Se oggi le auto sono così sicure e affidabili è merito anche, e soprattutto, dei numerosi enti indipendenti mondiali che ogni giorno eseguono approfonditi test di sicurezza sui nuovi modelli; quello europeo si chiama Euro NCAP e ne parliamo spesso su queste pagine.

Nato nel 1997, negli anni si è evoluto sempre di più, aggiornandosi costantemente per mettere alla prova le nuove tecnologie dei costruttori. A partire dal 2018 ha introdotto nuovi test in ambito di sicurezza attiva e passiva con l'obiettivo di individuare, entro il 2030, un percorso di sviluppo per auto più sicure e costituire un punto di riferimento oggettivo per i clienti finali.

Ecco come il suo programma di test sta evolvendo e come evolverà ancora nei prossimi anni secondo la strategia Vision 2030.

I test degli ADAS

Una delle principali novità introdotte da Euro NCAP ha fatto notizia pochi giorni fa. Si tratta dei test per i sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems, ovvero i sistemi di assistenza alla guida attivi). Proprio in questo 2022, infatti, l'ente europeo ha aggiornato le proprie linee guida di ricerca, sviluppando delle prove molto più complesse del passato.

I sistemi ora vengono testati sia per quanto riguarda il loro comportamento in situazioni di vita ordinarie, come per esempio nel traffico autostradale o su strade a grande scorrimento, sia per quanto riguarda il loro comportamento in situazioni di vista straordinarie, come l'evitamento di ostacoli sulla carreggiata oppure la frenata automatica di emergenza in caso di rallentamenti imprevisti.

I crash test della Mercedes EQE
I rilevamenti della Nissan Qashqai durante i Crash Test

Inoltre, alle auto viene ora affidato un punteggio positivo o negativo anche per quanto riguarda il monitoraggio dell'effettiva capacità di guidare del conducente, attraverso le telecamere e i sensori a infrarossi presenti nell'abitacolo.

I test virtuali

Nei prossimi mesi, le prove già condotte dall'ente vedranno affiancarsi anche dei test virtuali, in grado di replicare condizioni di utilizzo dell'auto molto critiche e difficilmente realizzabili dal vivo.

Si tratterà di un modo del tutto nuovo di provare le auto, che permetterà agli ingegneri, per esempio, di capire i reali limiti di molti sistemi attivi o passivi ancor prima di metterli alla prova.

L'attenzione agli utenti vulnerabili

Le distrazioni quando si è al volante possono essere fatali, lo sappiamo bene, ma non solo per chi sta effettivamente guidando ma anche per gli altri utenti della strada, soprattutto per quelli vulnerabili.

Proprio per questo, un altro aggiornamento che l'Euro NCAP apporterà nei prossimi anni alle proprie prove sarà l'introduzione di test ancora più severi per i sistemi di riconoscimento automatico di pedoni o ciclisti sulla strada, ormai quasi obbligatori nella dotazione standard delle auto di tutto il mondo.

I rilevamenti della Nissan Qashqai durante i Crash Test
I rilevamenti della Nissan Qashqai durante i Crash Test

Il manichino donna

Un altro aspetto che presto sarà integrato nei crash test Euro NCAP riguarderà la differenza di genere. Se fino a oggi, infatti, si erano effettuati test con manichini standard di stesso peso e dimensioni, dai prossimi anni la storia cambierà e non poco.

A seguito di alcune ricerche condotte in Svezia, iniziate nel 2009, si è scoperto che le donne per via della loro corporatura e fisionomia differente dagli uomini, sono più soggette a riportare lesioni gravi durante gli incidenti in auto, nonché a un rischio di morte più elevato.

Proprio per questo l'ente europeo introdurrà a breve anche dei manichini di sesso diverso nelle linee guida dei propri test, sviluppando ricerche apposite da fornire direttamente ai costruttori.

Crash test

La connessione con le altre auto e la strada

Tanta tecnologia sulle auto richiederà, soprattutto nei prossimi anni, test "informatici" ancora più severi. Proprio per questo e per fornire agli utenti dei dati indipendenti e "sicuri", l'Euro NCAP introdurrà, all'interno del proprio ventaglio di prove, anche quella riguardante i sistemi di comunicazione V2V, V2I e V2X (veicolo con veicolo, veicolo con la strada, veicolo con tutto quello che lo circonda).

Si tratta di connessioni implementate da poco tempo su alcune auto nuove, ma già attivamente all'opera in diverse tratte stradali e autostradali europee. Noi le avevamo provate a bordo di una Golf 8 su un tratto dell'autostrada A4, con risultati, già in queste fasi primordiali di sviluppo, piuttosto interessanti.

Il V2X di Volkswagen
Il V2X di Volkswagen

Il rischio incendio

Un altro aspetto che sarà approfondito nei prossimi anni dagli ingegneri dell'ente indipendente europeo sarà quello riguardo il rischio incendio, soprattutto per le auto ibride ed elettriche dotate di batterie al litio.

Si tratta di un tema già molto affrontato oggi ma che mira a diventare ancora più importante, prima di tutto per prevenire queste situazioni, cercando quindi di fornire ai produttori dei feedback in anticipo, ma anche per realizzare delle vere e proprie linee guida per i Vigili del Fuoco di tutto il mondo.

L'incredibile incendio della Mercedes-AMG 63 S GT Coupé4

La reperibilità delle informazioni

A corredo della ricerca sugli incendi, uno degli ultimi aspetti su cui si concentrerà l'Euro NCAP nei prossimi anni sarà, infine, quello della reperibilità delle informazioni tecniche riguardo le auto coinvolte, cioè l'accesso ai dati delle Case automobilistiche.

Anche in questo caso, si tratta di un tema già molto discusso che potrebbe cambiare davvero le carte in tavola in ambito di sicurezza stradale, permettendo a chi di dovere di agire con più rapidità, sapendo prima dove andare a operare senza correre rischi.

Il test completo di un'auto

A seguito di tutte queste novità, il singolo test di un'auto, sia elettrica che ibrida che esclusivamente termica, si articolerà nelle seguenti fasi, prese come esempio da un potenziale incidente:

  • guida in sicurezza (sicurezza alla guida)
  • prevenzione degli incidenti (sicurezza attiva)
  • protezione dagli urti (sicurezza passiva)
  • sicurezza post-incidente (reperibilità dei dati e azione in caso di incendio)
I crash test della Volkswagen Golf 8
I crash test della Citroen C5 X

Il frutto di tutti questi cambiamenti potrà essere visto, nel concreto, a partire dal 2026, quando avrà inizio la modifica dello schema completo di valutazione. A seguire ci saranno aggiornamenti programmati dei protocolli ogni tre anni, per restare al passo con le sempre più moderne tecnologie.

Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia, dal 2011 socio di Euro NCAP ha commentato:

I risultati conseguiti da Euro NCAP, nei suoi 25 anni di storia, sono sotto gli occhi di tutti, ma non bisogna abbassare la guardia. L’obiettivo di zero vittime sulle strade impone ad Euro NCAP di insistere sulla strada tracciata e la nuova “Vision 2030” ne è la testimonianza.

Sono completamente in accordo con l’approccio che Euro NCAP vuole utilizzare per penalizzare/premiare quei veicoli che adotteranno tecnologie efficaci ed efficienti per la guida assistita che, domani, ci auguriamo sarà automatica. Un ringraziamento particolare alle Case costruttrici, solo con la loro collaborazione, infatti, possiamo ottenere gli ambiziosi risultati che ci siamo proposti di perseguire.