Da quando è arrivata sul mercato l'Alfa Romeo Giulia ha sconvolto il segmento delle berline medie giocandosela alla alla pari con BMW Serie 3 (da poco rinnovata, cliccate qui per il nostro #PerchéComprarla), Audi A4 e Mercedes Classe C. Se l'italiana ha poche rivali in termini di piacere di guida, ha ancora tanto da imparare per quanto riguarda l'elettronica di bordo e la gestione degli spazi.

Abbiamo provato l'ultimo allestimento arrivato a listino, il B-Tech, che si pone come via di mezzo tra la base di gamma e le Giulia più performanti. È lei la protagonista del pro e contro di oggi, mossa dal 2.2 turbodiesel da 190 CV abbinato alla trazione posteriore e al cambio automatico AT8 a 8 rapporti.

Pro - Posizione di guida

Alfa Romeo è sinonimo di piacere di guida e questo passa da una miriade di dettagli per le quali la Giulia si conferma una delle migliori auto sul mercato. Che si cerchi la guida rilassata o più sportiva, la berlina del Biscione mette sempre a proprio agio per via di una perfetta triangolazione tra volante, sedile e pedali: nella guida impegnata la consolle centrale non è mai d’intralcio alle braccia, con i paddle del cambio fissi sul piantone che limitano ancora di più i movimenti superflui.

Lo ammetto, ero partito con l’idea di non inserire lo sterzo tra i pro della Giulia. Non perché non fosse un pregio, ma perché qualità già sentita e risentita. Ma non ce l’ho fatta: è proprio questo elemento ultra-diretto che, tra tutti, l’ha resa l’auto da battere nel segmento. L’esemplare della nostra prova è dotato di gomme invernali che non rendono giustizia e che non riescono a star dietro a un avantreno fulmineo negli inserimenti e "guidato" da uno sterzo (dall’impugnatura non troppo spessa) leggero, progressivo e al tempo stesso precisissimo.

Il cambio, un automatico ZF a 8 rapporti con paddle al volante (si, quelli bellissimi in alluminio fissi sul piantone dello sterzo), svolge egregiamente il proprio compito in tutte le modalità di guida, sia quando gli si chiede un cambio di marcia anticipato a favore dei consumi in Advanced sia quando si vuole sfruttare tutta la coppia disponibile tra le curve in Dynamic.

Pro - Sedili

Sinceramente non mi aspettavo che i sedili della Giulia fossero così comodi. Il merito sarà anche dell’assetto che, nonostante i cerchi da 19”, assorbe alla grande le tante asperità che costellano le strade romane, ma anche loro giocano la propria parte. Dall’imbottitura morbida e dal giusto contenimento non affaticano nemmeno nelle lunghe tratte autostradali, non mancano le regolazioni lombari e i poggiatesta sono morbidissimi. Ma devo fare un appunto: il logo ricamato a volte può dare qualche fastidio.

Pro - Superfici e assemblaggi

Un po’ un luogo comune spesso confermato da dettagli non all’altezza. Su questa Giulia B-Tech, però, non c’è spazio per assemblaggi imprecisi o per plastiche dure. Non c’è uno scricchiolio, tutte le superfici trasmettono una sensazione di solidità costruttiva e ovunque si passi la mano si accarezzano sì plastiche ma di quelle morbide, pelle e alluminio. Gli unici materiali non all’altezza li troviamo in basso sui pannelli delle portiere e intorno alla leva del cambio. Ma trovatemi una pari segmento in grado di differenziarsi.

Pro - Dotazione B-Tech

L’allestimento B-Tech è il giusto compromesso tra la base Super e la più sportiva - e potente - Veloce. I dettagli estetici, tra cui cerchi dedicati da 19” e impianto frenante più performante, sono quelli della sorella maggiore, mentre all’interno troviamo di serie, solo per citare qualche optional, l’impianto d’infotainment con schermo da 8,8” e la compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay. Rispetto alla Super allestita allo stesso modo il risparmio è di circa 2.000 euro. Non male.

Contro - Visibilità posteriore

La seduta bassa, il tetto spiovente e i montanti C spessi non aiutano nelle manovre, motivo per ci si ritrova a fare molto affidamento sui sensori di parcheggio anteriori e posteriori e su una telecamera posteriore (non è disponibile quella a 360°) dalla qualità piuttosto scarsa. Nelle immissioni sono molto invasivi i montanti B laterali, ingombranti e piuttosto avanzati rispetto alla posizione del sedile del guidatore.

L’aspetto sportivo della Giulia non deve farci dimenticare che si tratta pur sempre di una berlina cinque porte dove anche quattro adulti possono viaggiare comodi per chilometri e chilometri. Se questi però poggiassero allo stesso tempo telefono e portafogli nei vani dell’auto… bhe, avrebbero qualcosa da ridire. Le tasche sulle portiere non riescono a contenere agevolmente nemmeno bottigliette da 0,5 litri, i due portabicchieri sulla consolle centrale sono poco sfruttabili per via della forma irregolare e il vano sotto il bracciolo centrale è stretto e poco profondo.

L’infotainment è il tallone d’Achille della Giulia, indietro sia dal punto di vista grafico-estetico sia di funzionalità rispetto alle tedesche di pari categoria. Lo schermo da 8,8” non è touchscreen così come il rotore centrale da cui si comanda l’intero sistema, l’orientarsi tra i menù necessita di un po’ di pratica e i comandi vocali fanno perdere la voglia di provare qualsiasi conversazione con l’auto.

Fotogallery: Alfa Romeo Giulia 2.2 AT8 B-Tech, pro e contro

Alfa Romeo Giulia

Lunghezza 4,64 metri
Altezza 1,44 metri
Larghezza 1,86 metri
Volume di Carico 480 litri
Motore 2.2 turbodiesel 190 CV
Trasmissione automatico AT8 a 8 marce
Accelerazione 0-100 km/h 7,1 secondi
Coppia Massima 450 Nm
Prezzo base 49.700 euro