La Ford Bronco la conoscono in pochi, almeno da noi in Italia. Solo qualche vero appassionato di auto born in the USA ne conosce nome e storia, mentre ai più quel cavallo che scalcia potrebbe ricordare una variazione sul tema Ford Mustang. Eppure si parla di un'auto capace di vendere più di 1 milione di unità al di là dell'Atlantico, spalmate su 5 generazioni prodotte tra il 1967 e il 1996. Non male per un fuoristrada.
Perché di questo si tratta (o meglio, si trattava): di un fuoristrada. Quindi telaio a longheroni, trazione integrale e capacità da arrampicatrice. Una rivale dell'inossidabile Jeep Wrangler, questa si conosciuta anche da noi italiani.
Insomma, la Ford Bronco per noi è un'illustre sconosciuta, eppure la sua presentazione di luglio ha scatenato commenti e hype anche da noi. Vuoi perché di fuoristrada veri non se ne vedono molti, o vuoi perché con la sua rinascita ha - in parte - tradito la sua storia trasformandosi anche (e sottolineiamo anche) in un SUV.

Andata e ritorno in giornata
E di SUV vive ormai in gran parte il mondo dell'auto, una moda che non conosce confini e che potrebbe premiare anche la nuova Ford Bronco al di fuori del mercato del nord America. O no? Difficile dirlo non potendoci mettere le mani sopra. E allora noi mani, piedi e tutto il resto li abbiamo messi sulla Ford Bronco Sport, per capire se anche in Europa potrebbe piacere o meno.
Una prova che non mi ha visto attraversare l'Atlantico, ma più semplicemente percorrere le sponde venete del fiume Po in compagnia del SUV a stelle e strisce. Certo, avessi avuto a disposizione la famosa lampada da strofinare mi sarei fatto trasportare nella Monument Valley o in qualche altro parco nazionale statunitense, ma per un primo test anche la Pianura Padana può andare bene.

Perché sì
Pensare agli Stati Uniti significa immaginare spazi sconfinati, tentacolari metropoli e SUV dalle dimensioni stratosferiche, esagerate per noi che in Italia dobbiamo fare i conti con strette viette e infinite ricerche di parcheggio. E la Ford Bronco Sport con i suoi 4,38 metri di lunghezza è davvero giusta.
Misure compatte e un'abitabilità non da record ma a prova di famiglia, con un bagagliaio sufficientemente capiente e regolare nel disegno e abitacolo spazioso, anche se dietro lo spazio per le gambe dei passeggeri più alti non è generosissimo.


E la qualità? Quando si parla di auto americane spesso e volentieri è qui che prestano maggiormente fianco alle critiche, ma benché la maggior parte delle plastiche sia rigida gli assemblaggi risultano soddisfacenti, con un arredamento che richiama la parentela con la Ford Kuga (il pianale è lo stesso), al quale sono stati aggiunti tocchi personali e gradevoli.
C'è poi lo stile: la Bronco Sport è divera e nulla fa pensare a una parentela meccanica con la Kuga. Un SUV estremamente personale nel design, con richiami alle sorelle a longheroni e forme che negli USA definirebbero "boxy" (squadrate).
Altro punto a suo favore è la praticità, con tante soluzioni furbe che aumentano lo spazio dove sistemare gli oggetti di tutti i giorni.

Infine il vero punto di forza: l'offroad. Ora, so benissimo che in molti starete pensando che SUV e offroad siano 2 termini da non mettere mai nella stessa frase, che l'unico Bronco da infangare sia quello classico. Eppure l'assenza di longheroni non sembra voler fermare la versione Sport che, nell'allestimento Badlands della prova, mette in campo 7 modalità di guida, assetto rialzato, pneumatici ben spallati e soprattutto il blocco del differenziale posteriore.
Perché no
Se il fuoristrada dà, il fuoristrada toglie: la capacità della Ford Bronco di non farci ballare o prendere secchi scossoni quando l'asfalto è finito paga pegno con un rollio ben più che accentuato. Un esempio: prima curva della mia prova, ci entro e l'appoggio a sinistra è stato molto (ma molto) evidente.

Un SUV che quasi chiede di ripensare il proprio stile di guida, prendendo le curve in maniera dolcissima e molto lineare.
Secondo punto a sfavore: i consumi. Il 4 cilindri turbo benzina da 249 CV è bello e corposo, offre una buona spinta ma è assetato. Una sete da 10 km con un litro, andando piano, che per noi automobilisti da 1,6 euro al litro rappresenta un ostacolo non da poco.
L'ostacolo più grosso però è rappresentato dal fatto che - almeno per ora - la Ford Bronco Sport non attraverserà l'Atlantico. Nessuna commercializzazione ufficiale quindi. Se interessati però ci si può rivolgere a importatori paralleli come Fioravanti Motors, primo e ad ora unico importatore del SUV statunitense. E non stupitevi se i 32.000 dollari del listino a stelle e strisce non rispettano il cambio preciso con l'euro: l'importazione parallela ha dei costi fissi non indifferenti.
E voi cosa dite? La Ford Bronco Sport meriterebbe di potersi giocare le sue carte anche in Italia?