La nuova generazione della Opel Astra si declina finalmente anche nella variante famigliare, identificata dalla tradizionale sigla Sports Tourer. L’auto si presenta sul mercato con tre motorizzazioni: 1.2 benzina da 130 CV, 1.5 turbodiesel con pari potenza e ibrida plug-in da 180 CV. Nel 2023, come annunciato, l’offerta sarà completata dall’arrivo della versione 100% elettrica e dalla plug-in hybrid a trazione integrale da 225 CV.
Basata sulla stessa piattaforma EMP2 di origine PSA sulla quale è nata anche la nuova Peugeot 308, la nuova Astra Sports Tourer cresce in lunghezza rispetto alla versione 5 porte (+26,8 centimetri) arrivando a quota 4,64 metri (sono 6 centimetri in meno rispetto alla Sports Tourer precedente). L’auto si caratterizza per una coda più pronunciata e un passo maggiorato (che da 2,68 metri arriva a 2,73) per garantire una maggiore capienza del vano bagagli.
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Esterni
Esteticamente la nuova variante station wagon della compatta tedesca riprende gli stilemi tipici degli ultimi modelli del brand, mostrando una parentela particolarmente stretta con l'Astra 5 porte da cui deriva direttamente. Sul frontale a freccia tutto ruota intorno all’ormai noto “Opel Vizor”, l'elemento nero che si estende per tutta la larghezza del muso e che include mascherina e fari. Questi ultimi, tra l'altro, dall’allestimento intermedio in su sono di tipo matrix Led con 168 luci complessive.

L’auto sottolinea un certo dinamismo con passaruota pronunciati e un tetto filante che termina in un vistoso spoiler posteriore. Dietro compare anche un portellone di maggiori dimensioni (ha anche azionamento elettrico), che rispetto alla 5 porte si estende più verso il basso per far scendere la soglia di carico a soli 60 centimetri da terra e facilitare così l’accesso al bagagliaio.
Interni
Salendo a bordo si scopre un abitacolo identico a quello dell’Astra 5 porte. Dal posto guida si apprezza il cruscotto digitale Pure Panel che raccoglie strumentazione digitale e sistema d'infotainment in un unico elemento curvo che si allunga fino al margine sinistro della plancia andando a incorporare anche una bocchetta di aerazione.

Il design è moderno e spigoloso, ma mantiene una certa pulizia delle linee e una corretta disposizione dei comandi fisici, tutti abbastanza intuitivi e facili da raggiungere. Qualche regolazione del climatizzatore e la gestione delle schermate del display centrale richiedono un po’ di pratica, ma una volta capite le logiche di funzionamento navigare tra i menu e regolare temperatura e flussi di uscita dell’aria dalle bocchette è semplice.
La qualità generale è buona e il passo avanti rispetto al passato è evidente. Soprattutto sugli allestimenti più lussuosi, che sostituiscono alcuni rivestimenti in plastica con tessuti più piacevoli al tatto e alla vista. Buona anche l’abitabilità generale, per quanto sedendo sui sedili posteriori si deve sperare che i due passeggeri della prima fila non abbiano un’altezza superiore alla media.
Ottima, invece, la capacità di carico. Sia per la capienza generale (608 litri che diventano 1.634 litri sulle versioni termiche e 516 litri che diventano 1.553 sulla plug-in hybrid, che non ha doppio fondo, occupato dalla batteria), sia per la fruibilità del vano, con soglia a filo del piano di carico, sedili posteriori frazionati 40:20:40 e una serie di soluzioni intelligenti che ne aumentano la versatilità.

Guida
Nella nostra prova in Germania (l’auto è stata presentata a Russlesheim, all’interno dello storico stabilimento Opel dove viene anche costruita) abbiamo provato tutte le motorizzazioni a listino. A prescindere dalla versione, la nuova Opel Astra Sports Tourer mette in luce grandi doti da stradista.
L’auto è confortevole e allo stesso tempo agile, ha sospensioni ben tarate, che contengono rollio e beccheggio e che garantiscono trasferimenti di carico rapidi quando si guida tra le curve. Inoltre, colpisce la buona insonorizzazione generale: il motore è sempre sommesso e i rumori di rotolamento, come i fruscii aerodinamici, sono davvero contenuti.

Per quanto riguarda le prestazioni, ci siamo lasciati incuriosire dalla versione ibrida, che promette consumi davvero ridotti all’osso (1,1-1,2 l/100 km sul ciclo WLTP con emissioni di 25-27 g/km di CO2) e uno 0-100 in 7”7.
L’auto è spinta da un motore 1.6 turbo benzina abbinato a un’unità elettrica alimentata da una batteria agli ioni di litio da 12,4 kWh e, rispetto alle altre, ha in effetti una marcia in più in quanto a brio e fluidità di guida. Nella guida cittadina, con batteria carica, consente di percorrere lunghi tratti in modalità esclusivamente elettrica (Opel dichiara fino a 60 km senza necessità di intervento da parte del motore termico) e anche sul misto non sembra penalizzata dal peso extra in termini di agilità e risposta allo sterzo.

Al termine della nostra prova, che si è svolta su un percorso di circa 100 km, l’Opel Astra Sports Tourer PHEV ha mostrato in effetti una grande efficienza generale: il trip computer ha indicato un consumo medio finale di 2,8 l/100 km ma per i primi 85 km, prima che la batteria si scaricasse del tutto, il dato era di soli 2,2 l/100 km.
A proposito di batteria. Di serie la vettura è dotata di caricatore da 3,7 kW, ma in opzione si può richiedere quello da 7,4 kW. Se per ricaricare si sceglie una wallbox da 22 kW per un pieno di elettroni servono meno di 2 ore.
Al volante della nuova Astra si è potuto inoltre apprezzare la presenza dei dispositivi di assistenza alla guida: frenata automatica d’emergenza, mantenimento della corsia e cruise control adattivo non sono mai invasivi e hanno logiche di funzionamento corrette. In più, si può contare su rilevamento pedoni, riconoscimento dei cartelli stradali, monitoraggio dell’angolo cieco, rear cross-traffic alert e anche sul controllo dello stato di stanchezza del conducente.

Curiosità
Su una station wagon spesso i progettisti si concentrano sul vano bagagli cercando soluzioni che migliorino la fruibilità del baule. Sulla Opel Astra Sports Tourer ci sono un paio di soluzioni interessanti. La prima è quella che permette di smontare la cappelliera e alloggiarla in un apposito spazio ricavato nel doppio fondo del piano di carico: una cosa che non tutte le station offrono.
Riguardo al piano di carico, inoltre, questo può essere fissato a diverse altezze (a seconda che si voglia un secondo vano nascosto o si voglia massimizzare la capienza) e può anche essere posizionato inclinato a 45 gradi, per contenere oggetti di piccole o medie dimensioni evitando che questi possano muoversi durante il viaggio. Sulla Astra Sports Tourer, infine, ci sono anche due scomparti nascosti dietro ai sedili posteriori dove possono essere posizionati oggetti come il kit di primo soccorso o quello per la riparazione di pneumatici in caso di foratura.

Prezzi
L'Opel Astra Sports Tourer si presenta a listino in tre allestimenti: Elegance, GS Line e Ultimate. In attesa di un listino dettagliato, già si sa che la versione d’attacco, abbinata al motore 3 cilindri benzina da 1,2 litri e 130 CV ha un prezzo di partenza di 26.650 euro. Per la ibrida plug-in da 180 CV, invece, si devono mettere in conto almeno 37.700 euro.