Fino a pochi anni fa le vetture ibride, sia che fossero “native” come la Toyota Prius sia che fossero varianti “green” di modelli tradizionali, offrivano un'unica soluzione. Oggi, con il progredire dell'elettrificazione, assistiamo invece alla nascita di vere e proprie gamme che sfruttano non di rado tecnologie differenti per proporre diversi livelli di ibridizzazione, distinte più che dalle prestazioni, dal “quoziente ecologico”. Ecco dieci modelli che hanno già a listino, o hanno annunciato, due o più proposte.
1 - Ford Kuga

Da poco annunciato e in commercio a partire da fine anno, la terza generazione del SUV di Ford avrà in gamma ben tre diversi livelli di ibrido: il “mild”, accoppia al turbodiesel 2.0 da 150 CV un motore elettrico con funzione di starter e assistente in accelerazione che avrà il compito di rendere più pulito ed efficiente il propulsore a gasolio, con parte elettrica semplificata (anche se a 48 Volt) e delta di prezzo contenuto: dal 2020 arriveranno il “full hybrid” e il Plug-in, entrambi abbinati al 2 litri benzina, con batterie più potenti e nel secondo caso la possibilità della ricarica “alla spina” e un'autonomia di 50 km nella marcia solo elettrica.
2 - Kia Niro

Sviluppata sulla stessa piattaforma della Hyundai Ioniq concepita specificatamente per ospitare propulsori elettrici o elettrificati, ha debuttato con le due versioni ibride, classica e Plug-in. La meccanica è identica e abbina un motore benzina 1.6 GDi ad un elettrico per una potenza complessiva di 141 CV.
Il secondo ha però una batteria più potente ricaricabile da fonte esterna che sulla carta riduce maggiormente l'uso del benzina e può assicurare fino a 58 km di autonomia a sola trazione elettrica a fronte di un prezzo di listino superiore di oltre 6.000 euro. Inoltre è in arrivo anche la versione “full electric”.
3 - Land Rover Range Rover Sport

Al modello PHEV (ibrido plug-in) in commercio già da qualche anno con motore 2.0 quattro cilindri abbinato ad una potente unità elettrica con batteria ricaricabile, pochi mesi fa si è aggiunto (inizialmente per il solo mercato inglese) un “mild-hybrid” battezzato HST.
Chiamato a sostituire la versione 3.0 V6 da 340 CV, adotta un nuovo 3 litri 6 cilindri in linea abbinato a un modulo ibrido “soft” a 48 Volt con funzione di starter/booster che promette una potenza maggiore (400 CV) con consumi ed emissioni leggermente migliori rispetto al “solo benzina”.
4 - Hyundai Ioniq

Primo modello “multielettrificato” in commercio, è disponibile in tre versioni di cui una 100% elettrica e due ibride. Queste ultime hanno la stessa meccanica (la medesima della cugina Kia Niro), che abbina un 1.6 a benzina e un motore elettrico per 141 CV di potenza totale, ma due diverse batterie: una standard non ricaricabile (Hybrid) e una, appunto, plug-in (PHEV) con capacità maggiore, che promette consumi medi ridotti grazie al maggior contributo della parte elettrica e fino a 63 km di percorrenza a “zero emissioni”.
5 - Mercedes Classe E

La media-superiore della Stella ha un'intera gamma ibrida che include le versioni plug-in “300 e” e “300 de” (anche pEr la Station Wagon) con tecnologia EQ-power abbinata a motori a benzina e Diesel da 2 litri, con potenze totali di 320 e 306 CV e autonomia elettrica di 50 km.
Inoltre, sull'intera gamma, comprese Coupé e Cabriolet, sono proposti i modelli mild-hybrid EQ-Boost. Questa è disponibile su due distinte motorizzazioni a benzina, la 350 (sempre con motore 2.0) da 313 CV e la sportiva 53 AMG 4Matic con motore 6 cilindri 3.0 e 457 CV di potenza.
Le ibride che arriveranno sul mercato
6 - Mercedes Classe S

Analogamente alla Classe E, anche l'ammiraglia propone sia versioni mild-hybrid EQ-Boost sia vere ibride plug-in con sistema EQ-Power, tutte realizzate intorno ai nuovi motori 6 cilindri turbo a benzina da 3 litri ma con prestazioni diverse: le ibride “leggere” sono la S 450 da 389 CV (anche a trazione integrale) e la S 500 da 457 CV mentre la variante con batteria ricaricabile alla spina è invece la 560 e, che sfiora i 500 CV di potenza e come le altre, promette 50 km di autonomia in elettrico.
7 - Toyota Prius

La regina delle ibride ha atteso la quarta generazione per affiancare al suo classico sistema HSD una variante plug-in ad autonomia aumentata. La differenza sta nelle batterie: il motore a benzina è infatti ancora il classico 1.8 a ciclo Atkinson e la potenza di sistema resta di 122 CV, ma sulla PHEV gli accumulatori sono al litio e offrono oltre 50 km di autonomia nella marcia elettrica mentre il modello standard (ora anche a trazione integrale) non ricaricabile da fonte esterna resta fedele a quelle al Nickel-Metallo Idruro.
8 - Toyota Corolla

L'ultima generazione della compatta Toyota non offre varianti plug-in ma due ibride tradizionali derivati da quello della Prius ma sviluppati con caratteristiche differenti: il modello 1.8 Hybrid, infatti, offre il tradizionale gruppo propulsore benzina-elettrico da 122 CV ma nuove batterie al litio. L'altra opzione, più mirata alle prestazioni, propone un più vigoroso 2.0 e classiche batterie al Nichel per una potenza totale di 180 CV. La velocità di punta è autolimitata per entrambe a 180 km/h.
9 - Porsche Panamera

L'ammiraglia della Casa tedesca sta pian piano elettrificando la sua offerta e propone ad oggi due diversi modelli plug-in che rimpiazzano altrettante varianti classiche: la “4 E-Hybrid” offre infatti il pack ibrido con batteria ricaricabile abbinato al V6 da 2,9 litri per un totale di 462 CV (in realtà circa 20 in più della 4S classica), mentre al top troviamo la Turbo S E-Hybrid che lo combina con il V8 da 4 litri della Turbo portando la potenza dagli originali 550 a ben 680 CV. Per entrambe le versioni, la batteria promette 50 km di marcia a “emissioni zero”
10 - Toyota RAV4

Già dalla generazione precedente, il celeberrimo SUV giapponese offre una propulsione “full hybrid” (senza ricarica alla spina) in due varianti, a due e quattro ruote motrici. La seconda è realizzata con l'aggiunta di un secondo motore elettrico piazzato sull'asse posteriore e sul nuovo modello (con batterie al litio), appena lanciato, porta con sé anche un lieve incremento di potenza (appena 4 CV). Le prestazioni cambiano poco (lo 0-100 guadagna appena 3 decimi di secondo) ma in compenso la massa rimorchiabile raddoppia passando da 800 a 1.650 kg.