Per il polo industriale di Torino è in arrivo una "scossa": Stellantis ha infatti presentato ai sindacati del ministero dello Sviluppo Economico un piano di riorganizzazione per i vari stabilimenti del gruppo automobilistico.

Il piano include l'incremento della produzione della Fiat 500 - sia elettrica che tradizionale - grazie allo stabilimento Mirafiori, e anche Maserati verrà trasferita verso questo polo industriale lasciando la fabbrica di Grugliasco, che dal 2024 non si occuperà più nemmeno della lastratura e che avrà "nuove mansioni". Intanto, Alfa Romeo verrà prodotta solo su diretta richiesta di consegna al cliente finale.

Riorganizzare dall'Italia alla Polonia

Gli stabilimenti italiani di Stellantis sono attualmente in funzione al 40% della loro capacità produttiva, secondo una stima del sindacato FIM-Cisl. La carenza globale di microchip sta gravando sulla produzione negli stabilimenti più di quanto lo abbia fatto il Coronavirus nel 2020.

Il supergruppo industriale quindi vuole "semplificare" la strategia produttiva trasferendo molta produzione direttamente a Mirafiori, dove già si producono la Fiat 500 elettrica e la Maserati Levante, e che presto si occuperà anche delle varianti tradizionali della piccola Fiat e delle future GranTurismo del Tridente.

A confermare le decisioni riportate sono fonti sindacali, dopo un incontro al Mise sulla nuova strategia industriale Stellantis che vedrà lo spostamento di tutti i dipendenti dell'impianto di Grugliasco (noto come Agap) verso il polo di Mirafiori. Alla riunione al Mise hanno partecipato cariche pubbliche quali il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il ministro del Lavoro Andrea Orlando, mentre per Stellantis c'è, tra gli altri, Davide Mele, Deputy Coo della Regione Enlarged Europe di Stellantis.

Fiat Mirafiori: dove nasce la 500 elettrica
Impianto produttivo Mirafiori (TO)

Lo stabilimento di Grugliasco, ex-Bertone e acquistato da Marchionne nel 2009 per la produzione delle Maserati Ghibli e Quattroporte, incaricato di una "nuova missione" per il futuro, benché la sua attività non cesserà prima del 2024. Questa data è anche la "fine" ufficiale del piano, perché se già assemblaggio e verniciatura verranno spostate a Mirafiori per via della maggior efficienza produttiva, entro il 2024 verrà trasferita anche la lastratura.

Al posto della 500 ibrida e termica, nell'impianto di Tichy (Polonia) verrà fatto spazio alla produzione del segmento B di Peugeot - vale a dire la 208.

Nel frattempo, Alfa Romeo ha in programma di lanciare un nuovo modello ogni anno fino al 2026, partendo dal SUV compatto Tonale previsto per il prossimo anno. In generale l'approccio produttivo cambierà: non sarà più "prodotta in massa" per la pronta consegna e diventerà "su ordinazione" - e cioè vetture costruite solo in base a ordini specifici per consegne a clienti finali - per tagliare i costi e al contempo rendere il marchio più esclusivo.

Alfa Romeo Tonale e Stelvio a confronto
Alfa Romeo Tonale, foto spia di un prototipo camuffato

Perché "centralizzare"?

L'amministratore delegato Carlos Tavares ha sottolineato più volte che i costi di produzione sulle Maserati - che come detto poco sopra sono assemblate a Grugliasco, appena fuori Torino - sono più alti rispetto a Mirafiori. La distanza fra questo polo e quello ex-Bertone è poco oltre i cinque chilometri, quindi centralizzare per incrementare la produzione in un unico stabilimento diventa la soluzione più semplice ed efficace.

Fiat Mirafiori: dove nasce la 500 elettrica
Una FIAT 500 elettrica in catena di montaggio a Mirafiori

Il polo di Mirafiori in più è divenuto il centro nevralgico dell'elettrificazione del gruppo Stellantis: non solo la 500 elettrica, ma lo Stellantis Turin Manufacturing District con un unico processo di produzione per diversi modelli Maserati, in grado di integrare piattaforme, modelli e sistemi di propulsione differenti. In buona sostanza, come riferiscono i sindacati, Torino sarà un centro di competenze per il futuro ibrido ed elettrico del gruppo.

Per altro, la Fiat 500 elettrica che viene prodotta a Mirafiori è uno dei pochissimi modelli che ha mantenuto la produzione relativamente "normale" anche a fronte della crisi da semiconduttori.

Ferdinando Uliano, segretario FIM-Cisl, si è detto positivo nei confronti di questa riorganizzazione, con investimenti da parte di Stellantis pari a due miliardi di euro:

"È indispensabile per il polo produttivo di Torino che si completino gli investimenti previsti."

Al contrario, la FIOM è stata ben più dura in merito alla nuova strategia, anche se parte di questa posizione contrastante è dovuta al legame con lo storico stabilimento di Grugliasco, che a tutti gli effetti dovrà "lasciare" Maserati e attendere la sua nuova vocazione.

Fotogallery: Fiat 500 elettrico: ecco come nasce nello stabilimento di Mirafiori