Il rilancio di Maserati, che ad oggi si affida in pratica solo a Levante e Ghibli, passa sì attraverso il prossimo SUV medio e sportivo del 2021, ma altrettanto dal lancio dell’attesa supercar Alfieri che ribadisce l'italianità e la sportività della Casa.
La nuova Maserati Alfieri (ma il nome è incerto) verrà presentata al prossimo Salone di Ginevra (5-15 marzo 2020) e già dalla fine di quest’anno le linee produttive di GranTurismo e GranCabrio a Modena saranno riconvertite per la produzione dell’inedita super sportiva del Tridente. La Casa italiana non ha per ora diffuso molte informazioni al riguardo, ma per sapere già adesso come sarà la Maserati Alfieri siamo partiti dall’omonima concept del 2014 e da questa abbiamo rielaborato il rendering esclusivo che vedete qui sopra.
Stile più vicino alla produzione
La base della nostra ricostruzione, realizzata sulle ultime informazioni e indiscrezioni disponibili, è ovviamente quella dell'Alfieri concept opera del Centro Stile Maserati, aggiornata in alcuni dettagli necessari per la produzione in serie.
Addio quindi alle ruote con lo sfizioso cavetto blu teso fra mozzo e cerchio, sostituite da più tradizionali elementi con cinque razze doppie, e agli specchietti troppo piccoli per essere omologati stradali.
Fari full LED
La supercar Maserati di produzione avrà anche un diverso trattamento della fiancata, con una nervatura aggiuntiva sulla parte inferiore di passaruota e portiera. A cambiare sull’Alfieri di serie sono anche i gruppi ottici, con quelli anteriori sostituiti da più realistici fari a LED. Difficile invece immaginare stravolgimenti al cofano motore e al padiglione dell’abitacolo che sarà molto simile alla concept.
Il nome è incerto
La Maserati Alfieri, che potrebbe però prendere un altro nome, arriverà sul mercato nel 2020 (nel 2021 l’Alfieri Cabrio con tetto in tela) e sarà il modello chiave per il rilancio dello stabilimento modenese dove già è stata allestita una linea di verniciatura e prossimamente anche un laboratorio di personalizzazione. Modena resta e sarà sempre di più la sede del marchio Maserati, con il polo produttivo di Torino (Mirafiori e Grugliasco) dedicato invece alla costruzione di ibride ed elettriche, dalla Ghibli alle nuove GranTurismo e GranCabrio.
Prima a benzina, poi elettrica
Ciò non preclude però il prossimo arrivo della Maserati Alfieri a zero emissioni, vista la sua presenza in tutti i piani industriali della Casa e il recente annuncio di "aggiornamenti sulla linea di produzione di Modena volti ad ospitare anche la versione elettrica".
Resta il fatto che la prima Maserati Alfieri sarà una supercar "tradizionale" a benzina o con sistema mild hybrid, seguita in un secondo momento dalla variante 100% elettrica.
Possibile evoluzione della piattaforma Giorgio
Sotto la pelle di queste nuove Alfieri Coupé e Cabrio ci sarà un’evoluzione della piattaforma Giorgio, quella a trazione posteriore e integrale già utilizzata da Alfa Romeo Giulia, Stelvio e la prossima D-SUV di Maserati. Alcune indiscrezioni parlano invece di una nuova piattaforma in alluminio, ma attorno a questa fantomatica architettura aleggia ancora il mistero.
Il presente e il futuro di Maserati
Ipotesi V6 Biturbo Alfa Romeo
Qualche dubbio circonda anche la motorizzazione dell’Alfieri a benzina, visto che a partire dal 2022 Ferrari non fornirà più i suoi propulsori V6 3.0 e V8 3.9 alla Casa del Tridente.
In mancanza di altre indicazioni si può quindi ipotizzare sotto il cofano dell’Alfieri di una variante potenziata - e magari mild hybrid - del 2.9 V6 Biturbo di Alfa Giulia Quadrifoglio e Stelvio Quadrifoglio, ben oltre i 510 CV di queste ultime. L'altra possibilità è l'utilizzo di un altro V8 Ferrari in attesa dell'elettrica.