I salti generazionali in Hyundai sono una questione piuttosto seria e la nuova Tucson conferma che la casa coreana continua ad avere le idee chiare in quanto a “rivoluzioni”, sia in fatto di stile che di tecnologia applicata anche alla guida.
In un breve primo contatto per le vie della Capitale col nuovo SUV coreano, il nostro Andrea evidenzia quali soluzioni estetiche lo rendono davvero innovativo, senza dimenticarsi delle novità a “tutto-touch” all’interno, per poi concentrarsi sul comportamento di questo full-hybrid da ben 230 CV: pronti a salire a bordo?
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Esterni
Le dimensioni sono state solo ritoccate, e ora la Tucson misura 4,50 m in lunghezza, 1,87 in larghezza a 1,65 in altezza, per un passo di 2,68 m. Sul resto invece le “mezze misure” non sono state prese in considerazione, con uno stile davvero c’impatto.

Il primo faccia a faccia con la nuova Tucson vi pone immediatamente davanti a una soluzione molto ricercata: in pratica quando le luci sono spente la griglia anteriore appare scura e caratterizzata da una nuova trama geometrica e lucida, mentre all’accensione i LED diurni occupano cinque elementi per lato della griglia frontale, per un effetto spettacolare, ma che lascia il compito di illuminare ai fari anabbaglianti e abbaglianti posti più in basso, quasi a sembrare dei fendinebbia.
Le linee poi sono scolpite come non mai, una soluzione estetica che sulla Tucson valorizza le fiancate con dei bei giochi di luce. E a proposito di luce, pure dietro i LED acquistano una nuova identità con l’illuminazione a ponte del tutto sconosciuta alle precedenti generazioni.
Interni
Aprendo il bagagliaio si apprezza poi la sua aumentata capacità (da 616 a 1.795 litri), con volumi molto sfruttabili anche sotto al pianale, senza considerare la possibilità di regolare e abbattere gli schienali del divano posteriore, che però non è dotato di seduta scorrevole.
Analizzando invece la plancia, dal posto guida, subito spiccano linee tese, pulite, ma non fredde, anzi ci si sente avvolti da questo impeto tecnologico in cui debutta la nuova strumentazione digitale con schermo da 10,25”, con le informazioni gestibili dai tasti multifunzione del volante a 4 bracci.

Totalmente a sfioramento è poi l’infotelematica, sempre da 10,25 pollici, ora posta un pochino più in basso, ma comunque quasi allineata al quadro strumenti per non distrarre il guidatore. Touch sono anche i tasti del climatizzatore dalla potenza notevole, senza considerare i piccoli fori nel sistema di aerazione che rendono meno “diretta” l’uscita dell’aria.
E a proposito di aerazione, anche il nostro smartphone beneficia di una ventola di raffreddamento sulla base di ricarica, utile a evitare surriscaldamenti, e poi ancora vani portaoggetti in ogni dove e le luci ambiente – opzionali – che arrivano fino a 64 combinazioni.
Guida
Al pedale destro rispondo all’appello due componenti, una termica e una elettrica. Nel primo caso troviamo il 1.6 turbo benzina della famiglia smartstrem e un raffinato sistema di apertura variabile delle valvole, un 4 cilindri capace di 180 CV a 5.500 giri e 265 Nm di coppia da 1.500 giri.

Altri 44 kW provengono dal motore elettrico sincrono a magneti permanenti, coordinati da una trasmissione automatica a 6 rapporti. Numeri e tecnicismi a parte, in città questa full hybrid funziona davvero bene, con la componente elettrica in grado di ottimizzare sul serio i consumi che, in attesa di un test approfondito, nel traffico si sono attestati tra i 17 km con litro di benzina nonostante il mio piede distratto, mentre in autostrada l’esclusiva passa al 1.6 Turbo, con le percorrenze che si abbassano intorno agli 12 km al litro, sempre secondo le stime del computer di bordo.
Curiosità
La sicurezza è stata messa in pole position infatti, oltre al mantenimento automatico della corsia, l'allerta stanchezza guidatore, l'allerta auto che precede in partenza, l'assistenza alla guida in autostrada e il cruise control adattivo, sulla nuova Tucson arriva una novità chiamata "Junction Turning", una frenata automatica che evita collisioni con le auto in arrivo in direzione opposta quando si svolta a sinistra e in questo senso è stato anche potenziato il Blind Spot con l’assistenza alla collisione.
Prezzi
Il listino della nuova Tucson parte da circa 30.000 euro, mentre quella da noi provata, ovvero la 1.6 T-GDI da 230 CV 2WD in allestimento eXellence, invece parte da circa 37.500 euro, mentre aggiungendo Premim Pack e Leither Pack, si superano i 42.000 euro.
In attesa della plug-in hybrid, che sarà la vera top di gamma, se volete la 4x4 - sempre da 230 CV - servono circa 2.000 euro in più rispetto alla 2WD, ma oltre alle mappe specifiche - fango, sabbia e neve - la trazione in accelerazione migliora sensibilmente.
Per conoscerla meglio
Fotogallery: Nuova Hyundai Tucson
Hyundai Tucson