La Ferrari farà auto elettriche, col debutto nella mobilità emissioni zero previsto per il 2025. Un dato di fatto sottolineato ancora una volta dal ceo del Cavallino Benedetto Vigna durante la conferenza di qualche giorno fa. Piaccia o non piaccia il futuro è questo.

Quello che però non entrerà mai a far parte di una vettura di Maranello sarà la guida autonoma. Le Rosse del domani resteranno focalizzate sull’esperienza di guida, senza mai demandare nulla ad hardware e software in grado di prendere il posto del guidatore.

“La guida autonoma non interessa ai nostri clienti”

Ci fermeremo al livello 2+ di guida autonoma. Nessuno dei nostri clienti vuole spendere soldi per far guidare il computer. L’aspetto umano è centrale, è fondamentale

Ecco quanto dichiarato da Vigna, perché se una Ferrari potrà anche non avere più il V12 aspirato o il V8 turbo e "fare il pieno" attaccandosi a una presa di corrente, sarà sempre un'auto da guidare.

Per chiarezza, il livello 2+ (su un totale di 5, dove in quest'ultimo la vettura è completamente autonoma e non ci sono né volante né pedali) è quello disponibile su buona parte delle auto nuove in commercio.

Foto - Ferrari 296 GTB, la prova su strada
Ferrari 296 GTB

In questi modelli, i sistemi di assistenza intervengono su sterzo e freni (ad esempio, nel caso del mantenimento di corsia, della frenata d’emergenza o del cruise control adattativo), ma il guidatore non può distrarsi e deve sempre mantenere il controllo della vettura.

Una nuova era per Ferrari

Le Ferrari, quindi, non si guideranno mai da sole. Un punto d'orgoglio per Maranello, da sempre focalizzata al massimo piacere di guida, con la sfida di riuscire a riproporlo anche su una vettura con assetto rialzato come la Ferrari Purosangue, primo SUV (o meglio FUV) del Cavallino in arrivo entro la fine del 2022.

Se da una parte la rinuncia ai sistemi di guida autonoma rispetterà quindi in pieno il DNA della Casa, dall'altra permetterà di risparmiare capitali da investire invece nella rivoluzione che la porterà a vendere l’80% di modelli elettrificati entro il 2030, data entro la quale in quel di Maranello punta a raggiungere la carbon neutrality

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