La rinascita di Lancia dei prossimi anni passerà non solo per la nuova Ypsilon (attesa nel 2024), ma anche per l’ammiraglia Gamma e la Delta, con quest’ultima che potrebbe trasformarsi in un crossover. Stile ed eleganza saranno al centro del progetto del gruppo Stellantis, che mira a dare un nuovo slancio al marchio italiano.

Per dare forma al futuro, i designer del brand stanno guardando al passato prendendo spunto da alcuni modelli storici come la Stratos e la Flaminia. E se a questi si unisse anche la stranissima Mizar?

Una berlina diversa da tutte le altre

Basata sulla Beta 1800, la Mizar debutta al Salone di Torino del 1974. Disegnata da Giovanni Michelotti (autore di alcune Triumph di quegli anni come la popolare Spitfire), la Lancia colpisce subito per le sue linee insolite, con un look molto squadrato, un’importante altezza da terra (quasi da crossover moderno, almeno a giudicare la zona anteriore) e un’ampia vetratura.

Lancia Mizar Concept (1974)

Lancia Mizar Concept (1974)

A sorprendere ancora di più ci sono ben quattro portiere con apertura ad ali di gabbiano, una caratteristica da sempre associata alle vetture più sportive. Una volta entrati si viene accolti da un abitacolo piuttosto spazioso e curato nelle finiture, con rivestimenti beige e viola e quattro comodi posti (con sedili ereditati dalla Beta). La plancia dall’aspetto minimalista ospita la radio, il climatizzatore e una serie di vani portaoggetti.

Curiosamente, la Lancia non ha le cinture di sicurezza (non obbligatorie all’epoca) per mantenere la linea degli interni il più elegante possibile.

Le informazioni sulle motorizzazioni scarseggiano, ma è probabile che la Mizar utilizzi un motore derivato sempre dalla Beta. In ogni caso, la Lancia non è mai diventata un modello di serie ed è rimasto così un puro esercizio di stile.

Fotogallery: Lancia Mizar Concept (1974)