19.739 unità immatricolate e un -22,46% su luglio 2019.
Qui sotto tutti i dettagli.
Per saperne di più