Siamo ancora molto lontani da un piacevole ritorno al passato, quando benzina e diesel erano ben lontane dalla soglia dei 2 euro al litro. I prezzi sono ancora estremamente elevati, ma gli automobilisti stanno traendo qualche sollievo dalla parziale correzione dei mercati internazionali, che si riflette alla pompa. 

È infatti da qualche giorno che, tanto per la verde quanto per il gasolio, i listini si stanno muovendo finalmente verso il basso, con tagli da parte delle compagnie arrivati fino a circa 4 centesimi. Poco per decidere di brindare, ma sicuramente già qualcosa dopo un poderoso trend rialzista che sembrava inarrestabile.

Mosca contro il "cap"

Ma non ci sono solo benzina a diesel a concedere una tregua. Pure le quotazioni del petrolio - da cui dipendono a cascata quelle internazionali dei prodotti raffinati fino ad arrivare ai prezzi alla pompa - si sono ridotte: il Brent (riferimento europeo) è sceso a 100-101 dollari al barile, rispetto ai circa 120 $/b toccati nelle scorse settimane. Un calo vanificato in parte dalla debolezza dell'euro sul dollaro.

Oil pump at sunset with wind mills in background

A proposito però del greggio, dopo la proposta dell’Europa e degli Stati Uniti di fissare un “price cap” anche alle importazioni dalla Russia, con l’obiettivo di contrastarne i rincari, da Mosca arriva uno stop ai piani dell’Occidente.

È Sergei Ryabkov, viceministro degli Esteri russo, a parlare, dicendosi convinto del fallimento di un progetto simile contro il Cremlino. Lo riferisce l’agenzia di stampa Interfax, ripresa poi dalla Reuters, dove si può leggere che la Russia è sicura di trovare un modo per garantire tutte le entrate previste nel suo bilancio. Vedremo come queste rinnovate tensioni finiranno per riflettersi sui mercati oil.

Lavori sul nuovo taglia-accise

Intanto, gli automobilisti della Penisola attendono la prossima mossa del Governo, che progetta una nuova proroga al taglio delle accise sui carburanti, visto che la deadline attuale è fissata al 2 agosto.

Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, si è già sbilanciato sull’argomento, e la speranza di tutti è che il prossimo sconto sia un po’ più generoso dei 30 centesimi di oggi, perché le vacanze sono alle porte e la voglia di viaggiare in auto è tanta.

Car refuelling at the petrol station

I prezzi alla pompa

Vediamo quindi i prezzi dei carburanti in Italia pubblicati oggi da Quotidiano Energia ed elaborati sulla base delle comunicazioni dei singoli gestori all’Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico.

Il prezzo medio nazionale in modalità self della benzina si attesta a 2,051 euro/litro, con i diversi marchi compresi tra 2,037 e 2,062 euro/litro (media no logo a 2,043 euro/litro). Quanto al prezzo del diesel, sempre in modalità self, la media è pari a 2,011 euro/litro, con le compagnie posizionate tra 2,005 e 2,020 euro/litro (no logo a 2,009 euro/litro).

Venendo al servito, il prezzo della benzina in media è di 2,190 euro/litro, con le compagnie che oscillano tra 2,124 e 2,258 euro/litro (no logo 2,094). La media del diesel è arrivata invece a 2,153 euro/litro, con i singoli player tra 2,091 e 2,209 euro/litro (no logo 2,061).

Il Gpl si muove infine tra 0,830 e 0,850 euro/litro (no logo 0,816), mentre il prezzo del metano si posiziona in media tra 1,936 e 2,073 euro/kg (no logo 2,002).

Tipo rifornimento Benzina (€/litro) Diesel (€/litro)
Self service 2,051 2,011
Servito 2,190 2,153