Il mercato delle auto usate sta vivendo una vera e propria rivoluzione in questo delicato periodo storico. Prima il Covid-19, poi la triste situazione globale che tutti noi speriamo possa risolversi a breve, con l'uso della diplomazia, hanno complicato un già difficile mercato, fatto di prezzi pazzi per auto con alti chilometraggi o di scarso interesse fino a pochi mesi prima.

Se state cercando un'auto usata però, sappiate che ci sono dieci modelli che (forse) potrebbero vivere in maniera meno intensa questo forte innalzamento dei prezzi. Stiamo parlando di auto quasi dimenticate dai più e che, nonostante un discreto successo commerciale, non sono state in grado di convincere le Case stesse a produrne una seconda generazione. Vediamole tutte. 

Alfa Romeo MiTo

Una piccola Alfa Romeo nel 2008 sembrava potesse essere la soluzione ideale per risollevare finalmente il brand di Arese. Dalla base della Fiat Grande Punto sceva quindi la MiTo che prendeva il nome da "Milano" (Milano) e "Torino" (Torino), i due posti rispettivamente di progettazione e produzione.

Si trattava di un'utilitaria lunga 4,06 metri con dotazioni e stile da auto di categoria superiore. Tra i tanti optional presenti a listino era disponibile anche il sistema DNA, un controllo della dinamica di guida che è presente anche sulle Alfa moderne.

L'Alfa Romeo MiTo, proposta fino al 2018, ha avuto un discreto successo, anche nelle versioni più potenti come la 1.4 Turbo da 120 CV o la Quadrifoglio verde, con 170 CV. Nel corso della sua carriera ne sono state prodotte 293.428 unità, numero che non ha convinto la casa a realizzarne una seconda generazione.

Fotogallery: Alfa Romeo MiTo, la storia

Audi A2

Andando in Germania troviamo l'unica e sola Audi A2. La sua carrozzeria interamente in alluminio aveva suscitato scalpore al debutto e grazie a questo innovativo materiale (all'epoca utilizzato soltanto per la produzione di auto sportive) l'A2 nella versione diesel più pesante aveva una massa di circa 1.100 kg. Anche il concetto di spazio interno era altrettanto ben studiato dalla Casa insieme all'innovativo 3 cilindri diesel da 61 CV.

L'aspetto estetico della A2, lunga appena 3,83 metri, non venne mai troppo apprezzato dal pubblico, nonostante ciò però Audi ne produsse comunque 176.377 unità dal 1999 al 2005, di cui 6.450 con il diesel 3 cilindri. Negli anni seguenti Audi non trovò presupposti validi per ripresentare un progetto simile sul mercato.

Fotogallery: Audi A2, le foto storiche

Fiat Barchetta

La Fiat Barchetta del 1995 è stata probabilmente la Fiat più bella degli Anni '90. Con lei il marchio reagiva al boom delle roadster innescato dalla Mazda MX-5. Il fatto che la Barchetta sia rimasta in produzione fino al 2005, senza grandi cambiamenti estetici, è oggi la conferma della validità del suo strano design. L'unico motore disponibile in gamma era un benzina con 131 CV, perfettamente in linea con l'offerta della concorrenza.

Dopo esattamente 57.521 unità, cala su di lei il sipario finale. Fiat riprova a produrre una roadster soltanto nel 2016, con la 124 Spider, basata sulla Mazda MX-5 ND ma con motore Turbo. Idea durata soltanto 4 anni.

[Copertina] - Fiat Barchetta, un successo oltre le aspettative

Mercedes Classe R

Tornando in Germania, ricordate quale auto nel 2004 ha inaugurato il termine Crossover? Proprio lei, la Mercedes Classe R. Un'auto che all'epoca era un po' un misto di tutte le carrozzerie in commercio, motivo per cui esteticamente appariva piuttosto strana. La serie W251, come veniva chiamata internamente, era disponibile nella versione standard lunga 4,92 metri e nella versione a passo lungo, da 5,16 metri. Questo garantiva un enorme volume di carico, fino a 2.001 o 2.436 litri.

La Classe R è rimasta in vendita, sia in Europa che negli Stati Uniti che in Cina, dal 2005 al 2012. Molto popolare in quest'ultimo mercato, lo ha abbandonato definitivamente soltanto nel 2017, implementando negli anni perfino una versione di infotainment touch screen non prodotto ufficialmente da Mercedes-Benz. Nel 2010 il modello ha subito un importante restyling che ne aggiorna le linee secondo i canoni stilistici più recenti della Stella. In totale ne sono state costruite solo 118.808 unità.

Mercedes Classe R

Mini Paceman

Dalla Germania voliamo nel Regno Unito. Con l'idea di anticipare l'innovativo segmento dei SUV Coupé, nel 2012 MINI presenta una versione a tre porte della Countryman, la Paceman, ispirandosi probabilmente alla Range Rover Evoque a tre porte.

Il modello non suscita un enorme interesse nel pubblico, probabilmente per via della particolare linea posteriore, e la domanda resta limitata: dal 2013 al 2016 ne vengono costruite soltanto 50.000 unità, numero che, anche in questo caso, non offre i presupposti per la progettazione di una seconda generazione. Molto rara oggi, una Paceman Cooper S All4 a benzina ben allestita potrebbe entrare in futuro nel mondo delle Youngtimer.

[Copertina] - MINI Paceman, fine della produzione

Opel Karl

A metà degli Anni 2000 Opel è così fiera delle proprie auto da dare ai nuovi modelli i nomi dei padri fondatori della Casa. Tutto ha inizio con la Adam, basata Corsa e Fiat Punto, seguita nel 2015 proprio dalla Karl.

Il nome di quest'ultima è però l'unico aspetto europeo che possiede. In realtà la nuova citycar non era altro che una Chevrolet Spark leggermente modificata nell'estetica e, proprio come questa, prodotta nella catena di montaggio GM Daewoo in Corea del Sud.

Dopo che Opel viene acquistata da PSA, il progetto Karl finisce nel cassetto fino alla sua definitiva fine nel 2019, parallelamente all'Adam e alla cabrio Cascada. In totale ne vengono prodotte circa 230.000 unità.

Fotogallery: Opel Karl Rocks

Renault Avantime

Progredire, questo voleva significare il suo nome. Parliamo della Renault Avantime, un'auto decisamente in anticipo sui tempi che non ha saputo conquistare tutto il pubblico sperato dalla Casa. Prodotta tra il 2001 e il 2003 in sole sol 8.545 unità, circa la metà di quelle sperate da Renault, aveva un design molto particolare che non la posizionava in un segmento ben preciso, dalle forme futuristiche con sole 3 porte, ma con le dimensioni importanti di una Espace.

Fotogallery: Renault Avantime, le foto storiche

Renault Wind 

Restando sempre in Casa Renault, la Casa della Losanga in tempi recenti ha vissuto anche un altro flop. Parliamo della Renault Wind che, basata sulla seconda generazione della Twingo, viene presentata nel 2010 e resta in commercio fino al 2013. Dalle forme particolari e con un meccanismo del tetto apribile che occupava tutto il bagagliaio, non ottiene il successo sperato ed è prodotta in sole 14.370 unità e con due motori, un 1.3 e un 1.6, quest'ultimo anche in allestimento Gordini.

9. Renault Wind

Smart Roadster

Ma il progetto della Renault Wind aveva un'idea di base, replicare la Smart Roadster presentata circa 10 anni prima, nel 2003, in Germania. Con lei Smart aveva provato a riprendere la tradizione delle piccole roadster britanniche, come l'Austin-Healey Sprite.

Il risultato è la Smart Roadster, o Roadster-Coupé nella versione con una "cupola" di vetro sul retro. Questa minuscola speedster è lunga soltanto 3,43 metri e pesa tra 790 e 852 kg.

Disponibile in 3 potenze diverse, da 61, 82 o 101 CV, il piacere di guida che avrebbe potuto offrire grazie al motore e alla trazione posteriore fu totalmente rovinato dal cambio sequenziale a sei marce preso direttamente dalla ForTwo, non proprio un campione di velocità. Fino al 2005 ne vengono prodotte soltanto 43.000 unità, di queste circa 11.000 restarono ferme nei piazzali in stock per diversi anni. Oggi è assai raro vederne una in giro.

smart roadster

VW Phaeton

Dulcis in fundo, il flop più grande, non solo per dimensioni ma anche e soprattutto economico per la Casa stessa. Signore e signori ecco la limousine di lusso secondo Volkswagen, la Phaeton. Impressionante per le complesse soluzioni tecnologiche di cui è dotata, ma visivamente molto simile a una Passat, porta il marchio VW a competere con gli altri tre big tedeschi, ma con scarsi risultati.

La produzione della Phaeton inizia alla fine del 2001 e la V10 TDI e la W12 fanno subito scalpore. Il più grande restyling è datato 2010, ma nonostante tutti gli sforzi per aggiornarla, le vendite rimangono piuttosto stagnanti: fino a marzo 2016, solo 84.235 veicoli escono dalla "fabbrica di vetro" di Dreda senza i presupposti per realizzarne una nuova generazione.

Volkswagen Phaeton, la storia