Da 296 GTB a 296 GTS: è quella “S” a fare la differenza sulla nuova Ferrari. “S” come Spider perché la nuova Rossa replica la ricetta stilistica e tecnologica della variante Berlinetta aggiungendo le emozioni all’aria aperta.
Così, la gamma è ancora più completa, anche perché chi ama la pista può scegliere la versione Assetto Fiorano che aumenta ulteriormente prestazioni e aerodinamica. Ma andiamo con ordine e scopriamo tutte le novità della 296 GTS.
Perde il tetto, ma non lo stile
Per la GTS, Ferrari ha scelto il tetto rigido retrattile composto da due elementi separati che può essere aperto in circa 14 secondi anche in movimento fino a 45 km/h. Nelle giornate nuvolose, comunque, la Spider mantiene praticamente le stesse forme della Berlinetta, pur comunicando una sua personale identità.

Il team del Centro Stile Ferrari guidato da Flavio Manzoni, infatti, ha cercato di preservare le linee della GTB aggiungendo un tocco unico. La Casa di Maranello ha progettato un nuovo disegno per il tonneau cover e ha inserito un pannello di vetro sul vano motore che lascia intravedere il propulsore V6. Se si apre la capote, inoltre, l’abitacolo e la zona posteriore sono separati da un lunotto in vetro regolabile elettricamente in altezza per ridurre turbolenze e vortici d’aria.

Gli interni conservano tutto il lusso e l’alta tecnologia della Berlinetta. Anche qui la personalizzazione dei rivestimenti e dei pannelli è ai massimi livelli.
Plasmata dal vento
L’aerodinamica resta uno dei punti di forza della creatura di Maranello. Anche sulla 296 GTS il pacchetto è piuttosto ricco e si compone, tra le altre cose, di uno spoiler posteriore attivo, di uno splitter e di pinze freno “Aero”.
Il primo elemento è ispirato alla LaFerrari, si solleva automaticamente alle alte velocità e può generare un carico di deportanza fino a 360 kg a 250 km/h nella configurazione High Downforce dell’Assetto Fiorano.

Lo splitter, invece, indirizza l’aria verso la parte inferiore e agisce in combinazione con delle speciali paratie per far raffreddare i radiatori. Infine, le pinze “Aero” (introdotte per la prima volta sulla SF90 Stradale) integrano una presa d’aria e ricevono “ossigeno” direttamente dalle aperture del paraurti anteriore.
I freni “intelligenti”
Parlando di assetto, un posto importante è occupato proprio dall’impianto frenante, il quale è di tipo brake-by-wire, ossia non c’è un sistema idraulico, ma uno digitale che governa l’intensità della frenata e l’eventuale intervento dell’ABS.
Tra i vantaggi c’è la minor corsa del pedale, la maggior ripetibilità degli spazi d’arresto contenuti e la possibilità per il guidatore di frenare più tardi e più vicino al punto di corda di una curva (naturalmente quando si parla di un circuito).

Inoltre, come la GTB, anche la GTS è equipaggiata con l’ABS EVO (attivo nelle modalità di guida Race e superiori), un dispositivo che stima in modo più preciso la velocità e ottimizza la distribuzione della frenata. In termini pratici, Ferrari afferma che questa soluzione riduce dell’8,8% lo spazio d’arresto nel 200-0 km/h rispetto alla F8 Spider.
Ovviamente l’impianto frenante dà un contributo importante in fase di rigenerazione dell’energia. Anche grazie al recupero durante le decelerazioni, infatti, la Ferrari riesce a mantenere carica la sua batteria.
Il motore dei record
Il powertrain ibrido plug-in della 296 GTS è identico alla 296 GTB. Anche qui il 2.9 V6 biturbo è accoppiato ad un motore elettrico per una potenza totale di 830 CV.
Nello specifico, il propulsore termico sprigiona 663 CV stabilendo il record di 221 CV/litro tra tutte le vetture di serie, mentre l’unità a emissioni zero è derivata dall’applicazione in Formula 1, eroga fino a 167 CV ed è supportata dalla batteria da 7,45 kWh che consente fino a 25 km di percorrenza solo elettrica. Il tutto è orchestrato dal confermato cambio automatico doppia friziona a 8 rapporti.

La 296 GTS può essere utilizzata in varie configurazioni scegliendo quella più adatta direttamente dall’eManettino.
Si possono selezionare la modalità eDrive per viaggiare solo in elettrico (fino a una velocità massima di 135 km/h), quella Hybrid (l’impostazione predefinita e che combina l’azione dei due motori), la Performance (il motore termico è sempre acceso e garantisce la massima potenza) e la Qualify (unisce le massime prestazioni al mantenimento della carica della batteria).
L’Assetto Fiorano per conquistare i tracciati
Chi desidera solo il top, può ordinare l’Assetto Fiorano, l’allestimento che rende la 296 GTS una vera monoposto da pista. Il pacchetto punta su ulteriori contenuti aerodinamici e sulla riduzione del peso con nuove appendici in fibra di carbonio che permettono di ottenere 10 kg di carico verticale in più e diversi elementi riprogettati nel pannello porta per un risparmio di 8 kg sulla bilancia.
Nella dotazione spiccano anche gli ammortizzatori Multimatic derivati dalle competizioni GT, una livrea speciale ispirata alla 250 Le Mans e, su richiesta, gli pneumatici da pista Michelin Pilot Sport Cup2R.