La nuova Mercedes Classe C arriverà nelle concessionarie italiane a inizio estate con una gamma completamente elettrificata. Sotto al cofano di berlina e station wagon ci saranno infatti unicamente powertrain mild hybrid o plug-in, sia benzina sia diesel.
Tecnologie sempre più utilizzate da un gran numero di modelli e che con la media della Stella si affidano ad un innovativi e sofisticati sistemi per far dialogare il motore termico e l’unità elettrica.
I motori diesel mild hybrid
Composta unicamente da unità a quattro cilindri appartenenti alla famiglia di propulsori modulari chiamata FAME (Family of Modular Engines), la gamma conferma la presenza dell'alternatore-starter integrato (ISG), appositamente rinnovato e ottimizzato, al quale spettano differenti compiti.

Grazie alla rete a 48 V infatti l'ISG permette di dare vita alla funzione di “veleggio” ovvero quando, a velocità costante, il motore termico viene spento, o all’effetto boost, fornendo 20 CV (15 kW) in più in fase di in accelerazione.
Meccanica collaudata accoppiata, nel caso delle versioni da 265 CV, a motori modificati sotto i seguenti aspetti:
- nuovo albero motore, grazie al quale corsa e cilindrata passano rispettivamente a 94,3 mm e 1.992 cm³ (rispetto ai 92,3 e ai 1.950 precedenti);
- aumento della pressione di iniezione a 2.700 bar (rispetto ai 2.500 precedenti);
- canale di raffreddamento nei pistoni in acciaio riempito di sodio, per ridurre picchi di temperatura nell'incavo dei pistoni.
- catalizzatore ad accumulo di NOx in prossimità del motore per ridurre gli ossidi di azoto;
- un DPF (filtro antiparticolato diesel con rivestimento speciale) per diminuire la concentrazione di ossidi di azoto;
- un catalizzatore SCR (Selective Catalytic Reduction con iniezione di quantità dosate di AdBlue);
- un catalizzatore SCR supplementare nel sottoscocca con iniezione di quantità di AdBlue dosate separatamente.
I motori benzina mild hybrid
Per quanto riguarda la gamma mild hybrid a benzina della nuova Mercedes Classe C alla base c'è il 2.0 4 cilindri (nome in codice M 254) derivato dalla rinnovata Classe E. Provvisto di rivestimento dei cilindri Nanoslide, tecnologia Conicshape (“levigatura a campana” dei cilindri) e il post-trattamento dei gas di scarico direttamente sul motore, promette consumi sensibilmente ribassati rispetto alla precedente generazione di Classe C.
Anche il turbo è stato rinnovato tramite l'adozione di una turbina a segmenti e unione dei flussi, evoluzione della tecnologia twin scroll, per una risposta ancora più rapida in fase di accelerazione.
Si tratta di una soluzione frutto della collaborazione tra il reparto sviluppo di Mercedes e il team di Formula 1 Mercedes-AMG Petronas che, sulla versione C 300, permette di consumare appena 6,6 litri ogni 100 km e avere un overboost di 20 kW per un breve periodo di tempo.

Anche il benzina monta l’ISG di seconda generazione, per il quale in Mercedes hanno dovuto rivedere anche il cambio automatico 9G-Tronic - di serie su tutti gli allestimenti - al cui interno (o in prossimità) sono sistemati motore elettrico, elettronica di potenza e radiatore del cambio.
La Classe C plug-in
Il passo successivo nell'elettrificazione per la nuova Classe C si chiama plug-in e comprende un pacco batterie, composto da 96 celle con sistema di raffreddamento interno, sviluppato internamente da Mercedes.
Accumulatori con capacità complessiva di 25,4 kWh, praticamente il doppio rispetto alla generazione precedente, per un'autonomia a emissioni zero di 100 km, toccando la velocità massima di 140 km/h. E per recuperare la carica, per la prima volta su una Phev, ci si potrà collegare a reti fino a 55 kW, per un "pieno" in 30 minuti circa.
Sistemate sotto il piano di carico le nuove batterie, a differenza della precedente Classe C, non rubano spazio ai bagagli, senza "scalini" o gobbe.
A livello di potenza il powertrain, basato sullo stesso 2.0 turbo benzina delle versioni mild hybrid, fa segnare 313 CV e 550 Nm in totale, con prestazioni non ancora comunicate.

Si usa solo un pedale
Nella vita quotidiana tutto questo si traduce in una Classe C efficiente ed “intelligente”. Nelle versioni plug-in il sistema di recupero dell’energia in frenata si compone di tre livelli D, D+ e D- attivabili dai paddles al volante.
Ognuno dei livelli modifica l’intensità della frenata rigenerativa e nella modalità D-, di fatto, il guidatore non utilizza il freno. Quando si toglie il piede dall’acceleratore, infatti, l’auto rallenta progressivamente fino quasi a fermarsi.
Inoltre, la Classe C gestisce la carica della batteria a seconda del percorso impostato col navigatore prendendo in considerazioni dati cartografici, la topografia, il traffico e i limiti di velocità. Ad esempio, in città il sistema dà la priorità alla guida elettrica, ma esistono comunque due programmi di guida selezionabili:
- BATTERY HOLD, in cui viene mantenuto il livello di carica della batteria ad alto voltaggio. E’ il caso di chi desidera conservare gli “elettroni” per un successivo utilizzo dell’auto in città o ZTL;
- ELECTRIC, la quale funziona fino a 140 km/h e che fa viaggiare l’auto a zero emissioni. È comunque possibile passare al motore a combustione interna premendo a fondo sull’acceleratore.
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