Con il passaggio dal motore termico al motore elettrico non sta cambiando solo la tecnologia che fa muovere le automobili. L'elettrificazione, infatti, ha iniziato a modificare anche il modo di concepire i suoi comandi principali.
Pensate all'acceleratore "by wire", ovvero via cavo, ormai molto diffuso. Al contrario invece di un altro componente essenziale per guidare: mi riferisco a quei - pochi - modelli che hanno provato ad abbandonare la colonna di sterzo tradizionale, per far girare le ruote usando solo dei circuiti elettrici (vi lascio un link di una nostra prova in fondo all'articolo).
E i freni? Con il nuovo sistema chiamato Brembo Sensify, sembra essere arrivato il momento di elettrificare anche questo aspetto. Ma non si tratta solo di azionare il pedale del freno con l'elettricità al posto di un fluido idraulico: vediamo com'è fatto questo nuovo sistema frenante che ho provato per la prima volta su una Tesla Model 3.
Non è un "semplice" freno by wire
Prima di continuare, ricordo ancora che in questi anni c'è stata, in realtà, qualche auto che ha provato a introdurre dei freni a comando elettrico, come nel caso dell'Alfa Giulia Quadrifoglio, della Honda NSX, della Maserati MC20 o delle nuove BMW M3 e BMW M4. La novità introdotta da Brembo con il sistema Sensify, però, è che a cambiare è anche l'impianto che c'è a valle del pedale, perché le pinze e i dischi non sono più comandati dal classico circuito idraulico dell'impianto frenante a cui siamo abituati.


Ogni singola ruota, infatti, è frenata in maniera indipendente da 2 moduli elettroidraulici per l'avantreno e 2 elettromeccanici per il retrotreno, gestite da centraline elettroniche, attuatori e sensori che applicano una logica di controllo anch'essa sviluppata da Brembo. E questo tenendo conto delle richieste degli altri sistemi elettronici che già conosciamo da tempo, come il sistema antibloccaggio dei freni ABS e i controlli di trazione e stabilità ESC.
Dalle auto piccole alle supercar
La flessibilità di questa architettura, poi, permette in realtà di montare anche 4 moduli elettromeccanici nel caso di veicoli più leggeri, come le citycar, oppure 4 elettroidraulici per veicoli più pesanti, come i furgoni, O anche più prestazionali, come le auto sportive.
Tra i vantaggi c'è un tempo di risposta alle richieste del pedale di 0,15 secondi, che per contestualizzare si può paragonare ai tempi di cambiata tipici delle moderne trasmissioni doppia-frizione, che si attestano su 0,2 secondi.
Insomma, per capire la reattività della frenata: è un po' come tirare una leva dietro al volante per cambiare marcia. Questo si traduce in un miglioramento nella decelerazione e nello spazio di frenata. E con una più veloce interazione con i sistemi ADAS di aiuto alla guida, oltre che nell'efficienza e nell'usura.
Consumano (e si consumano) meno
Grazie a questa rapidità di intervento, infatti, è possibile tenere le pastiglie più lontano dai dischi, riducendo il consumo di materiale d'attrito e di energia per far muovere il veicolo, perché è in grado di veleggiare con più facilità senza compromettere la reattività di risposta in caso di frenata.
Nella guida sportiva, inoltre, il sistema Brembo Sensify riesce a mettere in pratica in maniera più precisa - e indipendente sulle quattro ruote - le strategie di intervento delle logiche di torque vectoring, rendendo l'auto più agile in curva. Ottimizzando, tra l'altro, le prestazioni in frenata e in trazione su fondi a bassa aderenza, gestendo in maniera ottimale l'attrito su ogni pneumatico.
Infine, parlando di rigenerazione di energia elettrica sulle auto ibride ed elettriche, aver elettrificato l'impianto frenante ha permesso di privilegiare il freno motore elettrico durante la frenata rigenerativa, usando quindi meno la percentuale di coppia frenante meccanica di pastiglie e dischi. E rendendo anche più piacevole la sensazione al pedale per chi guida, oltre che migliorando la capacità di ricaricare il pacco batteria - e dunque l'efficienza - nelle decelerazioni.
Migliorano la guida sportiva
I vantaggi, poi, che riguardano il piacere di guida sono legati al disaccoppiamento tra la richiesta del pilota e la corsa del pedale, che può essere tarata a seconda dei gusti come già siamo abituati a fare selezionando diverse modalità di guida per motore, sterzo, cambio o sospensioni. Ricevendo in cambio diverse sensazioni di forza restituita sotto il piede e di decelerazione prodotta nelle frenate.
Per farci capire cosa si prova guidando, in questa prima prova in pista Brembo ha preparato una serie di test su diverse superfici ad aderenza differenziata e con esercizi da effettuare a velocità diverse. Mettendo a confronto una Tesla Model 3 di serie con un'altra equipaggiata con questo nuovo sistema frenante. Guardando il video potete farvi un'idea delle sensazioni che ho provato.