Considerando che l'industria americana ha sempre amato le cilindrate abbondanti, si potrebbe pensare che i motori plurifrazionati e in particolare quelli con architettura a V siano nati più o meno tutti lì. Questo è sostanzialmente vero per i V8, che hanno origine con Ford negli Anni '30, mentre per i V6 che hanno visto comunque la Casa di Dearborn tra le protagoniste, una delle famiglie più antiche e importanti è invece europea.
Stiamo parlando dei Ford V6 noti con il nomignolo di "Cologne" ma chiamati inizialmente anche Ford Taunus V6. Realizzati in ghisa, con angolo tra le bancate di 60° e distribuzione ad aste e bilancieri con albero a camme nel basamento, nel tempo hanno subito varie modifiche e ottimizzazioni, declinandosi in versioni da 1,8 fino a 4 litri e con sistemi di alimentazione a carburatore o a iniezione.
Il successo globale
Prodotta originariamente per le auto vendute in Germania e in Europa, ad eccezione di quelle per il mercato britannico che venivano inizialmente equipaggiate con i Ford Essex, la famiglia dei Ford V6 "Cologne" si è diffusa in poco tempo su tutti i mercati, raggiungendo anche quello americano dove è stata utilizzata anche sui veicoli commerciali compatti.

I V6 fatti a Colonia condividevano molti componenti con la più piccola serie dei V4 Taunus prodotti nello stesso stabilimento. Tra le caratteristiche comuni avevano, ad esempio, lo schema dei bulloni di fissaggio, i supporti motore e, in molte versioni, una testata con una particolare geometria dei fori di scarico che riduceva le uscite per i collettori da 3 a 2 su ciascun lato.
Una soluzione, quest’ultima, che aumentava la compatibilità e l’adattabilità tra i due motori ma che allo stesso tempo limitava parecchio le prestazioni dei 6 cilindri. Proprio per questo motivo, le varianti con cilindrate maggiori, ossia quelle da 2,4, 2,8, 2,9 e 4 litri erano progettate con uno schema di scarico leggermente diverso.
Le varianti sotto i 3 litri
Le prime varianti del V6 "Cologne" sono comparse nel 1964 e nel 1967: si trattava delle unità da 2 e 2,3 litri delle Taunus 20M e 20M P7, che disponevano rispettivamente di 84 e 123 CV di potenza. Il più piccolo, quello da 1,8 litri con potenza di 81 CV è invece arrivato nel 1968 ed è stato usato esclusivamente sulla Ford 17M P7 dal 1968 al 1971.
Nel 1969 e 1970 è invece stata la volta del 2.6 e della sua variante ad alte prestazioni 2.6 RS, la prima ad essere equipaggiata con un sistema di alimentazione a iniezione. Offerto dal 1970 al 1973 sulla Ford Capri 2600 RS, questo propulsore era in grado di sviluppare 148 CV e 220 Nm di coppia.

La seconda serie
La successiva generazione della famiglia di motori 6 cilindri a V prodotti a Colonia è stata introdotta nel 1974 con il 2,8 litri, derivato strettamente dal precedente 2,6 litri, che era in grado di produrre potenze da 132 a 160 CV in base al tipo di sistema utilizzato per l’alimentazione (carburatore o iniezione).
Questo ha prestato servizio su numerosi modelli, finendo anche in America sulla Mustang II e sulla piccola Pinto negli Anni '70 e '80 e in Europa sulle Capri III e Scorpio fin quasi alla fine del millennio. Inoltre, è stato acquistato dalla factory britannica TVR che l'ha impiegato in versioni elaborate su alcune delle sue sportive come la Tasmin.
La versione Cosworth
Nel 1991 Cosworth, l’azienda specializzata nella realizzazione di motori ad alte prestazioni, ha sviluppato una versione a 24V con distribuzione a doppi alberi a camme e cilindrata elevata a 2,9 litri.
Introdotto sulla Ford Scorpio Cosworth 24V, il motore con codice BOA era abbinato a un cambio automatico A4LDe e portava con sé interessanti caratteristiche come un nuovo blocco motore rinforzato e un sistema di accensione elettronico EDIS-6. Erogava una potenza di 192 CV e una coppia di 275 Nm.

Successivamente ne è stata introdotta anche una versione migliorata, codice BOB, che includeva due catene simplex con tenditori idraulici nel sistema di distribuzione e l'aggiunta di un collettore di aspirazione a lunghezza variabile chiamato VIS. La potenza è così salita fino a 213 CV.
Il 4 litri "americano"
Il più grande dei motori della famiglia di V6 "Cologne" è stato invece il 4 litri, prodotto fino a inizio Anni 2000 e destinato esclusivamente al mercato americano, dove ha equipaggiato modelli come Ford Explorer, Ford Aerostar, Ford Ranger e Mazda B4000. La potenza era di 162 CV mentre la coppia raggiungeva i 305 Nm.
Nel 1997, inoltre, ne è stata introdotta una versione con alberi a camme in testa (SOHC) per Ford Explorer. Tra le caratteristiche principali di questo motore spiccava il collettore di aspirazione a lunghezza variabile. Ford ha successivamente eliminato gradualmente il motore a favore del Duratec 37, più potente ed efficiente.
Motore | Produzione | Potenza | Modelli |
1.8 | 1968-1971 | 81 CV | Ford 17M P7 |
2.0 | 1964-1985 | 84-89 CV | Ford Taunus 20M, 20M, Capri, Granada, Sierra |
2.3 | 1967-1985 | 112-123 CV | Ford 20M P7, Capri, Taunus, Cortina, Granada, Sierra |
2.6 | 1969-1977 | 123 CV | Ford 20M RS, 26M, Capri, Granada |
2.6 RS | 1970-1973 | 148 CV | Ford Capri 2600 RS |
2.8 | 1974-1998 | 132-160 CV | Ford Ranger, Bronco, Aerostar, Pinto, Granada, Mustang, Capri III, Scorpio, Mercury Bobcat, TVR S1, 280i, Tasmin |
2.9 Cosworth | 1991-1995 | 192-213 CV | Ford Scorpio Cosworth 24V |
4.0 | 1990-2000 | 157-213 CV | Ford Ranger, Explorer (SOHC), Aerostar, Mazda B-Series, Navajo |