Il noleggio in Italia è un settore in costante crescita. Che sia a breve, medio o lungo termine si tratta di un modo di gestire l'auto sempre più apprezzato dagli italiani, sia privati che aziende.

Alla 21esima conferenza annuale di ANIASA, l'Associazione nazionale industria dell'autonoleggio, tenutasi il 14 maggio a Roma, Bain & Company ha fornito un'interessante analisi sul futuro del settore.

Il noleggio può aiutare

Non è cosa nuova che il parco circolante italiano sia il più anziano di tutta Europa, come ribadito più volte, con una'età media pari a circa 12 anni.

Secondo l'ANIASA stessa, una delle principali cause della vetustà delle nostre auto risiede nel divario di costo di acquisto delle ibride o elettriche, ormai parte integrante dell'offerta delle Case automobilistiche, rispetto alle tradizionali termiche.

Con prezzi sempre più alti e un andamento del PIL non proprio esemplare, secondo l'Associazione e lo studio condotto da Gianluca Di Loreto partner di Bain & Company, permettersi un'auto ecologica oggi non è certamente per tutti. I consumatori però possono trovare dalla loro parte un alleato importante, il noleggio, che oggi può offrire diverse soluzioni alternative.

Nonostante la decisione del governo di non destinare parte degli incentivi al pay-per-use, come ribadito più volte nel corso della conferenza dal presidente di ANIASA, Alberto Viano, prendere un'auto in abbonamento è diventato oggi più facile che mai, con dei costi piuttosto ridotti rispetto al passato.

 

Le elettriche

Scegliendo come esempio specifico le full electric, noleggiare un'auto a zero emissioni invece che acquistarla oggi rende il cliente finale, privato o azienda, generalmente più tranquillo. Ottenendo il mezzo con una formula di pay-per-use, il consumatore si sente in qualche modo slegato da tutte le incertezze derivanti dal futuro dell'auto, come la rivendibilità e il mantenimento del valore a fine vita.

Un insieme di aspetti questi che fanno oggi del noleggio, soprattutto a lungo termine,  un modo di avere l'auto piuttosto competitivo, anche per quelle persone che guidano per poche migliaia di km all'anno. In passato infatti l'idea di noleggiare un'auto era rilegata soltanto a chi ne faceva un'utilizzo più lavorativo.

Al termine della conferenza Viano ha commentato:

Il nuovo studio condotto con Bain & Company, certifica la centralità dell’auto nella mobilità degli italiani, il ritorno a una crescita della propensione verso la pay-per-use mobility e il clima di incertezza economica destinato a frenare il mercato degli acquisti anche nei prossimi mesi.

Dati, questi, che rendono ancora meno comprensibile la scelta del Governo di escludere i veicoli a noleggio e le auto aziendali dagli incentivi. Il noleggio resta il principale strumento in grado di favorire la transizione ecologica del nostro parco circolante e di accelerare il ricambio dei veicoli più inquinanti con quelli ibridi ed elettrici.

La nostra elettrica, Tesla Model 3
Una Tesla Model 3

I "soliti" problemi

Uno degli aspetti che non bisogna dimenticare però è che anche il settore dell'autonoleggio è soggetto alla pesante crisi che sta affrontando l'automotive in questi mesi. Tra chip introvabili, la situazione in Ucraina e il rallentamento generale dei trasporti in tutto il mondo, i tempi di consegna non sono più quelli di una volta, anche per chi sceglie di affidarsi a un abbonamento.

Inoltre, la riduzione delle flotte attuata dagli operatori negli anni passati, per far fronte alla minore domanda, ha ridotto di molto anche l'offerta "chiavi in mano" del noleggio a breve e medio termine.

Nel 2021 sul totale delle auto immatricolate in Italia, il 30% era a noleggio. Auspicando una graduale uscita dalle crisi per i prossimi mesi, per il 2022 Viano si aspetta una nuova espansione del settore, con un aumento generale della quota di mercato.