Luogo comune vuole che le supercar siano macchine inutilizzabili su strada. Troppo potenti, troppo veloci, troppo tutto. Il che è sacrosanto, ma guidarne una resta pur sempre una fortuna; su strada, ma ancora di più in pista, come in occasione del lancio della versione restyling dell’Audi R8 V10 sul circuito Ascari nel sud della Spagna. Un aggiornamento che ha interessato l’estetica, ma resosi necessario per ottemperare allo standard Euro 6 sulle emissioni inquinanti.
Com’è
Visivamente, l’intento dei designer è stato quello di trasferire un po’ della cattiveria della versione da gara, la GT3, sul modello di serie mediante l’utilizzo di un single frame ancora più largo e di griglie anteriori maggiorate. Soprattutto, il lavoro è stato fatto sotto la carrozzeria: il motore guadagna 30 CV - da 540 a 570 - in versione standard e 10 CV sulla Performance (che prima si chiamava Plus), da 610 a 620. Il tutto, nonostante siano stati montati due filtri anti particolato per ridurre le emissioni: gli ingegneri hanno recuperato la potenza persa per via dei “tappi” grazie, tra le altre cose, all’adozione di valvole di aspirazione in titanio.

Ora il V10 eroga la potenza massima a 8.750 giri, contro gli 8.250 di prima. Lavoro di fine tuning è stato fatto anche sullo sterzo (sia quello attivo, cioè con rapporto di demoltiplicazione variabile, sia quello tradizionale; in entrambi i casi per renderlo più diretto) e sull’interazione tra meccanica ed elettronica.
Nel dettaglio, cambia la mappatura del controllo di stabilità, ottimizzata al fine di “liberare” maggiormente la trazione quattro, quando si selezionano le modalità di guida più spinte. Invariati, invece, i già potentissimi freni Brembo, con l’impianto carboceramico offerto come optional.
Come va
L’ultima volta che ho guidato l’R8 è stato due anni fa: troppo, onestamente, per dirvi che i 10 CV in più si sentano distintamente, anche perché, pur riconoscendo il gran lavoro fatto dagli ingegneri per mettere d’accordo emissioni inferiori e maggior potenza, 10 CV su 610 (e oltre 1.500 di peso) non spostano gli equilibri. Quello che posso dirvi, e su questo non ho dubbi, è che il carattere del V10 è rimasto intatto.

E dico anche che questa è una fortuna. Anzi, in Audi si sono anche migliorati, perché il propulsore è relativamente tranquillo fino a 4.000 giri, da qui e fino a 6.000 spinge bene pur senza impressionare, per poi esplodere tutta la sua rabbia fino alla zona rossa, piazzata a quota 8.800 giri. Una progressione fantastica, un crescendo acustico e prestazionale che così armonioso, i turbo, se lo possono solo sognare, al di là di tutti i discorsi sui valori di coppia e potenza, che sono a vantaggio dei motori sovralimentati. Un gran contributo alla causa lo dà anche il cambio a doppia frizione e 7 marce, come sempre fulmineo sia nella selezione dei rapporti sia nell’esecuzione dei passaggi da uno all’altro.
Quanto al telaio, purtroppo la prova si è svolta su un asfalto non solo bagnato, ma proprio viscido: una condizione limite che, nello stretto, metteva in crisi la motricità persino della trazione integrale quattro. Le inerzie ridotte ai minimi termini, la reattività e la comunicatività dello sterzo permettono però di recuperare anche le situazioni più difficili in modo relativamente semplice.
Per chi ha voglia di R8
Curiosità
Fra le varie soluzioni derivate dalle corse, una delle più interessanti è quella utilizzata nel motore (a carter secco). In pratica, ogni sezione del basamento corrispondente ai perni di biella è divisa dalle altre mediante una paratia. In questo modo, lo spostamento d’aria che si genera col movimento dei cilindri all’interno del motore viene sfruttato per aumentare la potenza agli alti regimi, a fronte di una leggera perdita ai bassi.

Quanto costa
Il listino non è ancora disponibile. Si sa che la versione Performance, con carrozzeria coupé, costerà circa 197.000 euro. Preparatevi però ad aggiungerne almeno 20.000, perché se avete intenzione di girare in pista non potete certo rinunciare ai freni Brembo carboceramici (optional sulla standard, di serie invece sulla Performance) e, in generale, non vorrete “accontentarvi” di una R8 senza un minimo di personalizzazione estetica e tecnica.