Manca sempre meno alla presentazione del piano industriale di Stellantis che metterà nero su bianco numeri e nomi dei modelli che il Gruppo lancerà da qui ai prossimi anni. Al centro dei pensieri di molti c'è Alfa Romeo e il suo futuro, con un trampolino di lancio che si chiama Tonale e che arriverà - finalmente - nel 2022.

Ma il domani del Biscione, seppur già definito dal CEO Jean Philippe Imparato e il suo staff, è ancora tutto da decifrare. Se è ancora presto per parlare delle automobili, è stata ufficializzata quella che sarà la strategia di vendita che seguirà il principio del build to order.

Ma cosa significa dire che le Alfa Romeo saranno costruite in base alla domanda?

Da concessionari a "commissionari"

La rivoluzione parte dalla rete di vendita Alfa Romeo che vedrà trasformare i concessionari in commissionari, con un radicale ripensamento del modello di business.

Se i dealer di oggi sono aziende che acquistano le auto direttamente dal costruttore, anticipando i soldi e scommettendo sulla capacità di rivenderle, il dealer-commissionario lavorerà con un rapporto di agenzia: venderà le auto per conto del Costruttore incamerando una fee per ogni contratto sottoscritto.

Questo nuovo meccanismo consentirà alla Casa automobilistica di controllare direttamente i prezzi di vendita a valle del listino prezzi e al dealer di non immobilizzare capitali in stock di vetture.

E' un approccio tutto nuovo che implica una riorganizzazione radicale della rete ed interesserà l'intero polo premium di Stellantis: oltre ad Alfa Romeo infatti anche Lancia e DS lavoreranno in questo modo.

La nostra intervista a Jean-Philippe Imparato

La fine degli stock

L'obiettivo strategico indicato da Imparato è semplice: non bisogna più produrre auto in eccesso da parcheggiare nei piazzali in attesa che il telefono squilli. Lo stock di "invenduto" impatta negativamente sui prezzi e quindi sui margini di tutti gli attori coinvolti.

"Non voglio vedere più di 90 giorni una vettura in un parcheggio"

Il cambio di prospettiva è netto: produco un'auto solo se so che c'è già qualcuno ad attenderla. O almeno, per quanto riguarda Alfa Romeo, lo si farà per l'80% della produzione, lasciando un 20% "libero" di non essere venduto ancora prima di entrare sulla linea di produzione. Ma alla base il concetto è quello far "girare" le fabbriche sul livello della domanda.

Una filosofia che ben si sposa con il posizionamento squisitamente premium della nuova Alfa Romeo, con redditività superiore rispetto ai generalisti. "Vendere di qualità e non di quantità": è questo il mantra che guida gli uomini di Alfa Romeo.

Alfa Romeo Tonale, i render
Il render dell'Alfa Romeo Tonale

Crisi ed elettrico possono aiutare

Quello di Alfa Romeo è un primo segnale di come i costruttori, reduci dalla pandemia e ora alle prese con la crisi dei chip, stanno cercando di ripensare il loro business. E' una rivoluzione indispensabile che sta tra l'altro registrando un'accelerazione non prevista.

La mancanza di microprocessori ha infatti imposto un brusco stop alla produzione, con concessionari che non possono più contare su stock in pronta consegna e ora devono focalizzarsi gioco forza su ordini su misura del cliente, per il quale un allungamento dei tempi di consegna è più digeribile se il risultato è quello di ricevere un modello che rispetti tutti i desiderata del caso.

Un altro fattore che porterà a un netto cambio di direzione, portando le linee produttive a "sfornare" auto su misura: l'auto elettrica, dove è il software a "comandare", con la possibilità di modificare comportamento e dotazioni di un'auto aggiungendo o togliendo linee di codice.

Si vuole un motore più potente, infotainment particolarmente ricco di funzionalità, maggiore autonomia? L'hardware (in questo caso piattaforma e meccanica) rimane lo stesso, a cambiare è unicamente il software che lo gestisce.

Un progetto pilota di Hyundai è partito a Singapore, dove ogni singola fase - dall'ordine alla produzione - è stata digitalizzata, permettendo la creazione di modelli che rispettino in toto le richieste del cliente, senza che questo debba "accontentarsi" di ciò che è già presente in concessionaria.

Alfa Romeo Giulia GTAm
Alfa Romeo Giulia GTAm

Una questione di redditività

I risultati di quest'evoluzione del modello di business si potranno verificare solo fra qualche tempo, ma alcuni segnali sembrano confermare la validità della strategia la cui attuazione per quel che riguarda la gestione degli stock di produzione e iniziata da qualche mese.

Nel primo semestre 2021 il Gruppo Stellantis è tornato profittevole e stando alle dichiarazioni del top management, il marchio Alfa Romeo ha contribuito positivamente nonostante la contrazione delle vendite in valore assoluto.

Fotogallery: Alfa Romeo Tonale, nuove foto spia