La prima apparizione in pubblico della E-Pace è avvenuta pochi mesi fa all’interno di un capannone post-industriale a Londra, dove la Jaguar ha organizzato un’esibizione di quelle che non si vedono spesso: il SUV inglese ha compiuto un avvitamento fra due pedane e stabilito il nuovo record per un salto del genere. A nostro avviso il costruttore non aveva bisogno degli effetti speciali per mostrare al pubblico il nuovo modello, che ha di suo le caratteristiche per sfondare: è accattivante, compatto e piuttosto spazioso.
Com’è
La Jaguar non si era mai cimentata prima con un modello di questo genere, decisamente corto per i suoi standard (4,40 metri), ma nel panorama odierno anche un costruttore da sempre orientato alla sportività deve costruire modelli funzionali, versatili e relativamente economici. L’azienda inglese ha sfruttato l’appartenenza al gruppo Jaguar-Land Rover e ripreso la base meccanica a trazione anteriore o integrale delle Land Rover Discovery Sport e Range Rover Evoque, cucendole addosso una carrozzeria dai richiami sportivi: i fari anteriori sono molto tagliati, il tetto curva dolcemente verso la coda e il montante posteriore sembra provenire da una coupé, con quello che ne consegue a livello di visibilità (non ottimale in manovra). La E-Pace è una di quelle vetture a cui sempre più spesso i marchi di prestigio si affidano per risollevare le vendite: il SUV non ha l’aplomb e la ricercatezza di una classica berlina della Jaguar, ma strizza l’occhio alle donne e ad automobilisti più giovani, che mai prenderebbero in considerazione le grosse Jaguar a quattro porte. Fra gli argomenti a favore della E-Pace ci sono anche la personalizzazione (i cerchi sono fino a 21 pollici) e la cura per l’interno, anche se è grave la mancanza delle funzionalità Apple Car Play e Android Auto. A pagamento si può avere lo schermo digitale al posto della classica strumentazione a lancette, mentre l’intrattenimento a bordo si gestisce dallo schermo nel cruscotto (da 10 pollici).
Come va
La scelta di una base meccanica condivisa ha qualche ripercussione a livello di comportamento su strada, visto che il peso della Jaguar E-Pace è superiore rispetto alle concorrenti dirette: quella con il 2.0 diesel da 180 CV, la trazione integrale e il cambio automatico pesa 1.840 chili, stando al valore dichiarato, sui livelli di vetture più lunghe e ingombranti. La E-Pace più leggera fra quelle disponibili (la D150 2WD con cambio manuale) pesa 1.700 chili, ben 270 in più rispetto alla BMW X1 con caratteristiche analoghe (18d sDrive). La E-Pace non ha quindi il mordente e la grinta di altre vetture del marchio inglese, ma compensa questa mancanza con il comfort di marcia: il SUV è ben insonorizzato e filtra a dovere i rumori esterni, confermando quindi la vocazione turistica, messa in risalto dalle sospensioni non “burrose” ma in grado comunque di assorbire le asperità della strada. L’attitudine turistica è accentuata inoltre dalla capacità di carico, ottima per un modello lungo “solo” 4,40 metri: il baule contiene un minimo di 577 litri e ne accoglie 90 in più sacrificando il ruotino, ma i litri diventano 1.234 ribaltando gli schienali del divanetto. Lo spazio sui sedili invece è in linea con le avversarie dirette. Il motore turbodiesel 2.0 da 180 CV si fa sentire in accelerazione ma assicura una guida molto piacevole, complice lo sterzo molto omogeneo e progressivo. Ci ha convinto meno invece il cambio automatico a 9 marce: non è fluido, ma riesce comunque a non gravare troppo sui consumi, che per l’auto della prova sono di 5,6 l/100 km.
Curiosità
Fra gli accessori più curiosi disponibili a richiesta c’è il braccialetto Activity Key, resistente agli urti, ai colpi e in grado di aprire l’auto tenendolo al polso: è dotato infatti di un trasmettitore che apre le portiere anche senza la chiave principale (può rimanere dentro l’auto). La Activity Key è studiata infatti per gli sportivi che non vogliono portarsi appresso la chiave mentre corrono, sciano o vanno in bicicletta.
Quanto costa
La E-Pace sconta il blasone del marchio sul cofano e ha un listino molto impegnativo: la versione meno cara adotta il motore turbodiesel 2.0 da 150 CV e parte da 36.800 euro, ma è sufficiente scegliere quella da 180 CV per veder schizzare il prezzo oltre quota 40.000 euro. Il 2.0 è ordinabile anche da 240 CV, ma in questo caso bisogna mettere in preventivo almeno 57.850 euro. I benzina sono due, entrambi molto prestanti: il 2.0 da 250 CV (44.400 euro) e quello da 300 CV (55.150 euro).
Scheda
• Motorizzazione provata: Jaguar E-Pace 2.0d
• Quando arriva: già ordinabile
• Quanto costa: da 41.500 euro
• Quanti CV ha: 180
• Quanto consuma (ciclo combinato): 5,6 l/100 km
• Quanta CO2 emette: 137 g/km
• 0-100 km/h: 9,3 secondi
• Garanzia: 3 anni