Forse è meno celebrata della "quattro" di Audi, (che proprio quest'anno festeggia i 40) ma la trazione integrale di Casa Mercedes, oggi diffusa su quasi tutti i modelli in gamma, ha una storia poco più recente. E sebbene la sua sigla 4Matic sia stata introdotta soltanto a metà degli Anni ‘80, vanta precedenti anche più antichi.

È infatti nel 1903 che l'ingegnere Paul Daimler inizia la progettazione del "Dernburg-Wagen", un veicolo realizzato ad hoc per superare i terreni accidentati dei viaggi coloniali in Africa. Da quel momento diversi altri veicoli dotati di questa tecnologia si susseguono, soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Si tratta però di modelli pensati per l'utilizzo nel fuoristrada davvero impegnativo, eredità raccolta nel '79 dalla Classe G.

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Con la 4Matic, introdotta qualche anno dopo, arriva invece un concetto di trazione integrale meno estremo e più raffinato, finalizzato a dare maggior mobilità, ma anche più sicurezza, alle comuni berline. Eccone l'origine e lo sviluppo ripercorsi attraverso le tappe salienti.

L'origine della 4Matic

Al Salone di Francoforte del 1985 la Casa della Stella presenta al pubblico il prototipo della trazione integrale 4Matic. La prima applicazione di questa tecnologia avviene nel 1987 sui modelli a 6 cilindri della W124, futura Classe E.

Il sistema, che invia la trazione all'asse anteriore e gestisce il bloccaggio dei differenziali in caso di scarsa aderenza, è composto da un ripartitore di coppia monostadio con differenziale centrale aperto che forma un'unità di trasmissione unica insieme al cambio automatico e al convertitore di coppia.

Il sistema a quattro ruote motrici della Stella, presentato nell'85, oggi equipaggia la quasi totalità dei modelli Mercedes, con evoluzioni continue

Debutta il 4ETS

Gli anni passano e la tecnologia avanza. Nel 1997 fa il suo debutto sulla Classe E serie W210 l'evoluzione del 4Matic: in questo caso la trazione integrale è di tipo permanente con tre differenziali "aperti", ossia senza dispositivi di bloccaggio, di cui il centrale include un ripartitore di coppia a singolo stadio che distribuisce la coppia tra avantreno e retrotreno secondo un rapporto fisso 35:65.

Il sistema a quattro ruote motrici della Stella, presentato nell'85, oggi equipaggia la quasi totalità dei modelli Mercedes, con evoluzioni continue

Non ci sono bloccaggi perché a gestire la coppia sulle ruote provvede il sistema 4ETS che, integrato al sistema di controllo della stabilità ESP, si attiva autonomamente e va a frenare ad impulsi ogni ruota singolarmente nel caso ci sia una perdita di aderenza.

Il sistema a quattro ruote motrici della Stella, presentato nell'85, oggi equipaggia la quasi totalità dei modelli Mercedes, con evoluzioni continue

L'automatico diventa di serie

Nel 2008 il sistema cambia e si lega indissolubilmente al cambio automatico, mentre prima era possibile avere la trazione integrale anche in combinazione con i cambi manuali.

Con la CL 500 4Matic serie C216 debutta infatti il nuovo cambio 7G-Tronic a 7 rapporti che si può avere anche con la sola trazione posteriore ma che diventa elemento essenziale della 4Matic, perché in questo caso il ripartitore di coppia è inserito direttamente all'interno della campana del cambio stesso con un dispositivo di bloccaggio continuo di 50 Nm tra anteriore e posteriore.

In questo caso la ripartizione della coppia in condizioni di marcia normale è di 45:55 e viene continuamente tenuta sotto controllo da ESP, 4ETS e ASR. Nello stesso periodo inizia a diffondersi anche sui modelli ad alte prestazioni della divisione AMG, sui quali la distribuzione iniziale è un po' più sbilanciata verso il posteriore, (il rapporto è 33:67) per non rinunciare del tutto a una guida di gusto tradizionale ma con la sicurezza delle quattro ruote motrici.

Il sistema a quattro ruote motrici della Stella, presentato nell'85, oggi equipaggia la quasi totalità dei modelli Mercedes, con evoluzioni continue

Le evoluzioni dell'ultimo decennio

Nel 2013 il sistema viene ancora evoluto rendendo la ripartizione della coppia completamente variabile, esattamente come accade sull'xDrive dei rivali di BMW e con l'AWD di Subaru nelle versioni automatiche. In pratica ora il dispositivo può distribuire la forza motrice tra anteriore e posteriore secondo le condizioni di guida e aderenza, fin quasi a concentrarla su uno dei due assi.

Inoltre, sempre nel 2013 la 4Matic si sdoppia: finora proposta soltanto sui modelli a motore longitudinale, dunque dalla Classe C in su, con l'arrivo della nuova piattaforma che ospita la terza generazione di Classe A e la seconda di Classe B le quattro ruote motrici salgono anche a bordo delle compatte della Stella.

La variante per modelli a motore trasversale è fatta in modo un po' differente, riceve la coppia tramite una presa di forza sul differenziale anteriore e la trasmette tramite una frizione multidisco a comando elettroidraulico (diventerà elettromeccanico con la generazione successiva) montata in blocco con il differenziale posteriore. Anche in questo caso la trazione integrale si lega al cambio automatico, che è il doppia frizione compatto 7G-DCT.

Il sistema a quattro ruote motrici della Stella, presentato nell'85, oggi equipaggia la quasi totalità dei modelli Mercedes, con evoluzioni continue

Tutto al posteriore per le AMG

La trazione integrale 4Matic è diventata in pochi anni equipaggiamento di serie per le vetture prestazionali della divisione sportiva AMG, con poche eccezioni tra cui la AMG GT e le SL ed SLC,  permettendo di scaricare a terra nel modo migliore le potenze sempre più elevate delle elaborazioni di Affalterbach.

Per queste, nel 2016 Mercedes introduce un nuovo sistema a ripartizione variabile ancora più spinto, che esordisce con la E63 S AMG 4Matic+ e può indirizzare fino al 100% della coppia sull'asse anteriore o su quello posteriore, come accade attivando i programmi sportivi più spinti dedicati ai guidatori esperti.