La crisi dei chip continua a tenere banco e da più parti arrivano risposte per uscire dalla carenza di semiconduttori, dalla quale dipendono i grossi stop di linee produttive in tutto il mondo. Ora è il turno di Bosch, pronta a investire nelle proprie fabbriche 400 milioni di euro per il 2022.
Alla luce degli attuali sviluppi, stiamo ampliando sistematicamente la nostra produzione di semiconduttori in modo da poter fornire ai clienti il miglior supporto possibile
ha dichiarato il CEO Volkmar Denner, indicando anche quali saranno le fabbriche a beneficiare del grosso investimento previsto per il prossimo anno.
Europa al centro
Inaugurata con 6 mesi di anticipo rispetto alle previsioni e incentrata fino a settembre sulla produzione di chip per gli elettroutensili, la fabbrica di Dresda - per la quale è stato speso un miliardo di euro - riceverà gran parte dei fondi per incrementare ulteriormente la produzione di semiconduttori destinati al comparto automotive.
Un'altra fetta sarà destinata a Reutlingen per l'ampliamento della clean room (in italiano "camera pulita", laboratorio dove nascono i chip con aria controllata per evitare che anche la più piccola molecola di polvere possa compromettere il funzionamento dei semiconduttori) portandola a 39.000 metri quadri, 4.000 in più rispetto alla superficie attuale.
La fabbrica tedesca ha visto aumentare la produzione del 10% nel corso dell'anno, a fronte di un investimento di 50 milioni di euro, ed entro il 2023 vedrà ampliare la clean room di altri 3.000 metri quadrati, con 100 milioni di budget in 2 anni. L'aumento di superficie porterà con sé anche un allargamento della forza produttiva, con 150 nuove assunzioni nei prossimi mesi.
Al centro del problema
Nel 2022 Bosch amplierà anche la fabbrica di Penang in Malesia, il paese al centro della produzione di chip e la cui crisi sanitaria - unita alla scarsità di materie prime - ha aggravato ulteriormente la questione dei semiconduttori. Gli investimenti permetteranno di creare un nuovo centro prove per chip e sensori a partire dal 2023.