Per quanto in Italia sia relativamente poca conosciuta, dall’altra parte dell’Oceano la Ford Bronco è un’istituzione al pari della Jeep Wrangler. La fuoristrada è stata prodotta in cinque generazioni (l’ultima uscita di produzione nel 1996) con un totale di 1 milione di vetture vendute. Ci sono voluti 24 anni prima che Ford decidesse di rispolverare quello che è destinato a diventare un vero e proprio brand a sé stante.

Ora, ad un anno dalla presentazione ufficiale, i colleghi di Motor1.com USA sono riusciti a salire a bordo di una delle auto più attese di sempre.

Il superlativo assoluto dell’ultima frase non è né casuale né eccessivo. Per intenderci, i preordini della Bronco sono già arrivati a quota 190 mila e la Casa dell’Ovale Blu ha ammesso, di fatto, che il modello è praticamente già “sold out” per due anni.

In aggiunta, il primo esemplare in assoluto è stato recentemente battuto all’asta per 1 milione di dollari (circa 850 mila euro), più di 20 volte il valore di un modello di serie.

Esterni| Interni| Guida| Curiosità| Prezzi

Esterni

Il design è tra i primi motivi della “febbre” da Ford Bronco. Il suo stile, infatti, è unico come la Jeep Wrangler. Si tratta di un altro modello senza tempo con linee “boxy” (o squadrate) che riprendono le proporzioni della prima generazione. Le dimensioni, però, sono molto più importanti: parliamo di 1,94 m di larghezza, 1,91 m di altezza e una lunghezza che varia dai 4,40 m della versione 2 porte ai 4,81 m della 4 porte.

Sette gli allestimenti tra cui scegliere: Base, Big Bend, Black Diamond, Outer Banks, Wiltrak e First Edition. Ognuno di essi si caratterizza per dettagli specifici e per una calandra di colore e forma diversa.

Generosi anche gli pneumatici. Di base li troviamo di misura tra 30 e 33”, ma scegliendo il pacchetto Sasquatch (uno dei tanti nomi del “Big Foot”, la misteriosa creatura delle foreste americane) si arriva fino ai 35” dei Goodyear Territory abbinati a cerchi in lega da 17”.

2021 Ford Bronco
2021 Ford Bronco

Poi c’è la scelta del tetto che, esattamente come le portiere, può essere rimosso per viaggiare ancora più immersi nella natura: si può optare per un hard top rigido oppure per un soft top in tela.

Interni

Le generose dimensioni della Bronco si traducono in un abitacolo spazioso e accogliente per cinque persone, soprattutto nella quattro porte. Esattamente come gli esterni, anche la dotazione di bordo e la scelta dei rivestimenti cambiano a seconda della versione scelta.

Lo stile è comunque piuttosto ordinato con una plancia razionale caratterizzata dallo schermo touch (fino a 12” nelle versioni più ricche) del sistema d’infotainment Ford Sync 4. Dal display si visualizzano il sistema di telecamere a 360°, la multimedialità e la navigazione.

Ford Bronco, la prova di Motor1.com US

A tal proposito, le Bronco immatricolate negli Stati Uniti possono contare su 1000 mappe di percorsi fuoristrada consultabili anche nelle zone più remote. In aggiunta, le telecamere dell’auto possono essere usate per registrare la propria avventura in off-road. Alla registrazione viene aggiunta persino la telemetria del percorso effettuato.

Nel tunnel centrale troviamo la rotella del G.O.A.T. (Goes Over Any type of Terrain) Management System, il sistema che comprende 7 modalità di guida.

Ford Bronco, la prova di Motor1.com US

In generale, l’abitacolo è po' troppo "plasticoso". Se da un lato si tratta di una scelta forzata per permettere di pulire gli interni (l’abitacolo, infatti, ha 10 tappi che si possono rimuovere per far sgorgare l’acqua), dall’altro conferisce un aspetto poco curato rispetto ai fuoristrada o ai SUV premium.

Tuttavia, le maniglie, la leva del cambio e il volante danno una sensazione di solidità e robustezza, gli aspetti maggiormente ricercati da chi sceglie una Bronco.

Da rivedere anche il comando delle modalità di guida G.O.A.T., il quale non fa capire in modo immediato in che configurazione si stia viaggiando. L’unica soluzione è guardare una piccola sezione del quadro strumenti digitale da 8” e ruotare il comando finché non si arriva nella modalità selezionata.  

Guida

La sede della prova dei nostri colleghi è stata Austin, in Texas, dove si è tenuto il primo Ford Bronco Off-Roadeo, un evento dedicato alla guida in fuoristrada del nuovo modello americano. Qui sono stati messi a disposizione tre Bronco: una quattro porte Black Diamond con cambio manuale a 7 rapporti, una due porte Wildtrak e una due porte Badlands con pacchetto Sasquatch (queste ultime due con trasmissione automatica a 10 marce).

Ford Bronco, la prova di Motor1.com US

Prima di affrontare i vari percorsi, ecco una premessa sulle motorizzazioni.

Se si tolgono la Wildtrak e la First Edition, tutte le Bronco hanno di base un 2.3 4 cilindri a benzina. Il motore più richiesto in fase di preordine, però, è stato il 2.7 V6 (sempre a benzina) e chi l’ha scelto non se ne pentirà.

Questo propulsore sprigiona 335 CV e 563 Nm di coppia e consente prestazioni molto interessanti anche per un fuoristrada di 2,2 tonnellate. Lo scatto è sorprendente, ma ancora di più lo è il sound del V6, uno dei migliori mai prodotti dai motori Ecoboost di Ford.

L’unico abbinamento consentito col 6 cilindri è quello col cambio automatico a 10 rapporti, con un comportamento più che egregio sia nel fuoristrada sia su asfalto, permettendo cambiate relativamente rapide e dolci.

La Black Diamond con cambio manuale e motore 2.3 da 304 CV e 441 Nm di coppia fa perdere alla Bronco circa 200 kg. In questo caso, le prestazioni si avvicinano di più rispetto a quelle di una Wrangler 3.6 V6 (non importata ufficialmente in Italia). La coppia ai bassi regimi rimane consistente, ma la vettura perde di slancio decisamente prima rispetto alla V6. Il sound è comunque buono, ma il cambio manuale dà un feeling poco coinvolgente.

Ford Bronco, la prova di Motor1.com US

La prima sfida durante l’Off-Roadeo si chiama Jalapeño. Qui è stata messa alla prova la Bronco con cambio manuale e ridotte. Proprio le ridotte aiutano ad avere più coppia partendo da fermo, ma i punti positivi si fermano qui. La leva ha un’escursione piuttosto lunga e innesti abbastanza contrastati, oltre ad una risposta dell’acceleratore con la quale è difficile prendere subito confidenza.

Nel secondo percorso denominato Habanero è il turno della Wiltrak. Il terreno è più difficile, c’è anche un corso d’acqua da guadare (la Bronco può superarne fino a 85 cm in questo allestimento o col pacchetto Sasquatch) e altri ostacoli impegnativi. È qui che si percepisce l’utilità del sistema di bloccaggio dei differenziali, in cui la Bronco può gestire in modo indipendente quello anteriore e quello posteriore (al contrario della Wrangler).

Ford Bronco, la prova di Motor1.com US

Ed ecco il terzo percorso, il Ghost Pepper, che si è rivelato anche il più divertente. Con salite e discese ripidissime è stata testata l’efficacia del Trail Control e del Trail One-Pedal Driving.

Il primo è una sorta di cruise control per il fuoristrada: si imposta una velocità (bassa) e ci si concentra esclusivamente sullo sterzo. Non è una novità nel mondo dell’off-road, ma a differenza di molti sistemi, quello della Bronco lavora con tutti i tipi di trazione impostabili (anche la 2WD).

Il Trail One-Pedal Driving è ancora più sofisticato. L’auto tiene premuto automaticamente il freno, mentre il guidatore può dosare l’acceleratore. Naturalmente, la resistenza del pedale è superiore, ma è un sistema molto utile per superare percorsi davvero impervi come quello sulle rocce. Purtroppo, però, quest’utile optional è disponibile solamente con l’abbinamento al motore V6.

Ford Bronco, la prova di Motor1.com US
Ford Bronco, la prova di Motor1.com US

Lasciando il fuoristrada per la città, si cominciano a percepire le dimensioni importanti della Ford. La guida urbana è abbastanza complicata, anche se per i parcheggi più difficili si può fare affidamento al sistema di telecamere.

Nei contesti extraurbani, però, la Bronco è molto piacevole. Come per la Jeep, anche qui troviamo un telaio a longheroni, ma le sospensioni anteriori indipendenti fanno tutta la differenza del mondo. Al contrario della Wrangler, infatti, lo sterzo è molto più preciso. Il servosterzo elettrico dona all’auto un comportamento più stabile, prevedibile e gestibile anche a velocità autostradali.

Viste le proporzioni, il rollio in curva non sorprende, ma l’handling generale è comunque vicino a quello delle fuoristrada di lusso come la Land Rover Defender.

Completo anche il pacchetto di sicurezza Co-Pilot360. Tra i sistemi di assistenza troviamo l’avviso anticollisione e la frenata automatica d’emergenza, il mantenimento di corsia, il cruise control adattativo e il Blind Spot Information System che rileva una vettura in arrivo nell’angolo cieco dello specchietto.

Curiosità

In America non c’è solo “Bronco”, ma anche “Mustang”. Non stiamo parlando solo di celebri modelli di auto, ma anche di cavalli. La razza Bronco, infatti, identifica un tipo di cavallo utilizzato durante i Rodeo e ancora più selvaggio dei Mustang. Il termine deriva dallo spagnolo “Broncos” che si può tradurre con “scontroso” o “rude” e distingue i cavalli forti, veloci e poco inclini all’addestramento.

La Ford Bronco mostra con grande orgoglio il simbolo del cavallo sulla carrozzeria e negli interni. È addirittura più presente rispetto al logo dell’Ovale Blu, il quale è riportato esclusivamente in un angolo del portellone posteriore.

Prezzi

Non esiste un vero e proprio listino prezzi ufficiale per la Ford Bronco in Italia. Ford, infatti, non ha in programma di importarla dalle nostre parti.

Come fare per guidarla nel nostro Paese? È necessario rivolgersi al mercato dell’importazione parallela, il quale ha logiche diverse rispetto a quello ufficiale.

Ford Bronco, la prova di Motor1.com US

Il prezzo finale, infatti, è frutto del costo “americano” della vettura e di tutta una serie di dazi e tasse che la concessionaria deve sostenere per portare in Italia l’auto e omologarla secondo le normative europee.

Tutto ciò senza contare le fluttuazioni nel cambio moneta euro-dollaro e la disponibilità di veicoli per l’esportazione (le Bronco non preordinate sono poche e le concessionarie d’Oltreoceano tendono a tenersele ben strette). Morale della favola? Negli Stati Uniti il prezzo della Bronco (accessori esclusi) oscilla tra i 28 e i 57 mila dollari (24-48 mila euro al cambio attuale), ma quella "italiana" potrebbe facilmente toccare i 60-85 mila euro.

In linea di massima, quindi, il prezzo potrebbe essere mediamente più alto rispetto a quello di una Jeep Wrangler. La dotazione ancora più completa, le motorizzazioni più potenti e l’esclusività della Bronco, però, possono fare la differenza.

Fotogallery: Ford Bronco, la prova di Motor1.com US

Ford Bronco Badlands 2 porte

Motore 2.7 V6 biturbo a benzina
Potenza 335 CV / 563 Nm
Trasmissione Automatico a 10 rapporti
Trazione Trazione integrale
Consumi 7,2 km/l (città) / 7,7 km/l (extraurbano) (ciclo omologazione EPA)
Peso 2212 kg
Posti a sedere 4 posti
Volume di Carico 634/1538 litri
Capacità di traino 1569 kg
Portata 445 kg
Prezzo base 28.500 dollari (23.900 euro)
Trim Base Price 44.235 dollari (37.060 euro)
Prezzo della versione provata 56.145 dollari (47.040 euro)