Di rivali della Tesla Model 3 ce ne sono davvero tante, ma la BYD Seal sembra avere le carte giuste per giocarsela on la berlina americana.
Per scoprirla da vicino, il nostro Flavio Atzori è volato in Spagna, dove la Casa cinese ha presentato uno dei suoi quattro modelli (insieme ad Han, Tang e Atto 3) che presto vedremo anche in Europa. Ecco le prime impressioni.
Come si presenta
Silhouette aerodinamica e linee sobrie, ma personali: è così che si presenta la Seal. Lunga 4,8 metri, la BYD è più grande di 11 cm rispetto alla Model 3 (anche se l’imminente versione restyling della Tesla potrebbe avere misure diverse) ed è inserita nel cuore del segmento D, lo stesso di classiche berline europee come BMW Serie 3 e Mercedes Classe C.

BYD Seal

BYD Seal
Il passo di 2,92 metri permette di avere un abitacolo ampio e capace di ospitare comodamente quattro adulti, nonostante la linea del tetto da fastback nella zona posteriore. Guardando l’abitacolo, la prima sensazione che si ha è quella di sportività, data soprattutto dai sedili dotati di poggiatesta integrato (disponibili in sei colorazioni).
Gli interni hanno un look non troppo elaborato nelle forme, ma ricco nella varietà di materiali, con pelle, piano black e modanature in acciaio satinato che danno vivacità e personalità alla BYD.

Gli interni della BYD Seal
Ad attirare l’attenzione sono i due schermi sistemati sulla plancia. Quello da 10,25” davanti al guidatore dà tutte le informazioni sulla vettura, mentre il monitor centrale da 15,6” può ruotare di 90° e diventare così verticale o orizzontale a seconda delle esigenze.
Motorizzazioni e autonomia
Arrivando alle motorizzazioni, la BYD si potrà acquistare in due versioni. La prima – l’entry level – ha un solo motore elettrico posteriore da 313 CV, mentre la più potente sfrutta una doppia unità per erogare la trazione integrale e 530 CV. Quest’ultima promette anche un’elevata sportività, con uno scatto 0-100 km/h di 3,9 secondi (1,7 secondi nello 0-50 km/h).

Abbiamo avuto la possibilità di effettuare alcune prove dinamiche sul circuito di Castellolì
Le batterie BYD Blade LFP (litio-ferro-fosfato) hanno una capacità di 82 kWh nelle varianti a due ruote motrici e 80 kWh per le 4x4, mentre l’autonomia si attesta tra i 520 e i 570 km nel ciclo WLTP.
In corrente alternata si raggiungono massimo gli 11 kW, mentre in continua i 150 kW. In quest’ultimo caso, si passa dal 30 all’80% di carica in circa 26 minuti.
Il prezzo non è ancora stato annunciato, ma si parla di un listino indicativo di circa 50.000 euro, che potrebbe essere davvero competitivo se paragonato con tante rivali, tra cui la stessa Model 3.