E' vero, i SUV dominano il mercato con la loro guida rialzata e la loro versatilità. Ciononostante il segmento delle berline compatte, che molto spesso condividono pianale e componenti proprio con i suddetti crossover, ha ancora un certo peso commerciale e una buona schiera di appassionati che preferiscono la guida bassa.

Ed è proprio qui, nel cosiddetto Segmento C, che si va a inserire la nuova Opel Astra. Rinnovata da cima a fondo e tecnicamente prima vettura del brand tedesco sviluppata interamente dopo la fusione del Gruppo Stellantis, la cinque porte gode di una certa attenzione ai dettagli che talvolta le concorrenti tendono a tralasciare. Ecco quindi la video prova di come va su strada la nuova Astra.

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Esterni

La piattaforma della nuova Opel Astra è la EMP2, ma le dimensioni sterne sono piuttosto generose: è lunga più di 4.35 metri, per una larghezza di oltre 1.85 metri. Il tutto immerso in una carrozzeria dall'aria particolarmente muscolosa.

Opel Astra (2022) in prova

Guardandola è impossibile non posare l'occhio sul frontale completamente rinnovato, frutto di un nuovo corso stilistico per Opel che viene chiamato Vizor: i taglienti gruppi ottici sono Matrix LED (chiamati "Intellilux") di serie a partire dall'allestimento intermedio Elegance, mentre per l'entry level sono comunque Full LED. Sono uniti da una fascia di colore nero a contrasto, un richiamo al design degli Anni '70 della Manta - vettura di cui il brand tedesco va particolarmente fiero, non a caso ne è stata creata una particolare restomod elettrica a cambio manuale

Opel Astra (2022) in prova

Il posteriore è rimasto più fedele alla generazione precedente, benché sia stato fortemente modernizzato: i fari sono più sottili e allungati in orizzontale, oltre che praticamente paralleli al terreno - il che aumenta visivamente la larghezza della vettura. Il tettuccio è di serie di colore nero dall'allestimento GS Line, per la stessa motivazione stilistica.

Interni

Il bagagliaio della nuova Astra ha una capacità minima di 422 litri, che scendono a circa 350 per la variante ibrida plug-in. In entrambi i casi sono valori buoni per la categoria di appartenenza: per darvi un'idea rispetto ad alcune concorrenti, ha più capacità dei 380 litri della Volkswagen Golf, ma meno dei 440 litri della Fiat Tipo 5 Porte.

Opel Astra (2022) in prova

Le dimensioni generose significano anche un buono spazio per chi siede dietro, che non manca per le ginocchia e per la testa nemmeno per i più alti, ma chi porta più del 45 potrebbe toccare le guide dei sedili coi piedi. C'è una doppia bocchetta del clima e una presa USB, sul bracciolo centrale.

Opel Astra (2022) in prova

Passando alla zona anteriore, si tratta di una vera rivoluzione il cui protagonista è il cosiddetto Pure Panel: si tratta di un blocco unico che integra sia il sistema di infotainment centrale, con funzioni Apple CarPlay e Android Auto entrambi wireless, sia la strumentazione digitale. Entrambi gli schermi sono da 10 pollici, e orientati al guidatore. Opel però ha volutamente lasciato determinati pulsanti fisici, come per clima e ADAS, per una questione di "preferenza nel premere fisicamente un pulsante" per le funzioni utilizzate più frequentemente.

Da notare anche che l'abitacolo è ricco di scompartimenti e portaoggetti, nel complesso materiali e assemblaggi sono di buona qualità e i sedili - diversi da versione a versione, fra tessuto, alcantara e pelle anche ventilata - sono ergonomici con certificazione AGR e 16 regolazioni disponibili.

Opel Astra (2022) in prova
Opel Astra (2022) in prova

Guida

La versione in prova è dotata del motore 1.2 turbo benzina non elettrificato da 130 CV, con cambio manuale a 6 marce - di serie su questa motorizzazione, mentre per il 1.6 ibrido plug-in e il 1.5 turbodiesel è disponibile solo l'automatico a otto rapporti (che è optional per il "solo benzina"). In generale questo 1.2 ha una buona riserva di potenza e di coppia, che si fa sentire subito fin dai bassi regimi grazie ad un ritardo ridotto del turbo.

Opel Astra (2022) in prova

La prima cosa che si percepisce quando ci si siede sulla nuova Astra però è la seduta particolarmente ribassata, e si sente fin da subito la particolare attenzione dedicata all'ergonomia dei sedili perché trovare la propria posizione di guida è piuttosto semplice.

L'assetto invece è rigido ma in senso positivo, perché regala un buon feeling a metà fra sportività e sicurezza: l'auto si fa sentire sempre stabile anche a velocità sostenute, e questo fa venir voglia di alzare il ritmo quando ci si vuole togliere qualche soddisfazione fra le curve.

A questo contribuisce anche lo sterzo, che va un po' contro la moda di rendere i comandi sempre più diretti: l'Astra infatti ha una sterzata più demoltiplicata, che però è lineare e precisa. Il volante è leggero nelle manovre ed è comodo da impugnare grazie alla corona sottile, anche se avrei preferito sentire un po' più di ritorno. Questa sensazione migliora in modalità Sport, ma questa funzione è disponibile solo sul cambio automatico e rende lo sterzo più pesante in generale.

Opel Astra (2022) in prova

Il cambio manuale è posizionato bene come altezza e distanza dal volante, ed è quindi comodo da maneggiare. Non bisogna aspettarsi un cambio sportivo naturalmente, anche perché non è questo l'obiettivo primario dell'Astra che è pur sempre una 5 porte compatta e versatile, ma in generale l'automatico a otto marce (optional per questo motore) è una scelta nel complesso più azzeccata: una miglior gestione della coppia grazie al maggior numero di rapporti significa più accelerazione quando ci si vuole divertire, e consumi minori quando si va a velocità costante e il motore può scendere di giri.

E a proposito di consumi, su un percorso di circa un centinaio di km fra città, extraurbano sia lento che veloce e autostrada, il 1.2 benzina da 130 CV a cambio manuale ha registrato una media di circa 7 litri su 100km, e cioè poco più di 14 km/l.

Opel Astra (2022) in prova

Curiosità

All'interno del supergruppo Stellantis, Opel è il brand con più libertà di irrigidire gli assetti per rendere la macchina stabile anche alle alte velocità. Questo principalmente perché il cliente tedesco è abituato a viaggiare in Autobahn, le autostrade della Germania note per essere senza limiti di velocità in alcuni tratti, e perciò andare a 180 km/h con una berlina compatta a cinque porte è del tutto normale.

Prezzi

La nuova Opel Astra è disponibile con una gamma motori divisa in tre: un benzina esclusivamente termico, un ibrido plug-in e ancora un 1.5 turbodiesel.

Cominciando sul fronte esclusivamente endotermico, il listino inizia dalla Edition che con il 1.2 benzina a cambio manuale parte da 24.500 euro. Gli allestimenti disponibili sono cinque e il più ricco di essi, la Ultimate, arriva a un listino di partenza pari a 36.300 euro per la diesel automatica - la più costosa fra le varianti termiche.

Se si parla invece di ibrido plug-in, gli allestimenti sono identici e si parte dai 35.300 euro della Edition per arrivare ai 42.300 euro della Ultimate. 

Allestimento Prezzo
Opel Astra Edition 1.2 Turbobenzina 110 CV Manuale 24.500 euro
Opel Astra Ultimate 1.2 Turbobenzina 130 CV Automatico 34.300 euro
Opel Astra Edition 1.5 Turbodiesel 130 CV Automatico 27.300 euro
Opel Astra Ultimate 1.5 Turbodiesel 130 CV Automatico 36.300 euro
Opel Astra Edition 1.6 Ibrido Plug-In 180 CV Automatico 35.300 euro
Opel Astra Ultimate 1.6 Ibrido Plug-In 180 Cv Automatico 42.300 euro

Fotogallery: Nuova Opel Astra (2022), la prova su strada